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M
ercati
EON
ews
n.
572
-
febbraio
2014
spazio sulla scheda e potenza.
Entrambi gli ecosistemi comun-
que hanno ottime prospettive in
tutta la gamma di applicazioni
per i settori militare e aeronau-
tico.
Per alcuni, inoltre, PCI Express
e InfiniBand sono in gran parte
complementari visto che il PCI
Express è usato come sistema
di connessione point-to-point ad
alta velocità e può contare su
un diffuso supporto da parte dei
produttori di silicio. InfiniBand,
invece, è migrato a un sistema
di trasporto per l’I/O che utilizza
la fibra e permette di raggiun-
gere distanze molto più lunghe.
InfiniBand quindi è più adatto ri-
spetto al PCIe per le applicazio-
ni distribuite tra supercomputer
e storage.
Per quanto riguarda, invece,
l’orientamento verso altri stan-
dard per le schede mezzanine,
gli esperti ritengono che ci sia
sicuramente interesse da par-
te dei clienti per il concetto di
computer-on-module/mezzani-
ne, sia che si tratti di XMC o
COM Express sia di soluzioni
proprietarie.
Il principale vantaggio percepito
è che la CPU può essere rego-
larmente aggiornata senza mo-
dificare il resto del sistema. In
realtà però accade spesso che
i clienti dei settori militare e ae-
ronautico apprezzino l’idea, ma
che poi richiedano qualcosa di
leggermente diverso dagli stan-
dard e, inoltre, la maggior parte
di loro non desidera realmente
cambiare la CPU a causa dei
costi di riqualificazione.
Altri esperti sottolineano invece
il fatto che lo standard VPX sia
molto adatto a sistemi modulari,
ma anche il più piccolo sistema
VPX 3U è troppo grande, pe-
sante o ha prestazioni troppo
elevate per alcune applicazio-
ni. L’approccio mezzanine può
pertanto essere più convenien-
te e per questo motivo è proba-
bile che diventi più attraente.
Per quanto riguarda le tenden-
ze del mercato, c’ è un certo
interesse per VITA 73 e 74, ma
i clienti sono generalmente restii
a adottare soluzioni che non si-
ano universalmente supportate
dai principali player del setto-
re. La situazione ideale quindi
sarebbe quella in cui si possa
contare su una vasta scelta
di fornitori, una vasta scelta di
blocchi funzionali e una chiara
roadmap per il futuro. Questo
non è ancora accaduto così la
maggior parte delle soluzioni
SFF stanno ancora utilizzando
blocchi esistenti (COM Express,
XMC, CPCI 3U e altri) e ci si
è focalizzati sul rendere questi
componenti il più piccoli pos-
sibile.
Va sottolineato comunque che
i clienti non si accontentano e
vogliono sia dimensioni conte-
nute che peso e consumi ridotti,
costi inferiori, più scelta e una
maggiore disponibilità sul mer-
cato.
Solitamente si arriva a un com-
promesso, e con tre proposte
VITA SFF (73 , 74 e 75), la
maggior parte delle applicazioni
per ora punta su OpenVPX. È
probabile che, nel tempo, un
formato SFF possa fornire ca-
pacità equivalente al VPX 3U.
Fino a quando il mercato rimar-
rà frammentato, il VPX 3U sarà
la scelta per la maggior parte
dei nuovi programmi militari che
cercano di utilizzare prodotti
COTS.
tori e dei circuiti integrati di
potenza digitali, motivata dal
crescente impiego in ambito
IT e dalle nuove applicazioni
nel mondo dell’illuminazio-
ne e dell’elettronica consu-
mer. Il fatturato degli alimen-
tatori in tecnologia digitale
sarebbe infatti destinato a
triplicare, passando dai 3,7
miliardi di dollari stimati nel
2013 a ben 12,4 miliardi di
dollari nel 2017. Per gli IC
di gestione digitale della po-
tenza è addirittura prevista
un’espansione di cinque vol-
te il fatturato del 2013, per
arrivare nel 2017 a un totale
di 2,6 miliardi di dollari. Ol-
tre due terzi dei produttori
e progettisti interpellati da
IMS Research prevedono
di introdurre soluzioni digi-
tali di controllo o gestione
della potenza su almeno il
10% dei propri prodotti entro
il 2015. L’approccio digitale
alla gestione di potenza di
sta espandendo dai settori
delle telecomunicazioni e dei
server a quelle dell’elettro-
nica di consumo e in parti-
colare dell’illuminazione allo
stato solido. In termini per-
centuali, le applicazioni per
server hanno assorbito nel
2013 un terzo del fatturato
del mercato della potenza
digitale; le stime di crescita
di IMS per questo segmento
sono di un Cagr del 44,8%
sul periodo 2012-2017. Si-
gnificativa è la proiezione del
Cagr sullo stesso periodo
per le applicazioni di illumi-
nazione: +146%, una cifra
che si spiega in termini del-
la crescente diffusione delle
lampade a LED, per le quali
il controllo digitale della po-
tenza è una scelta natura-
le. Un significativo avanza-
mento delle soluzioni digitali
viene fatto registrare anche
nell’ambito dei PC portati-
li e tablet (con Cagr, rispet-
tivamente, del 99% e 82%
sul periodo considerato),
dei grandi elettrodomestici
(+76%) e dei telefoni cellula-
ri (+56%).
Le prospettive per l’SFF
e le mezzanine board
Ci sono diverse opinioni sul
futuro delle schede SFF e
mezzanine e delle connessioni
PCIe e Infiniband: ecco alcuni
dei trend principali
I
l dibattito sul futuro delle sche-
de VITA modulari e small form
factor (SFF) è sempre più attivo
grazie anche alle opportunità
che offrono le diverse tipologie
come per esempio VITA 59, VI-
TA 73, VITA 74 e VITA 75.
Per esempio, le schede VPX
3U e Compact-PCI 3U sono si-
mili, ma presentano anche al-
cune importanti differenze che
ne giustificano, alternativamen-
te, l’impiego, come l’interfaccia
backplane, dove le VPX offrono
una capacità in termini di lar-
ghezza di banda molto supe-
riore.
Analogamente per applicazioni
di tipo militare e aeronautico, lo
standard VPX 3U è visto come
l’aggiornamento naturale del
CPCI 3U quando sono richieste
la massime prestazioni possibili.
Da un altro punto di vista, questi
due standard 3U si differenzia-
no principalmente per le appli-
cazioni e i mercati in cui sono
adottati. Il VPX 3U infatti è stato
progettato specificamente per
le applicazioni militari, mentre
il CPCI è stato originariamente
indirizzato dalle necessità del
settore delle telecomunicazio-
ni, anche se nel tempo è stato
utilizzato anche per altre appli-
cazioni tra cui quelle per il con-
trollo industriale.
Per quanto riguarda la connetti-
vità, le discussioni vertono, per
esempio, sul futuro del PCI Ex-
press Gen 3, che promette più
banda e più lane, e su quello di
InfiniBand che sta riscuotendo
un buon successo. InfiniBand,
infatti, offre una elevata scala-
bilità e un ecosistema software
ben consolidato.
Per i sistemi più compatti, il fatto
che il PCIe sia nativo nella mag-
gior parte dei device comporta
invece degli innegabili vantaggi
per l’interconnessione rispetto a
InfiniBand, che richiede ulteriore
Mercato mondiale
per sistemi e
schede VME e
VPX (fonte IHS
Electronics and
media - 2013)
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