Ennova consente agli utenti
di poter contare su un centro
di assistenza specializzato in
grado di connettersi in remoto
a smartphone, tablet o Pc del
cliente e di operare sugli ap-
parati risolvendo i problemi di
funzionamento e configurazio-
ne. Annualmente Ennova ge-
stisce complessivamente oltre
2 milioni di chiamate all’anno
di servizi specialistici. Per fare
questo, Ennova ha sviluppato:
un centro di ricerca e sviluppo
per l’innovazione di processi,
tre centri operativi tecnologi-
camente evoluti per l’industria-
lizzazione dei processi, la piat-
taforma tecnologica MYHD
che permette di supportare i
clienti attraverso assistenza
remota su smartphone e tablet
e PC, fornire strumenti evoluti
per assistenza su Dsl, fibra e
Smart Tv, passare dal vecchio
smartphone a uno nuovo in
modalità intuitiva e sicura.
Un altro caso esemplare è
quello di
Horus Technology,
start up creata nel 2014 da due
con l’obiettivo di promuovere
e affermare la “Qualità Italia”
nel mondo. Il premio viene as-
segnato ogni anno di concerto
tra Comitato Leonardo Italian
Quality Committee, Ministe-
ro dello Sviluppo Economico
e Agenzia ICE, e ricade sul-
la startup che si è maggior-
mente distinta in termini di
innovazione, di contributo alla
costruzione di un’immagine
dell’Italia nel mondo e di ispi-
razione e testimonianza per le
nuove generazioni. Nata nel
2010 nell’incubatore I3P del
Politecnico di Torino, Ennova
è una società specializzata
nello sviluppo di servizi e so-
luzioni digitali per il mercato
“Smart” (Smart Care, Smart
Security, Smart Home, Smart
City,) attraverso la realizzazio-
ne di piattaforme tecnologiche
di Digital Caring per l’acces-
so da remoto su dispositivi
smartphone, tablet e personal
computer per aziende nel set-
tore delle telecomunicazioni,
della finanza e delle multi uti-
lity. A cinque anni dalla fon-
dazione, Ennova rappresenta
oggi una realtà che occupa
oltre 400 dipendenti tra il cen-
tro di Ricerca e Innovazione
ed i centri operativi distribuiti
nelle sedi di Torino, Milano,
Roma e Cagliari. In partico-
lare, grazie a un innovativo
modello di assistenza remota,
R
eport
EON
ews
n
.
594
-
febbraio
2016
11
continua a pag.12
I principali vantaggi della legge
sulle start-up-innovative
1. Esenzione Imposta di Bollo e Diritto di Segreteria per l’i-
scrizione nel registro delle Imprese
2. Detrazione Irpef 19% sulle spese per un investimento
massimo detraibile di 500mila euro per periodo d’imposta,
da mantenere per almeno 2 anni.
3. Credito d’imposta del 35%per l’assunzione di personale
altamente qualificato fino a una soglia massima di 200mila
euro annui per ogni impresa.
4. Contratti di lavoro rinnovabili: in deroga a quanto stabili-
to dalla Riforma del Lavoro, i contratti tempo determinato
dopo 36 mesi per le società ammesse alle start up, possono
rinnovare per ulteriori 12 mesi.
5. Crowdfunding, ovvero la possibilità di raccogliere fondi at-
traverso piattaforme online, in base alla normativa Consob.
6. Incentivi fiscali per investimenti da parte di privati o so-
cietà in start up innovative con benefici maggiori perstart up
a vocazione sociale.
7. Internazionalizzazione attraverso il sostegno ICE, che si
occupa della promozione all’estero delle imprese italiane
e il supporto del Desk Italia (lo Sportello unico attrazione
investimenti esteri
).
I servizi disponibili sono assistenza in
materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrat-
tualistica e creditizia, eventuale ospitalità a titolo gratuito
alle principali fiere e manifestazioni internazionali e attività
volta a favorire l’incontro delle start-up innovative con inve-
stitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale
di espansione.
8. Quando la remunerazione avvenga con strumenti finan-
ziari della start-up innovativa è stato introdotto un regime
fiscale e contributivo di favore per i piani di incentivazione
basati sull’assegnazione di azioni, quote o titoli similari ad
amministratori, dipendenti, collaboratori e fornitori delle im-
prese startup innovative e anche degli incubatori certificati.
Il reddito derivante dall’attribuzione di questi strumenti fi-
nanziari o diritti non concorrerà alla formazione della base
Start up innovative
Le caratteristiche
•
La start up innovativa deve avere come oggetto sociale esclusivo o
prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di pro-
dotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
•
La società non deve essere stata costituita a seguito di una fusione,
scissione societaria o di una cessione di azienda o di ramo di azienda.
•
Deve essere costituita nella forma di una società di capitali, anche
cooperativa, di diritto italiano oppure Societas Europea, le cui azioni o
quote non sono quotate su un mercato regolamentato o su un siste-
ma multilaterale di negoziazione. Le SE sono state pensate quindi per
operare insieme a tutte le altre forme di società ma con una maggiore
accento europeista che permetta loro di svolgere l’attività all’interno del
mercato unico da qualsiasi Paese dell’Unione Europea con il vantaggio
di avere una legislazione unica e comune e di poter abbassare drastica-
mente i costi amministrativi e finanziari per quelle imprese strutturate
attraverso filiali o gruppi.
•
Dalla costituzione della società e per i successivi 24 mesi i soci devo-
no detenere almeno il 51% di azioni o quote e diritti di voto.
•
Possono accedere alla Start up anche le società già costituite che
non operano da più di 48 mesi.
•
Il valore della produzione annua, a partire dal secondo anno di attivi-
tà, non deve superare i 5 milioni di euro. La società non deve distribuire
o aver distribuito utili.
La start up deve inoltre soddisfare almeno uno dei seguenti criteri:
1. Le spese per la ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori
del 20% rispetto all’importo sostenuto tra il costo e il valore della pro-
duzione.
2. La società deve impiegare una forza lavoro altamente specializzata
che ha svolto o sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’universi-
tà italiana o straniera, oppure che sia in possesso di laurea e che abbia
svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di
ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero. Tale forza lavoro, deve
essere assunta dalla società in qualità di dipendenti o di collaboratori
a qualsiasi titolo, con una percentuale uguale o superiore ad 1/3 del
personale già assunto.
3. La società deve essere titolare o depositaria o licenziataria di almeno
un brevetto relativo ad un’invenzione industriale, biotecnologica o relati-
va ai semiconduttori e alle varietà vegetali.