FET, lasciando le fonderie con
50.000 wafer al mese di ca-
pacità produttiva inutilizzata.
Tuttavia, a suo parere, i ricavi
di chip potrebbero vedere un
aumento a una cifra a partire
dal 2017.
Un simile aumento costante,
a partire da quest’anno, e con
una media del 2,7% nel perio-
do dal 2014 al 2019 è previsto
da Bob Johnson, research
vice president of semiconduc-
tor manufacturing di Gartner.
La cattiva notizia – secondo
l’analista – è che le vendite di
smartphone continueranno a
rallentare fino al 2019 per poi
trasformarsi in un mercato sa-
turo molto simile al settore dei
PC di oggi. Sempre secondo
Johnson, le memorie NAND
flash rappresentano il “pun-
to luminoso” con un tasso di
crescita composto dell’8,7%
fino al 2019 e una crescente
quantità di vendite delle unità
a stato solido.
La crescita dei chip sarà anco-
ra più veloce grazie all’Internet
delle cose, che però renderà
poco meno di 30 miliardi di
dollari in vendite di semicon-
duttori nel 2019, e che rappre-
senta circa il 7,2% del totale
dei chip, a causa dei prezzi
medi di vendita decisamente
bassi per ogni chip.
Quale sarà il ruolo
della Cina?
Sono tutti concordi sul fat-
to che la Cina giocherà una
grande e - in gran parte sco-
nosciuta carta - nel corso dei
prossimi anni. Il Paese si dice
che abbia raccolto un ‘botti-
no’ di ben 100 miliardi di dol-
lari, sfruttando fondi pubblici
e privati per la realizzazione
dei propri chip. Secondo le
previsioni di Gartner, il paese
lancerà tre grandi progetti fab,
uno ciascuno per le memorie
NAND flash e DRAM e una
fonderia per i processi Fin-
FET. Gartner prevede un rim-
balzo: da un calo del 4,7% di
quest’anno al 2,3% di crescita
CAGR nel periodo 2014-2019.
Secondo Jones di IBS. La Cina
ha già stanziato circa 5 miliar-
di di dollari per Hua Li, una
founderia da 35- 40.000 wafer
al mese a Shanghai, e ancora
non hanno un partner tecnolo-
gico. Finora, i pianificatori del
governo hanno stanziato 20
miliardi per i tre progetti fab e
potrebbero spendere fino a 50
miliardi di dollari totali.
Infine, la Cina mira a ritagliar-
si una posizione di leadership
nel 5G, e questo secondo Jo-
nes sarà un fattore chiave per
l’industria dei chip di domani,
evidenziando che la Cina pro-
duce attualmente fino al 90%
di tutti i portatili e che con ben
70.000 tecnici ingegnere attivi
nella R & S, Huawei si è rita-
gliata una posizione primaria
a livello mondiale quale forni-
tore di infrastrutture e telefoni
cellulari.
Semiconduttori:
come sarà il 2016?
Che ne sarà del mercato dei semiconduttori?
Le opinioni degli analisti sono diversificate
e spesso in contrapposizione l’una dall’altra.
Di certo, il ruolo chiave sarà svolto dalla Cina
N
on è semplice fare delle pre-
visione per quanto riguarda il
mercato dei semiconduttori,
quest’anno, in particolare, gli
analisti del settore mostrano
punti di vista molto differenti.
Su un punto sono tutti d’accor-
do: la Cina sarà il fattore chia-
ve. Cosa dicono i ‘guru’ del set-
tore? Abbiamo raccolto alcune
opinioni: c’è chi è radicalmente
ottimista, chi pessimista, e chi
sta nel mezzo.
Il bicchiere è ‘mezzo pieno’ per
Bill McClean, analista di
IC Insights, che ha previsto una
crescita del 4% nelle vendite
del 2016, mentre Handel Jo-
nes, analista di International
Business Strategies(IBS) pre-
vede un calo dell’1,5% che po-
trebbe arrivare fino a un -3%.
Nel bel mezzo vi sono gli anali-
sti di
Gartnerche si aspettano
una crescita dell’1,9%.
L’aumento del PIL, l’orien-
tamento ottimista di
Intele
TSMCe i piani per rafforza-
re la crescita tra i fornitori di
DRAM sono tutti fattori che
contribuiscono a rendere Mc-
Clean ottimista.
Secondo Jones, invece, i prez-
zi dei chip di memoria e le ven-
dite di smartphone potrebbero
modificare.
Apple ,per esem-
pio, potrebbe vendere solo
48 milioni di iPhone nel corso
dell’anno, e non i 52 milioni at-
tualmente previsti.
Nel frattempo, secondo Jones,
i produttori ‘fab’ stanno avendo
difficoltà con i chip di fascia
alta da 14/16nm. Solo aziende
come Apple e
Samsungstan-
no consegnando prodotti con
chip realizzati nei processi Fin-
7
M
ercati
EON
ews
n
.
594
-
febbraio
2016
A
ntonella
P
ellegrini
mercati europeo, mediorienta-
le, africano e latino americano.
A spingere il mercato a livello
globale sarà in particolare la
domanda di tecnologie e reti
di comunicazione sempre più
veloci ed affidabili. Il passag-
gio alle tecnologie di comu-
nicazione senza fili di quarta
generazione e il concomitante
rilancio verso i 100 Gbps delle
comunicazioni cablate (Ether-
net su rame e fibra ottica) è ciò
che sta spingendo il mercato
attuale della misura e collaudo
nel settore delle comunicazioni.
Nel prossimo futuro, la spinta
verrà dalle reti mobili di quinta
generazione e da quelle cabla-
te in grado di sostenere velocità
di 400 Gbps e oltre. Come già
evidenziato da altri studi, un
altro fattore che contribuirà alla
crescita del mercato T&M per
comunicazioni è la crescente
domanda di prodotti collegati al
mondo dell’IoT.
Per quanto riguarda invece le
applicazioni di misura e col-
laudo in campo aerospaziale e
della difesa, gli analisti di
Frost & Sullivanprevedono che que-
sto segmento del mercato T&M
crescerà con un Cagr del 4%
sul periodo 2014-2019. Il cor-
rispondente fatturato globale
passerebbe così da 3,18 mi-
liardi di dollari nel 2014 a 3,87
miliardi di dollari nel 2019.
Una tendenza chiave eviden-
ziata nello studio di Frost &
Sullivan è rappresentata dalla
modularità che, pur non es-
sendo endemica di questo
settore, è qui particolarmente
radicata: nella progettazione
di aeromobili si predilige infatti
la strada dell’integrazione dei
componenti sotto forma di mo-
duli distinti in quando offrono
maggiori opportunità in termini
di flessibilità e scalabilità.
La modularità delle soluzioni
di misura e collaudo destinate
a questo settore, pertanto, si
sposa bene con la forma men-
tis degli utilizzatori e al tempo
stesso viene incontro alle esi-
genze di contenimento dei costi
imposte dai sempre più control-
lati budget per la difesa.
Fonte: Gartner
Fonte: IBS