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EON

ews

n

.

585

-

aprile

2015

19

sione del bus intermedio può

essere modificata in maniera

dinamica al variare del carico,

incrementando in tal modo

l’efficienza di conversione gra-

zie alla diminuzione della ten-

sione di ingresso dei converti-

tori POL in condizioni di carico

ridotto.

Il concetto di potenza digitale,

in special modo nei sistemi

distribuiti, è stato ampiamente

adottato in settori quali teleco-

municazioni, data networking

e storage. L’avvento di nuove

tecnologie si è tradotto in nu-

ove opportunità che potreb-

bero rivelarsi particolarmente

interessanti per le soluzioni di

potenza digitali. Una recente

indagine

condotta da IHS ha

identificato le 10 tecnologie

che trasformeranno il mondo

nei prossimi 5 anni. Nella clas-

sifica stilata dalla società di ri-

cerca il secondo posto è stato

assegnato a “Cloud comput-

ing e big data”: IHS ha stimato

che la spesa IT globale per le

architetture basate su cloud è

destinata a raddoppiare, pas-

sando dai 115 miliardi di dollari

del 2012 ai 230 miliardi previsti

per il 2017. Al primo posto vi

è “The Internet of everything”,

una tecnologia grazie alla qua-

le nel 2024 saranno 86 miliardi

i dispositivi connessi a Inter-

net, contro poco meno di 20

milioni del 2014 (vedi Fig.).

Cloud computing e IoT sono

entrambe applicazioni intima-

mente legate ai data center

che ospitano un gran numero

di server i quali necessitano

delle caratteristiche – efficien-

za, semplicità e gestione della

potenza – tipiche delle poten-

za digitale. Sulla base delle

proiezioni di IHS l’utilizzo della

potenza digitale aumenterà

in maniera significativa nella

prossima decade.

L’importanza degli standard

Di fronte a uno scenario così

roseo, potrebbe essere utile

chiedersi quali potrebbero es-

sere gli ostacoli alla diffusione

della potenza digitale. I limiti

che attualmente frenano una

diffusione su più ampia scala

della potenza digitale sono

la mancanza degli standard

e la disponibilità di soluzi-

oni multi-source (ovvero fornite

da produttori differenti). Con

l’introduzione di un opportuno

stato software, gli standard

relativi agli alimentatori digitali

devono superare l’approccio

tradizionale fin qui seguito

dalle varie associazioni che

prevede la compatibilità sola-

mente a livello meccanico – in

termini dunque di dimensioni,

ingombri e pin-out della sche-

da. Anche la disponibilità di un

protocollo come PMBus per

espletare compiti di comunica-

T

ecnologie

I

l termine potenza digitale fa

riferimento a tutti quegli ali-

mentatori che utilizzano un

algoritmo digitale per imple-

mentare le funzioni di regola-

zione dell’anello di retroazione

e di controllo. In un periodo di

tempo relativamente breve, la

complessità dei circuiti integra-

ti preposti al controllo digitale è

aumentata considerevolmente

per offrire un’ampia gamma di

funzionalità di supervisione e

di gestione della potenza. Tra

queste si possono annoverare

la messa in sequenza dei ter-

minali (rail) di alimentazione,

protezione (contro sovra/sotto

tensioni sia in ingresso sia in

uscita, sovraccarichi e corto

circuiti, sovratemperatura e

molte altre ancora) e possibili-

tà di effettuare il monitoraggio

dei guasti e la diagnostica da

remoto.

Non deve dunque sorprendere

se le soluzioni di potenza di

natura digitale si vanno sem-

pre più diffondendo ora che il

termine “digitale” non è più una

“parola d’ordine” commerciale

per promuovere la vendita di

nuovi sistemi. La riduzione

sia degli ingombri (footprint)

sulla scheda PCB sia del nu-

mero dei componenti esterni

richiesti è un altro elemento

che favorisce l’aumento della

domanda di alimentatori digi-

tali, non disgiunto dalla dis-

ponibilità di moduli di con-

versione di potenza digitali

standard.

Non va comunque dimenti-

cato il fatto che l’elemento che

più di ogni altro ha contribuito

all’incremento della richiesta

di soluzioni di potenza digitali

è stata l’evoluzione che ha in-

teressato MCU, FPGA e altre

tipologie di circuiti integrati che

si è tradotta in un incremento

del numero di tensioni di ali-

mentazioni richieste; i valori

delle tensioni per il core, inol-

tre, sono sempre minori, il che

comporta un aumento delle

correnti di alimentazione. Un

approccio di tipo tradizionale,

che prevede alimentatori ac-dc

centralizzati, può dar origine a

perdite I2R (per effetto Joule

che avvengono sotto forma di

calore) di notevole entità nei

cablaggi e nelle piste della

scheda PCB. Per questo mo-

tivo sono state sviluppate ar-

chitetture di potenza distribuite

capaci di assicurare elevati liv-

elli di efficienza che utilizzano

convertitori dc-dc di tipo POL

(Point Of Load) digitali che fun-

zionano a partire da tensioni

di bus intermedio più elevate.

Per esempio sono ora dis-

ponibili processori in grado di

assorbire una corrente di 100A

con tensioni di soli 0,6V. Ciò

significa che è necessario un

alimentatore capace non solo

di operare efficacemente in re-

gime stazionario, ma anche di

reagire a frequenti fluttuazioni

di ampie dimensioni del carico:

da qui la necessità di un con-

trollo digitale “intelligente”.

Capacità

di adattamento

La capacità di adattarsi in tem-

po reale alle condizioni opera-

tive è il fattore che più di ogni

altro differenzia gli alimentatori

digitali da quelli analogici. Nel

caso di architetture di potenza

distribuite (DPA - Distributed

Power Architecture) l’anello di

controllo digitale può estender-

si fino a interessare sia il bus

intermedio sia i convertitori

POL. In questo modo la ten-

Potenza digitale:

una crescita inarrestabile

Il termine potenza digitale (digital power) è ormai

entrato nell’uso comune e, a differenza di quel che

accadeva fino a non molti anni fa, il suo significato

non è più ambiguo

S

tephen

P

impis

continua a pag.20

Previsioni

circa il numero

di dispositivi

che saranno

connessi a

Internet su

scala mondiale

(IHS Report: Top 10 Technologies that are transforming the World)

Stephen

Pimpis,

portavoce

del gruppo

Architects of

Modern Power

eVP Global

Strategic

Product

Marketing

(Murata)