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febbraio
2016
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H
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tech
&
finanza
I
l mondo dei semiconduttori
si prepara a un 2016 in ral-
lentamento. A lanciare l’allar-
me è
Samsung Electronicsche sembra attendere uno
scenario economico difficile e
condizioni economiche globa-
li deboli con un impatto sulle
memory chip e sul mercato
degli smartphone. “La cre-
scita globale lenta persisterà
lungo il 2016. – ha spiegato
il Ceo Oh-Hyun Kwon in una
nota ai dipendenti svelata
dall’agenzia Reuters – Ci sarà
un’incertezza di fondo legata
a rischi finanziari sui mercati
emergenti”. Il numero uno del
gruppo sudcoreano non si è
sbilanciato oltre: la società ha
preferito mantenere il riserbo
sulle previsioni, anche se ha
fatto trapelare che l’ultimo tri-
mestre del 2015 potrebbe già
registrare un risultato in rallen-
tamento.
Per l’intera industria, del re-
sto, l’anno si è chiuso con una
leggera flessione: secondo le
stime della società di ricerca
Gartner, il fatturato mondiale
dei semiconduttori si è atte-
stato a 333,7 miliardi di dol-
lari perdendo 1,9% rispetto
all’anno precedente (340,5
miliardi). Il giro d’affari dei pri-
mi 25 big del settore è rima-
sto sostanzialmente invariato
(-0,2%) totalizzando il 73,2%
dell’intero mercato. Il dato è in
aumento rispetto al preceden-
te esercizio quando le vendite
delle 25 più grandi società di
chip del mondo pesavano per
il 71,7% sul totale del mer-
cato. “In queste condizioni di
mercato – spiega un analista
esperto del settore – è facile
immaginare che soccombe-
ranno le società più piccole
che non sono in grado di rea-
lizzare importanti economie di
scala. Facile immaginare che
il contesto possa portare ad
un’ulteriore spinta di fusioni
e acquisizioni con l’obiettivo
di abbattere i costi e far frut-
tare al massimo i nuovi inve-
stimento allargando le quote
di mercato”. “L’indebolimento
della domanda per gli equi-
paggiamenti elettronici, l’im-
patto della forza del dollaro
in alcune regioni e l’elevato
stock testimoniano a favore di
una flessione di mercato nel
2015. – spiegano gli esperti
di Gartner – Rispetto al 2014,
che ha visto una crescita del
fatturato in tutte le categorie
strategiche di device, lo scor-
so anno ha segnalato una
performance mista con opto-
elettronici, sensori non ottici,
analogici e ASIC che sono
migliorati a dispetto del resto
del mercato.
La migliore performance è
venuta dagli ASIC, segmento
che ha registrato una crescita
del 2,4% dovuto alla domanda
di Apple.
Al secondo posto si sono piaz-
zati i sensori analogici e non
ottici con una crescita rispet-
tivamente dell’1,9 e dell’1,6%.
Il settore delle memorie, il
segmento più volatile dell’in-
dustria dei semiconduttori, ha
invece segnato una flessione
dello 0,6% con la DRAM in ter-
reno negativo e la NAND con
un bilancio positivo”.
Lo scenario in chiaroscuro
lascia poco spazio all’immagi-
nazione e conferma l’indirizzo
di Samsung: a meno di colpi
di scena, il nuovo anno non
sarà da record per l’industria
dei chip.
Deboli i conti 2015 di STM,
al via nuova riorganizzazione
Per i chip l’anno si apre
all’insegna
del rallentamento
Il raffreddamento
dell’economia globale
e le tensioni nei Paesi
emergenti rischiano
di avere un impatto
sull’industria dei
semiconduttori
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ederico
F
ilocca
P
er il quinto anno consecutivo,
STMicroelectronicsha conclu-
so l’esercizio con una flessione
dei ricavi a livello tendenziale.
Il leader europeo dei semicon-
duttori ha, infatti, registrato
nel 2015 un fatturato di quasi
6,9 miliardi di dollari, in calo
del 6,8% rispetto al 2014. Alla
base di questa nuova discesa
delle vendite un contesto di
mercato non certo favorevole
soprattutto nel secondo seme-
stre, complici le difficoltà eco-
nomiche di Paesi del calibro di
Cina, Russia e Brasile. Con la
sola eccezione della divisione
Microcontroller, Memory & Se-
cure MCU (MMS), che l’anno
scorso ha portato a casa un
incremento dei ricavi del 7,2%
su base annua, tutte le altre
divisioni del gruppo guidato da
Carlo Bozotti hanno concluso
il 2015 con numeri inferiori a
quelli del 2014.
Ancora più pesante, l’anda-
mento dell’utile, sia a livello
operativo e sia di risultato
netto finale. Nel periodo in
esame, l’ebit, pari a 109 mi-
lioni, ha subito una flessione
del 35,1% su base annua e il
risultato netto finale, positivo
per 104 milioni, ha registrato
una contrazione del 18,8% su
base annua.
E proprio con l’obiettivo di
recuperare la redditività per-
duta, Bozotti ha annunciato
che in tempi piuttosto stret-
ti sarà sospeso lo sviluppo
delle nuove piattaforme e dei
prodotti standard nel settore
dei set-top box e degli home
gateway. Il direttore finanzia-
rio del gruppo italo-francese,
Carlo Ferro, ha ricordato che
la sofferta decisione di chiude-
re queste attività è stata presa
anche a seguito dei pessimi ri-
sultati economici registrati ne-
gli ultimi due anni, con perdite
complessive pari a 500 milioni
nel periodo 2014-2015. Dal-
la riorganizzazione i vertici di
STMicroelectronics si aspetta-
no ben 170 milioni di risparmi
all’anno e costi una tantum,
cioè nel solo 2016 di uguale
ammontare in quanto sono
previsti 1.400 esuberi e 600
riallocazioni del personale.
La riorganizzazione del grup-
po guidato da Bozotti prevede,
infine, la costituzione di tre
gruppi di prodotto: Automotive
and Discrete Group (ADG),
Microcontrollers and Digital
ICs Group (MDG), Analog and
MEMS Group (AMG). L’obietti-
vo è quello di ottenere il mas-
simo beneficio dalle spese
per investimenti pianificate nel
2016 (1,43 miliardi nel 2015)
per frenare un’ulteriore emor-
ragia di ricavi. L’annuncio del
piano di ristrutturazione non
ha entusiasmato gli analisti
che coprono i titoli STMicroe-
lectronics.
Dei 19 analisti interpellati da
Bloombergsolo due sugge-
riscono di comprare le azioni
del leader europeo dei chip,
mentre cinque hanno racco-
mandato di venderle e i rima-
nenti 12 hanno una posizione
neutrale.
Anche nello
scorso esercizio
è proseguita
l’emorragia dei
ricavi iniziata nel
2011, complice
un mercato
sfavorevole.
Pesante la
flessione per l’ebit
e per l’utile netto.
Per recuperare la
redditività Bozotti
chiude i set-top box
e gli home gateway
CARLO BOZOTTI,
president e Ceo di
STMicroelectronics
OH-HYUN
KWON
, Ceo di
Samsung