Federazione Anie: i risultati dell’assemblea annuale.
Dalla rivista:
EONews
Vi è poi la questione ambientale, con la nuova normativa europea che richiede prodotti e processi di produzione rispettosi dell’ambiente, che inevitabilmente si traduce in maggiori costi. Anche qui ci sono timori riguardo all’allargamento ad Est. Ha osservato Renzo Tani che “la situazione ambientale in alcuni paesi dell’Europa Centrale e dell’Est è particolarmente critica e presenta diverse aree ed industrie ad elevato inquinamento. Ci sembra che tali problematiche non siano ancora state approfondite adeguatamente ed auspichiamo quindi che possa essere avviata al più presto la ristrutturazione industriale di questi Paesi, basata anche sull’adozione di tecnologie più pulite, e con un adeguato controllo da parte delle strutture di sorveglianza sull’effettiva applicazione delle norme”.
La relazione del Presidente ha toccato anche il tema della produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica per segnalare ancora una volta come la ristrutturazione e il potenziamento degli impianti di generazione e trasmissione sia una delle priorità del Paese. Per quanto riguarda le ICT, Tani ha invece espresso preoccupazione per il rallentamento del nostro mercato interno “che spinge molte aziende a cercare all’estero gli sbocchi che non trovano qui. Per il prossimo futuro tuttavia, fa ben sperare il piano di crescita elaborato da Telecom per Tim, che potrebbe spingere questo mercato a un ritmo più vivace di quello attuale”. Altro motivo di fiducia sono gli investimenti delle Ferrovie dello Stato per il periodo 2001-2005, che al momento sono particolarmente concentrati sull’elettrotecnica e l’elettronica del segnalamento ferroviario. Per quanto riguarda invece la sanità, Anie ha rilevato come la spesa in tecnologie non superi il 7% e tenda oltretutto a calare. Pertanto è stato richiesto un impegno da parte dello Stato a riqualificare la spesa anche con rimborsi differenziati per gli esami condotti su apparati a diverso contenuto tecnologico. Ma lasciando alle spalle il 2001 vediamo cosa si aspetta la Federazione per l’anno in corso, a partire dai dati del primo trimestre. Non si parla per ora di ripresa, dato che il fatturato è risultato in calo in termini tendenziali dello 0,8%, gli ordinativi hanno segnato una perdita del 2,2% e le esportazioni sono rimaste sostanzialmente stazionarie. Nel comparto dei componenti elettronici, che generalmente ha un andamento anticipatore del ciclo, la Federazione intravede un possibile segno positivo nella crescita del 5% degli ordinativi su base congiunturale. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, comunque, siamo a livelli inferiori del 3%, mentre il fatturato e le esportazioni hanno registrato -7% e -6%.
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, che hanno avuto un calo tendenziale del fatturato, -4%, delle esportazioni, -6%, e degli ordinativi, –2,5%, non sono ancora previste variazioni significative delle tendenze in atto. È andata un po’ meglio per il comparto dell’informatica, che grazie a una crescita tendenziale delle esportazioni del 2%, ha ottenuto un incremento del fatturato pari all’1%. Gli ordinativi si sono ridotti a livello tendenziale, -4%, ma sono invece cresciuti su base congiunturale, +2%. Il miglior risultato in termini di variazione del fatturato tendenziale è stato degli elettromedicali, cresciuti del 5%, grazie soprattutto alla dinamica del mercato interno. Sono state positive anche le esportazioni, cresciute del 2,5% e gli ordinativi, seppure per valori più contenuti (+1,5%). E’ risultata buona anche la crescita di automazione e misura. Forte di un aumento tendenziale delle esportazioni del 6%, il fatturato è cresciuto del 4%. La Federazione teme però un rallentamento, visto il calo tendenziale dell’ordinato, -1%, e dell’occupazione. Un risultato decisamente negativo si è avuto invece nel comparto radio, televisione ed elettroacustica. La riduzione del fatturato è sia tendenziale, -6%, che congiunturale, -8%; ma qui il comparto sconta probabilmente le buone performance dell’ultimo trimestre 2001. Il ridimensionamento riguarda soprattutto televisori, combinati, videoregistratori e videocamere, componenti e sistemi Hi-Fi. E infine, una sostanziale stabilità ha caratterizzato il settore della sicurezza ed automazione degli edifici.