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T

ecnologie

22

EON

ews

n

.

592

-

dicembre

2015

definiti “visori a con-

tatto analogico”, per-

ché offrono la possi-

bilità di sovrapporre

elementi grafici con-

formati a oggetti

del mondo reale. I

contenuti dell’HUD

appariranno così più

naturali rispetto ai

visori tradizionali e

faranno dell’HUD il

display di riferimento

per i sistemi di as-

sistenza alla guida

(ADAS) del futuro.

I visori attuali

mostrano contenuti

ridondanti

Nonostante i progressi dei vi-

sori WFOV e a contatto ana-

logico, l’approccio è ancora

quello di considerare l’HUD

un optional. Questo significa

che solitamente le informa-

zioni visualizzate sono già

disponibili altrove nel veicolo.

Ad esempio, la navi-

gazione è integrata

nella plancia, la ve-

locità viene mostrata

sul cruscotto, le infor-

mazioni di assistenza

alla guida appaiono

anch’esse nel cru-

scotto o nello spec-

chietto laterale. Dato

che i sistemi HUD

attuali sono optional,

tutti questi contenuti

devono essere svi-

luppati due volte dalla casa

automobilistica: una prima

versione per i modelli dotati di

HUD e una seconda versione

per i modelli privi di visore a

sovrimpressione.

Un nuovo approccio

E se invece l’HUD diventasse

una dotazione standard? Che

cosa succederebbe se le case

automobilistiche potessero

sviluppare l’interfaccia uomo-

macchina (HMI) partendo dal

presupposto che tutti i veicoli

sono dotati di un visore HUD?

Come utilizzerebbero il cru-

scotto? Che cosa mettereb-

bero nella plancia? Probabil-

mente le risposte sarebbero

diverse dall’utilizzo attuale di

questi dispositivi. L’HUD po-

trebbe diventare lo schermo

primario durante la guida.

Tutte le informazioni su veloci-

tà, dati di navigazione, avvisi

ADAS, aggiornamenti rapidi

del sistema di intrattenimento,

persino la telecamera poste-

riore potrebbero essere visua-

lizzate sull’HUD. Il cruscotto

potrebbe essere dedicato a

informazioni ausiliarie come

informazioni permanenti del

sistema di intrattenimento,

contachilometri, odometro o

altre informazioni pratiche. La

plancia potrebbe continuare a

fungere da display interattivo

per comandi e inserimento di

informazioni. Tuttavia, trasfe-

rendo sul cruscotto una serie

di informazioni relative al si-

stema di intrattenimento e alle

mappe, la plancia potrebbe

diventare più compatta ed es-

sere dedicata ai comandi per

il guidatore e il pas-

seggero, ad esempio

climatizzazione, inse-

rimento della desti-

nazione o selezione

dei dispositivi multi-

mediali. Questi sono

solo alcuni esempi di

come questi display

potrebbero

essere

coordinati fra loro in-

vece di essere ridon-

danti.

L’HUD potrebbe vi-

sualizzare velocità, naviga-

zione, avvertenze e la foto-

camera di backup, mentre il

cruscotto potrebbe visualiz-

zare le informazioni del conta-

chilometri e del viaggio

Qualcuno potrebbe chiedere:

ma perché una casa automo-

bilistica dovrebbe fare tutto

questo? La risposta potrebbe

C

ome tutti i visori in dotazione

sui veicoli, gli HUD (Head Up

Display) diventano sempre

più grandi e propongono con-

tenuti sempre più ricchi per

aiutare il conducente a tenere

gli occhi puntati sulla strada.

Questa evoluzione pone nuo-

ve sfide agli sviluppatori di

contenuti delle case costruttri-

ci. Quali informazioni bisogna

visualizzare sull’HUD? E se

il cliente non acquista l’optio-

nal, dove vengono visualizzati

tutti i contenuti? Per sfruttare

realmente le potenzialità degli

HUD, serve un nuovo approc-

cio alla creazione di contenuti.

Quali informazioni

visualizzare sull’HUD?

Nell’industria automobilistica

stiamo assistendo all’intro-

duzione di nuove tecnologie

di visualizzazione, come ad

esempio la tecnologia DLP. La

tecnologiaDLPconsentirà alle

case costruttrici di sviluppare

visori a campo largo (WFOV)

e visori in realtà aumentata

(AR), grazie ai quali le case

automobilistiche avranno a

disposizione più spazio per

offrire al cliente un’esperien-

za migliore. I visori WFOV

avranno un campo di visione

fino a 12 gradi più ampio ri-

spetto agli HUD attuali, anco-

ra di più se confrontati con i

sistemi oggi in dotazione, che

arrivano al massimo a 6 gradi.

Con l’ampliamento del cam-

po di visione, sull’HUD com-

parirà una maggiore quantità

di contenuti per l’assistenza

alla guida (ADAS), come ad

esempio monitoraggio dei

punti ciechi e avvertimento

di cambio corsia. Tuttavia, un

display più grande non im-

plica necessariamente la vi-

sualizzazione di più contenuti

allo stesso tempo. Il display

deve infatti essere utilizzato in

modo intelligente per evitare

distrazioni. Un visore WFOV

offre alla casa automobilisti-

ca l’opportunità di presentare

più contenuti dove e quando

richiesto, invece di riempire lo

schermo di icone e occludere

la vista al guidatore.

I visori a campo largo

miglioreranno

l’esperienza di guida

Oltre all’ampiezza del campo

di visione, le nuove tecnologie

per l’industria dell’auto porte-

ranno all’introduzione di visori

a sovrimpressione con realtà

aumentata (AR). Chiariamo

innanzitutto il concetto di AR

in relazione alla tecnologia

HUD, oggetto di molti dibatti-

ti. Ai fini di questo articolo, un

HUD in realtà aumentata è un

visore che aumenta sensibil-

mente la distanza focale alla

quale vengono visualizzati i

contenuti. Invece di apparire

davanti al veicolo, l’immagine

virtuale dell’HUD si materia-

lizzerà 7, 10 o persino 20 me-

tri più avanti lungo la strada.

Questi visori vengono talvolta

Sul mercato arrivano sempre più veicoli che offrono come optional un display HUD (Head Up Display)

Ripensare i display HUD

per il mercato automobilistico

J

eff

D

ickhart

JEFF DICKHART,

TI DLP Products

Automotive

Product Line

manager

di Texas

Instruments