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ecnologie
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EON
ews
n
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-
dicembre
2015
definiti “visori a con-
tatto analogico”, per-
ché offrono la possi-
bilità di sovrapporre
elementi grafici con-
formati a oggetti
del mondo reale. I
contenuti dell’HUD
appariranno così più
naturali rispetto ai
visori tradizionali e
faranno dell’HUD il
display di riferimento
per i sistemi di as-
sistenza alla guida
(ADAS) del futuro.
I visori attuali
mostrano contenuti
ridondanti
Nonostante i progressi dei vi-
sori WFOV e a contatto ana-
logico, l’approccio è ancora
quello di considerare l’HUD
un optional. Questo significa
che solitamente le informa-
zioni visualizzate sono già
disponibili altrove nel veicolo.
Ad esempio, la navi-
gazione è integrata
nella plancia, la ve-
locità viene mostrata
sul cruscotto, le infor-
mazioni di assistenza
alla guida appaiono
anch’esse nel cru-
scotto o nello spec-
chietto laterale. Dato
che i sistemi HUD
attuali sono optional,
tutti questi contenuti
devono essere svi-
luppati due volte dalla casa
automobilistica: una prima
versione per i modelli dotati di
HUD e una seconda versione
per i modelli privi di visore a
sovrimpressione.
Un nuovo approccio
E se invece l’HUD diventasse
una dotazione standard? Che
cosa succederebbe se le case
automobilistiche potessero
sviluppare l’interfaccia uomo-
macchina (HMI) partendo dal
presupposto che tutti i veicoli
sono dotati di un visore HUD?
Come utilizzerebbero il cru-
scotto? Che cosa mettereb-
bero nella plancia? Probabil-
mente le risposte sarebbero
diverse dall’utilizzo attuale di
questi dispositivi. L’HUD po-
trebbe diventare lo schermo
primario durante la guida.
Tutte le informazioni su veloci-
tà, dati di navigazione, avvisi
ADAS, aggiornamenti rapidi
del sistema di intrattenimento,
persino la telecamera poste-
riore potrebbero essere visua-
lizzate sull’HUD. Il cruscotto
potrebbe essere dedicato a
informazioni ausiliarie come
informazioni permanenti del
sistema di intrattenimento,
contachilometri, odometro o
altre informazioni pratiche. La
plancia potrebbe continuare a
fungere da display interattivo
per comandi e inserimento di
informazioni. Tuttavia, trasfe-
rendo sul cruscotto una serie
di informazioni relative al si-
stema di intrattenimento e alle
mappe, la plancia potrebbe
diventare più compatta ed es-
sere dedicata ai comandi per
il guidatore e il pas-
seggero, ad esempio
climatizzazione, inse-
rimento della desti-
nazione o selezione
dei dispositivi multi-
mediali. Questi sono
solo alcuni esempi di
come questi display
potrebbero
essere
coordinati fra loro in-
vece di essere ridon-
danti.
L’HUD potrebbe vi-
sualizzare velocità, naviga-
zione, avvertenze e la foto-
camera di backup, mentre il
cruscotto potrebbe visualiz-
zare le informazioni del conta-
chilometri e del viaggio
Qualcuno potrebbe chiedere:
ma perché una casa automo-
bilistica dovrebbe fare tutto
questo? La risposta potrebbe
C
ome tutti i visori in dotazione
sui veicoli, gli HUD (Head Up
Display) diventano sempre
più grandi e propongono con-
tenuti sempre più ricchi per
aiutare il conducente a tenere
gli occhi puntati sulla strada.
Questa evoluzione pone nuo-
ve sfide agli sviluppatori di
contenuti delle case costruttri-
ci. Quali informazioni bisogna
visualizzare sull’HUD? E se
il cliente non acquista l’optio-
nal, dove vengono visualizzati
tutti i contenuti? Per sfruttare
realmente le potenzialità degli
HUD, serve un nuovo approc-
cio alla creazione di contenuti.
Quali informazioni
visualizzare sull’HUD?
Nell’industria automobilistica
stiamo assistendo all’intro-
duzione di nuove tecnologie
di visualizzazione, come ad
esempio la tecnologia DLP. La
tecnologiaDLPconsentirà alle
case costruttrici di sviluppare
visori a campo largo (WFOV)
e visori in realtà aumentata
(AR), grazie ai quali le case
automobilistiche avranno a
disposizione più spazio per
offrire al cliente un’esperien-
za migliore. I visori WFOV
avranno un campo di visione
fino a 12 gradi più ampio ri-
spetto agli HUD attuali, anco-
ra di più se confrontati con i
sistemi oggi in dotazione, che
arrivano al massimo a 6 gradi.
Con l’ampliamento del cam-
po di visione, sull’HUD com-
parirà una maggiore quantità
di contenuti per l’assistenza
alla guida (ADAS), come ad
esempio monitoraggio dei
punti ciechi e avvertimento
di cambio corsia. Tuttavia, un
display più grande non im-
plica necessariamente la vi-
sualizzazione di più contenuti
allo stesso tempo. Il display
deve infatti essere utilizzato in
modo intelligente per evitare
distrazioni. Un visore WFOV
offre alla casa automobilisti-
ca l’opportunità di presentare
più contenuti dove e quando
richiesto, invece di riempire lo
schermo di icone e occludere
la vista al guidatore.
I visori a campo largo
miglioreranno
l’esperienza di guida
Oltre all’ampiezza del campo
di visione, le nuove tecnologie
per l’industria dell’auto porte-
ranno all’introduzione di visori
a sovrimpressione con realtà
aumentata (AR). Chiariamo
innanzitutto il concetto di AR
in relazione alla tecnologia
HUD, oggetto di molti dibatti-
ti. Ai fini di questo articolo, un
HUD in realtà aumentata è un
visore che aumenta sensibil-
mente la distanza focale alla
quale vengono visualizzati i
contenuti. Invece di apparire
davanti al veicolo, l’immagine
virtuale dell’HUD si materia-
lizzerà 7, 10 o persino 20 me-
tri più avanti lungo la strada.
Questi visori vengono talvolta
Sul mercato arrivano sempre più veicoli che offrono come optional un display HUD (Head Up Display)
Ripensare i display HUD
per il mercato automobilistico
J
eff
D
ickhart
JEFF DICKHART,
TI DLP Products
Automotive
Product Line
manager
di Texas
Instruments