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V

enticinque anni fa, la mattina

del 27 febbraio 1991, Robert

John Widlar veniva stroncato

da un attacco cardiaco men-

tre faceva jogging per le stra-

de di Peurto Vallarta, la città

messicana nella quale si era

prematuramente ritirato. A soli

cinquantatré anni si spegneva

uno dei più influenti, prolifici e

geniali progettisti di circuiti in-

tegrati analogici di tutti i tempi.

Bob Widlar (pronunciato “uaid-

lar”) ha lasciato un segno inde-

lebile nella storia dei dispositivi

a semiconduttore contribuendo

a creare il mercato degli IC

analogici lineari e mettendovi

in cima le aziende per le quali

lavorava

( Fairchild

prima e

Na- tional Semiconductor

poi).

Nel commentare la sua scom-

parsa, Charles Sporck, allora

presidente di National Semi-

conductor, dichiarò al NewYork

Times: “Bob Widlar era un vero

genio originale di Silicon Valley.

È stato il primo e, di gran lunga,

il più grande progettista di inte-

grati lineari al mondo”. Nel suo

libro “History of Semiconductor

Engineering”, Bo Lojek dedica

due capitoli a questo artista

della progettazione elettronica,

evidenziando come nella storia

dei circuiti integrati si possano

distinguere un’era “prima di

Widlar” e un’era “dopo Widlar”.

Quando lavorava in Fairchild

all’inizio degli anni sessanta,

Widlar è stato infatti il primo a

rigettare l’idea di progettare i

circuiti integrati come se fos-

sero costituiti da componenti

discreti, per adottare invece un

approccio olistico che tenesse

conto delle caratteristiche dei

dispositivi impartite dalla tecno-

logia di produzione e sfruttando

le geometrie e l’accoppiamen-

to di componenti adiacenti per

realizzare soluzioni circuitali

innovative.

Oggi i concetti esplorati da

Widlar sono insegnati in tutti i

corsi di microelettronica e com-

prendono i blocchi costituenti di

ogni circuito integrato lineare: lo

specchio di corrente che porta

il suo nome, i riferimenti di ten-

sione bandgap e sub-bandgap,

lo stadio differenziale con usci-

ta single-ended, lo stadio di

uscita con protezione dalle so-

vracorrenti e altro ancora.

Widlar è stato un precursore

nell’epoca d’oro dei circuiti ana-

logici: quando era in Fairchild

ha progettato il primo amplifica-

tore operazionale interamente

monolitico, il uA702, e il suo più

maturo successore, il uA709,

che è stato venduto in milioni

di esemplari facendo la fortuna

dell’azienda. Nel 1966, quando

era in Molectro prima dell’ac-

quisizione da parte di National,

realizzò il primo regolatore di

tensione a tre terminali, LM100,

una vera innovazione per l’epo-

ca che divenne un punto di rife-

rimento per l’industria.

Per National Semiconductor,

sempre Widlar ha messo a

punto il primo operazionale a

doppio stadio, LM101, che of-

friva un guadagno ad anello

aperto a cinque cifre, compen-

sazione in frequenza ed era

dotato di protezione dai cor-

tocircuiti. Nella Fairchild rima-

sta orfana di Widlar, uA709 e

LM101 furono fonti di ispirazio-

ne per lo sviluppo da parte di

Dave Fullagar del uA741, l’Op

Amp più venduto di tutti i tempi.

Nel 1969 Widlar realizza il pri-

mo regolatore buck a tre ter-

minali a uscita fissa, LM109,

e due anni dopo implementa

il primo riferimento di tensione

bandgap, LM113. Il design del

regolatore a tre terminali verrà

successivamente migliorato da

Bob Dobkin (che conWidlar nel

1981 fonderà

Linear Techno- logy )

e nel 1976 dalle fucine di

National Semiconductor uscirà

uno dei più popolari regolato-

ri di tensione variabile di tutti i

tempi: il famoso LM317.

L’impronta di Widlar è un po’

ovunque nel mondo degli IC

analogici: i transistor super-

beta sono descritti in un brevet-

to a firma Bob Widlar e David

Talbert, il collega e amico spe-

cialista di processo che lo ha

seguito da Fairchild in National

e che ne ha tradotto le idee in

tangibile realtà su substrato di

silicio. Sempre di Widlar fu l’i-

dea di utilizzare PNP laterali a

collettori multipli per la polariz-

zazione dell’LM101A, l’evolu-

zione dell’operazionale LM101

con controllo della corrente a

FET. E non si può non citare

lo sbalorditivo LM10, il primo

chip ad integrare un amplifica-

tore operazionale a bassissima

tensione (in grado di lavorare

con 1,1 volt di alimentazione!)

con un comparatore e un riferi-

mento di tensione di precisione.

Hans Camenzind, padre del

celebre 555, lo ha definito “una

sinfonia in cui tutti gli orchestrali

suonano in perfetta armonia”.

Ecco, questo 27 febbraio met-

tiamo da parte gli aneddoti sul-

la personalità eccentrica di Bob

Widlar e ricordiamolo invece

come un Maestro che ci ha la-

sciati un quarto di secolo fa ma

la cui opera ancora oggi non

cessa di destare ammirazione.

EON

ews

n

.

594

-

febbraio

2016

3

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A un quarto di secolo dalla sua scomparsa,

l’eredità di Bob Widlar non cessa di stupire

Bob Widlar,

designer

extraordinaire

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10/06/15 17:31

Fonte:

Linear Technology