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EON
ews
n.
578
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settembre
2014
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orientali. A parte Foxconn,
i più importanti EMS glo-
bali continuano comunque
a mantenere una presenza
produttiva nell’Europa Oc-
cidentale, seppure ridotta
rispetto ai livelli visti prima
della recessione globale del
2009.
Grazie alla disponibilità di
proprie strutture in tutte le
aree europee, i leader glo-
bali sapranno accendere
la concorrenza alle società
locali nei settori loro propri:
industriale, medicale, aero-
spazio e difesa, automotive
e comunicazioni high end.
Infatti, grazie alle acquisizio-
ni di strutture dai maggiori
OEM europei, essi hanno
ora le stesse capacità delle
controparti europee, poten-
do contare sulle risorse of-
ferte dai bilanci solidi di una
grande società globale, al
fine di accedere alle tecnolo-
gie più aggiornate.
Il processo di consolidamen-
to (acquisizioni o fallimenti)
è destinato a durare e nei
prossimi cinque anni arri-
verà a cambiare la struttu-
ra dell’industria degli EMS
europei e trasversalmente
di tutti i gruppi di industrie.
Comunque, sempre secondo
Reed Economics Research,
non si assisterà a un esodo
di massa delle società. Se
in passato la crescita delle
aziende è avvenuta attraver-
so acquisizioni, in futuro gli
spostamenti saranno più se-
lettivi; le aziende cercheran-
no di espandersi verso nuovi
mercati geografici, seguendo
la direzione presa dei clienti.
S
econdo le stime relative
ai ricavi del comparto degli
EMS (Electronic Manufac-
turing Services) europei,
elaborate da
a fine 2013,
il 2014 sarebbe partito in
declino per poi recuperare
nell’ultima parte dell’anno e
proseguire in accelerazio-
ne positiva fino al 2017. La
stessa fonte prevede che a
fine 2014 il fatturato dell’in-
sieme dei Paesi europei (Eu-
ropa Occidentale ed Europa
Centro Orientale) sarà pari
a 25,5 miliardi di Euro, in
modesto declino rispetto al
2013; il risultato riflette una
leggera crescita dell’0,8%,
nei Paesi dell’Europa Occi-
dentale e una riduzione di
circa l’1,4% nell’Europa Cen-
tro Orientale, area che rap-
presenta il 57% del mercato
degli EMS europei. I grandi
fornitori EMS globali, infatti,
continueranno a subire la
caduta delle vendite di PC e
il rallentamento della doman-
da di TV LCD.
Tra il 2012 e il 2017 i ricavi
dei fornitori EMS dell’Euro-
pa Occidentale cresceran-
no a un tasso medio annuo
dell’1,74% sfiorando i 12 mi-
liardi di ricavi a fine periodo,
mentre le vendite dell’aggre-
gato Europa Orientale, a cui
le statistiche aggiungono il
Nord Africa, totalizzeranno
15,86 miliardi di euro, per un
totale complessivo europeo
di circa 27,84 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i setto-
ri finali di destinazione dei
servizi EMS, Reed Electro-
nics Research indica che
per gli EMS dell’Europa Oc-
cidentale saranno trainanti
i segmenti del Controllo e
Strumentazione, Industria-
le, Medicale e i settori finali
dell’Aerospazio e Difesa, Au-
tomotive, Energia e in parti-
colare le fonti rinnovabili. Per
l’Europa Centro Orientale e
in generale i Paesi low cost,
il focus resta su computer,
consumer e comunicazione,
le cosiddette 3C, mentre gli
EMS dell’Europa Occiden-
tale continueranno a trasfe-
rire nell’Est europeo alcune
produzioni di assemblati di
elettronica a basso/medio
volume. Complessivamente
in termini di ricavi, l’industria
EMS europea continua a
essere dominata dai grandi
provider globali, che sono fo-
calizzati sui prodotti ad alto
volume e che hanno localiz-
zato le loro produzioni per
l’Europa nei Paesi centro-
R
eport
Il mercato difficile
degli EMS europei
Se in passato la crescita delle aziende è avvenuta attraverso acquisizioni,
in futuro gli spostamenti saranno più selettivi;
le aziende cercheranno di espandersi verso nuovi mercati geografici,
seguendo la direzione presa dei clienti
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