Fuori dalla recessione con la ‘connected intelligence’
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Dalla rivista:
Elettronica Oggi
L’attuale era dell’ ‘intelligenza connessa’ sarà la forza in grado di traghettare il comparto dei semiconduttori definitivamente fuori dalla crisi. È stata questa la sintesi clou di Rich Beyer, chairman e Ceo di Freescale Semiconductor, nel lungo keynote di apertura davanti a clienti e partner, per l’annuale appuntamento del Freescale Technology Forum (FTF) di Orlando, in cui la società ha tracciato come di consueto la strategia tecnologica futura, annunciando anche le ultime novità di prodotto.
Fonte: Freescale
Per Beyer il 2010 è l’anno di svolta, per un nuovo decennio che vedrà grossi cambiamenti nel modo di fare business da parte delle aziende del settore. Un business segnato da più efficienza e velocità di esecuzione. E un business in cui Freescale punta a raggiungere una posizione di primo piano, a livello globale, nelle soluzioni di embedded processing in tutti i mercati in cui è presente, facendo leva soprattutto sulla sua particolare competenza nei microprocessori, microcontrollori e Dsp e unendo questa peculiarità con la fornitura di circuiti Rf, semiconduttori analogici, sensori e software dedicato.
La focalizzazione dei reparti di ricerca e sviluppo continua a essere nelle aree con maggiori opportunità di differenziazione, come i microcontroller per l’automotive, i processori per le comunicazioni e gli amplificatori Rf nel settore automobilistico e nel networking. Ma anche nei settori industriale e consumer, con investimenti rafforzati nei processori embedded e negli accelerometri.
Automobile sopra tutto
Nel mondo della connected intelligence, i dispositivi di mobile computing, dagli smartphone a quelli di molte altre categorie, compresi quelli a bordo auto, stanno espandendo in modo straordinario la capacità di connessione a Internet degli utenti. Proprio l’automobile, sottolinea Beyer, sta rapidamente diventando la piattaforma più evoluta di elaborazione embedded e, in un futuro non troppo lontano, potrebbe trasformarsi nel dispositivo di mobile computing più all’avanguardia.
Rich Beyer, chairman e Ceo di Freescale Semiconductor
Forte attenzione poi anche sul cloud computing, che attraverso la messa a disposizione di una costante connettività e di banda illimitata sta effettivamente rendendo possibile l’utilizzo e la diffusione di un numero sempre più vasto di diversi dispositivi di comunicazione. Questa pletora di dispositivi però, per continuare a funzionare, impone alla Rete uno sforzo sempre più grande in termini di prestazioni, lanciando nuove sfide al mondo embedded. Quest’ultimo, sottolinea Beyer, ha bisogno di innovazione nelle architetture hardware per supportare la richiesta, costantemente in crescita, di continua connettività e di tecnologia always-on.
La capacità di elaborazione delle architetture multicore diventa quindi una essenziale componente della soluzione, ed è richiesta per fornire il necessario incremento delle prestazioni. Ma ciò, dice Beyer, richiederà nuovi approcci di sviluppo, e una molto più stretta integrazione dell’hardware con i processi di progettazione e sviluppo del software. Ed è fondamentalmente per dominare la crescente complessità del passaggio dai sistemi single-core alle architetture e soluzioni multicore, per semplificare lo sviluppo dei prodotti e velocizzare il time-to-market, che Freescale ha potenziato l’ecosistema di partner nel campo del software.
Stringendo accordi con aziende come Enea, Green Hills, Mentor Graphics, Wind River, CodeSourcery, Qnx e altri. L’obiettivo sarà anche creare collaborazioni strategiche per condividere la proprietà intellettuale, incoraggiare investimenti congiunti per le roadmap tecnologiche e di prodotto, e coordinare le attività di go-to-market.
Tecnologia multicore, le nuove piattaforme QorIQ
Le infrastrutture di rete mondiali oggi si trovano a dover fronteggiare una crescita esplosiva del traffico Ip, con più utenti e connessioni, ma senza poter ulteriormente incrementare i costi Capex, spiega Lisa Su, senior vice president e general manager Networking e Multimedia. Ciò porta a consolidare gli apparati di rete e ad accrescerne efficienza.
L’architettura di sistema dei chip QorIQ P5010 e P5020
Nei processori multicore embedded, sottolinea Su, Freescale ha fatto investimenti davvero grandi, arrivando a raggiungere sia un’ampia gamma di prodotti e di possibili applicazioni target (service provider, società di fascia enterprise, piccole e medie aziende, settore industriale, e così via), sia una competenza hardware e di sistema che sa abbinare a un ecosistema di servizi e tool software. Inoltre, le innovazioni della tecnologia di fabbricazione a 45nm consentono oggi di avere le stesse funzionalità presenti nei chip a 90nm, riducendo del 50% le dimensioni e il consumo di energia del die e migliorando di quattro volte le prestazioni del sistema.
Concretamente, una delle risposte tecnologiche alle nuove necessità degli Oem e dei service provider arriva con l’annuncio della piattaforma a 64 bit QorIQ, basata su tecnologia Power Architecture e dotata del core e5500, in grado di scalare la frequenza fino a 2,5 GHz: il sistema è progettato per la prossima generazione di applicazioni di control plane e data plane ad alte prestazioni nel networking, nello storage di fascia enterprise, nelle security appliance, nei data center, e negli utilizzi per i settori aerospazio e Difesa. Inoltre, la tecnologia e5500 è in grado di funzionare sia a 64 sia a 32 bit, in modo da consentire il supporto del software legacy. I primi processori a incorporare l’architettura e5500 sono il single-core a 64 bit P5010 e il dual-core a 64 bit P5020, appartenenti appunto alla piattaforma P5, indicata per applicazioni di control plane.
La famiglia QorIQ viene poi estesa con la piattaforma quad-core P3, attraverso il processore P3041, a 45nm, pin-compatible con i modelli QorIQ P4080, P4040, P5020 e P5010 e ottimizzato per bassi consumi di energia. In P3041 è stata integrata una nuova Ip, per renderlo adatto sia ad applicazioni di control plane, sia di data plane. Per il chip P3041 è previsto l’avvio della produzione in campioni nell’ultimo trimestre di quest’anno, con un processo di qualificazione pianificato per la seconda metà del 2011.
Un altro settore su cui è posta una forte enfasi è la tecnologia Lte (Long term evolution), in cui Freescale dice di registrare una particolare accelerazione, grazie ai Dsp di nuova generazione come il chip a sei core MSC8156, fabbricato a 45nm e in grado di fornire una frequenza fino a 6 GHz. Un chip il cui funzionamento può essere ottimizzato grazie agli investimenti compiuti e agli accordi di collaborazione (Mentor Graphics, …) siglati nel software per i processori multicore embedded. Per il futuro, l’obiettivo è migliorare ancora di più il livello d’integrazione, le prestazioni e l’efficienza energetica per arrivare a sviluppare, conclude Su, una vera e propria “base station on a chip”.
Mcu, in arrivo le famiglie Kinetis
A complemento della recentemente annunciata linea di Mcu Coldfire+ a 90nm, al Ftf di Orlando Freescale introduce anche le famiglie di Mcu a 32 bit Kinetis (K10, K20, K30, K40, K60), fabbricate a 90 nm e basate sul processore Arm Cortex-M4. Campioni (alpha sampling) di questi prodotti sono previsti in distribuzione nella seconda metà di quest’anno, mentre la produzione vera e propria avverrà nei primi mesi del 2011. Le Mcu Kinetis sono costruite utilizzando la tecnologia proprietaria a 90 nm
Thin film storage (Tfs) e integrano la tecnologia Eeprom (Electrically erasable programmable read-only memory) FlexMemory, in grado di ridurre i costi del sistema rispetto alle soluzioni Eeprom esterne. La forza dell’offerta basata su Kinetis si fonda anche sul fatto che con ciascuna Mcu è fornita una suite software, costituita dal sistema operativo real-time (Rtos) Mqx e dall’ambiente di sviluppo Ide (Integrated development environment) Eclipse-based CodeWarrior 10.0.
‘Nuova era’ per i sensori
Con una disponibilità in campioni pianificata per il terzo trimestre di quest’anno e una fase di produzione prevista per il primo trimestre del 2011, la Xtrinsic Motion Sensing Platform MMA9550L viene posizionata da Freescale fra le soluzioni per migliorare e potenziare le capacità dei sensori nelle applicazioni che richiedono capacità multi-sensing. Fra queste non solo gli strumenti medicali o i sistemi Gps, ma anche i dispositivi elettronici personali di fascia consumer, che integrano sensori di movimento e display multitocco. La nuova piattaforma integra un’intelligenza in grado di eseguire calcoli complessi e prendere decisioni in funzione della tipologia di ambiente. Ciò consente anche di alleviare sul processore host il carico di elaborazione, aumentando l’efficienza dei sistemi.
Giorgio Fusari
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