Cybersecurity e skill shortage: è fondamentale supportare la formazione e la certificazione di giovani professionisti
Di Mauro Palmigiani, Country General Manager Italy, Greece & Malta di Palo Alto Networks
La trasformazione digitale in atto, amplificata e accelerata ulteriormente dall’emergenza pandemica, ha portato sotto gli occhi di tutti in modo ancor più evidente il tema della cybersecurity. Con un focus sempre più forte sulla conservazione e sulla difesa del dato, inteso come elemento abilitante per ogni forma di business, la cybersecurity si rivela senza dubbio uno dei settori in più rapida crescita sia in Italia che nel mondo.
Il mondo della sicurezza informatica offre un numero elevato e qualificato di opportunità lavorative e c’è una grandissima richiesta di professionisti in molte e diverse aree di specializzazione. Purtroppo, in Italia avvertiamo ancora una mancanza di figure adeguatamente preparate, soprattutto ad affrontare il mondo reale della sicurezza. Non è sufficiente essere preparati teoricamente sulle minacce IT e sulla modalità di difesa, serve lo sviluppo di competenze sul campo, con applicazioni di casi reali, per far comprendere a chi si sta formando cosa accade in un’azienda, le esigenze in termini di protezione e gli approcci e soluzioni per soddisfarle.
Al contempo la ricerca di professionisti di sicurezza IT è molto complessa, e secondo una ricerca di (ISC)2, ente di certificazione in ambito security, nel 2022 saranno ben 350 mila i posti di lavoro non occupati in Europa. La continua crescita della domanda non è però l’unico problema che concorre a uno skill shortage in questo ambito, coni giovani studenti che non ricevono un’adeguata formazione di base che li aiuti a capire le competenze e le opportunità di questo settore.
Con l’obiettivo di far fronte a questa situazione, nel 2013 Palo Alto Networks ha avviato la Cyber Security Academy, iniziativa articolata attraverso una serie di partnership con numerosi atenei italiani per accelerare il processo di formazione e certificazione di giovani professionisti. La Cyber Security Academy coinvolge principalmente le università che hanno già avviato corsi o master in cybersecurity e prevede in prima battuta la formazione dei docenti, volta a pianificare poi i corsi dell’Academy. I docenti formati affiancano i corsi tenuti dagli esperti di Palo Alto Networks alle ore di formazione della loro materia, rilasciando crediti formativi a seguito del conseguimento di un esame Palo Alto Networks.
I progetti vengono definiti ad hoc con ogni realtà universitaria in funzione della maturità dei percorsi legati alla sicurezza IT. Grazie all’Academy si sono spesso attivate virtuose collaborazioni extra-scolastiche, un grande patrimonio di relazioni cui Palo Alto Networks è particolarmente legata, in quanto permette di creare interconnessioni con il mondo del lavoro, della ricerca e della collaborazione pubblico-privato.
Ad esempio, la collaborazione con alcuni atenei italiani ha condotto allo sviluppo di alcuni protocolli legati ad una piattaforma open source di threat intelligence, MineMeld, oggi in uso presso una delle più importanti agenzie governative nazionali. Nel marzo scorso, è stato lanciato invece il primo contest al Politecnico di Bari che consentiva ai migliori studenti di partecipare a un “Cyber Range” organizzato dagli esperti di Palo Alto Networks per mettersi a confronto con il mondo reale e testare le proprie attitudini alla prevenzione dagli attacchi informatici.
I programmi condivisi non prevedono solo sessioni in aula, ma Palo Alto Networks investe anche sulla pratica con attività specifiche. Agli atenei viene fornito un laboratorio fisico con due apparati in alta affidabilità, in comodato d’uso gratuito,oltre ai laboratori virtuali che i docenti possono mettere a disposizione degli studenti per prepararsi ed esercitarsi online anche da remoto. Grazie all’interazione tra formazione universitaria, preparazione ai corsi e certificazioni Palo Alto Networks,gli studenti possono competere nel mondo del lavoro con tutti gli strumenti per conseguire certificazioni spendibili professionalmente.
Sono numerose le università italiane con cui Palo Alto Networks attualmente collabora: tra queste Tor Vergata di Roma, Federico II di Napoli, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università Mediterranea di Reggio Calabria e Università di Cagliari.
Inoltre, l’azienda collabora con Accenture all’iniziativa HackAdemy, una formazione sulla cybersecurity sviluppata con l’Università Federico II di Napoli. A luglio è stata lanciata la seconda edizione con 30 studenti provenienti da tutto il paese. Abbiamo fornito formazione su firewall che aiuterà a preparare i partecipanti a ottenere la prestigiosa certificazione PCNSA di Palo Alto Networks. Quest’anno abbiamo anche accompagnato gli studenti in un percorso più approfondito per apprendere Panorama (la soluzione di gestione centralizzata di Palo Alto Networks), e come gestire i firewall Palo Alto Networks su scala con laboratori pratici, e sono stati i primi a ricevere formazione professionale Prisma Cloud a settembre. Tutti gli studenti (come l’anno scorso) sono certificati PCNSA.
Nel corso degli anni, Palo Alto Networks ha ricevuto ottimi riscontri da parte di studenti e docenti per la sua Cybersecurity Academy, e ci impegneremo nel continuare a soddisfare queste aspettative, con l’obiettivo di avere presto nuovi giovani che vogliono crescere e investire il loro futuro nella cybersecurity. In questo modo, esperienza e competenze saranno rafforzate per garantire che i professionisti IT siano sempre in grado di definire e proteggere la nostra vita digitale e lavorativa in modo efficace.
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