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EON

EWS

n

.

599

-

LUGLIO

/

AGOSTO

2016

4

C

hi si attendeva un 2016 con

il botto per la domanda di chip

potrebbe restare deluso. Certo

l’anno non si è ancora concluso

e normalmente l’ultimo trime-

stre è molto positivo per l’indu-

stria dei semiconduttori per via

delle vendite natalizie. Ma la

sensazione sui mercati è che

per arrivare a un rimbalzo della

domanda, bisognerà attendere

il 2017. L’impressione è confer-

mata dalle stime presentate nel

report Capital Equipment Fore-

cast dell’associazione di cate-

goria

SEMI,

che ha fatto sape-

re di attendersi una crescita di

appena l’1% per il mercato dei

chip nell’intero 2016. Se questa

previsione fosse confermata,

allora il giro d’affari complessivo

del comparto si attesterebbe a

36,9 miliardi di dollari. Per l’an-

no successivo, il centro di ana-

lisi prospetta invece una forte

ripresa della domanda, che

potrebbe far lievitare dell’11,4%

il fatturato globale dell’industria

fino a 41,1 miliardi di dollari. A

guidare la crescita nella spesa

ci saranno le grandi foundry, le

memorie (3D NAND e DRAM),

gli MPU (microprocessori), il

segmento Power, oltre a nuovi

importanti investimenti in Chi-

na. Per i soli apparati di Wafer

Processing, secondo le stime di

SEMI, si dovrebbero totalizzare

vendite nel 2017 pari a 33,09

miliardi di dollari, mettendo a

segno un incremento del 12,89

per cento. Percentuale, quest’ul-

tima, nettamente superiore al

+1,9% atteso per quest’anno.

Per il 2017, attesa anche la

crescita per i segmenti di Test

Equipment (+3% a 3,46 miliar-

di), per Assembly & Packaging

equipment (+4% a 2,48 miliardi)

e per i vari front end equipment

(+10,2% a 2,05 miliardi). “Dopo

un tiepido 2015, i produttori di

dispositivi stanno iniziando a

investire nuovamente in alcuni

segmenti chiave” ha spiegato

Denny McGuirk, presidente e

Ceo di SEMI.” Ci aspettiamo

un incremento della spesa per

investimenti in conto capitale in

crescita sia sul finire del 2016

che sul prossimo anno. Sotto il

profilo geografico, a trainare la

crescita sarà Taiwan, che si sti-

ma possa essere il top spender

nel settore sia per quest’anno

(9,5 miliardi) sia per il prossimo

(10 miliardi). Ma anche la Cina

farà sentire tutto il suo peso

con 6,4 miliardi di dollari spesi

nel 2016 e una stima di 7,24

miliardi per il 2017. Sempre per

il prossimo anno, Semi Capital

equipment forecast stima che il

Nord America si fermerà a 4,95

miliardi di dollari e l’Europa ad

appena 2,46 miliardi. Segno in-

somma che i chip sono un affa-

re globale sempre più proiettato

verso Oriente.

L

a giapponese

SoftBank

, co-

losso delle telecomunicazioni

e dei media, ha comunicato di

aver raggiunto l’accordo per l’ac-

quisto di

ARM Holdings

per 32

miliardi di dollari. Un’acquisizio-

ne che farà parlare, anche per-

ché ARM è l’azienda ‘tech’ con

il più alto valore di mercato tra

quelle quotate alla borsa di Lon-

dra, reputazione

che si è guada-

gnata determi-

nando le specifi-

che per i chip e i

processori utiliz-

zati nei moderni

sma r t p h o n e ,

con licenze sia

ad

Apple

che a

Samsung

e altri

accordi di valore con i protago-

nisti del settore tra cui

Huawei

.

Il consiglio di amministrazione di

ARM ha raccomandato ai pro-

pri azionisti di accettare l’offerta

di SoftBank: l’auspicio dei due

board è quello di concludere l’o-

perazione di acquisizione entro

il terzo trimestre di questo anno

fiscale. Tornando al portfolio

di prodotti di ARM, non solo i

componenti basati su tecnologia

concessa in licenza da ARM si

trovano nella maggior parte de-

gli smartphone del mondo, ma il

gruppo di Cambridge si è anche

affacciato al settore dei dispositi-

vi connessi, visto il rallentamento

nella crescita dei cellulari.

“Negli ultimi dieci anni ho sem-

pre guardato con ammirazione

a questa azienda”, dice Masa-

yoshi Son, presidente e ammi-

nistratore delegato di SoftBank.

“Questa è la società che desi-

deravo intensamente venisse

a fare parte di Softbank”. E ag-

giunge che l’operazione non do-

vrebbe incontrare opposizioni, in

quanto non vi sono business in

concorrenza tra le due.

Dopo la Brexit

Questa acquisizione rappresen-

ta una delle più grandi nell’am-

bito tecnologico in Europa. ARM

ha sede a Cambridge, nel Re-

gno Unito, e impiega circa 4.000

persone, e l’accordo arriva po-

che settimane dopo che la Gran

Bretagna ha votato per lasciare

l’Unione europea. Sorge spon-

tanea una domanda: è l’impatto

della Brexit?

L’operazione è stata accolta con

favore dal governo britannico

perché si tratta della prima gran-

de acquisizione nel Regno Uni-

to dopo il referendum. Secondo

quanto si apprende dai porta-

voce della società giapponese,

SoftBank prevede di mantenere

l’attuale staff manageriale e ope-

rativo di ARM e la sede centrale

a Cambridge. E non solo: l’im-

pegno è quello di raddoppiare il

numero di dipendenti nel Regno

Unito nei prossimi cinque anni.

Tutto ciò, dunque, in controten-

denza rispetto ai timori di disin-

vestimenti delle aziende tech nel

Regno Unito in seguito all’esito

del referendum. D’altro canto,

una forte spinta è sicuramente

arrivata dal cambio yen-sterlina,

con lo yen relativamente forte

rispetto alla sterlina piuttosto

debole a causa dell’incertezza

post-Brexit, rendendo fusioni e

acquisizioni nel Regno Unito più

attraenti. Eppure, secondo Neil

Campling, di TMT NorthernTrust

Securities, “l’importanza strate-

gica della tecnologia ARM può

attrarre altri corteggiatori. Non è

semplicemente per la debolezza

della sterlina a nostro avviso”.

SoftBank- Arm

, la prima

acquisizione post-Brexit

Semiconduttori

alla ricerca di

nuove

frontiere di crescita

La giapponese SoftBank vuole acquisire ARM, il grande produttore

di microchip, con un’operazione da 32 miliardi di dollari. Anche il

governo britannico ha espresso parere favorevole all’operazione

Il rallentamento della

crescita mondiale

frena anche il

mercato dei chip.

Per l’associazione

industriale di

categoria SEMI nel

2016 la crescita sarà

debole e le speranze

di rimbalzo sono

proiettate sull’anno

successivo

A

NTONELLA

P

ELLEGRINI

F

EDERICO

F

ILOCCA

DENNY MCGUIRK

, presidente

e Ceo di SEMI

MASAYOSHI SON

, presidente

e amministratore delegato di

SoftBank

H

I

-

TECH

&

FINANZA