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EON
ews
n.
572
-
febbraio
2014
19
dei componenti passivi, il cui nu-
mero per scheda è nettamente
superiore ai semiconduttori, e
come tali richiedono un model-
lo gestionale dedicato, sarà la
sempre maggiore fiducia che le
case madri stanno mostrando
nei confronti della distribuzione
che è per sua natura più effi-
ciente e flessibile dal punto di
vista logistico. Non a caso, è
in corso un lento processo di
conversione TAM su DTAM da
parte dei maggiori produttori di
componenti passivi, che nella
maggior parte dei casi hanno
strutture di vendita molto snelle
a fronte di un portafoglio pro-
dotti che vedono ancora nel
commodity una parte consisten-
te del fatturato. Ultimo fattore
da tenere in considerazione è
il probabile aumento dei prezzi,
non tanto legato alla domanda,
quanto al cambio Yen – Dollaro,
che porterà nel corso dell’anno
a un incremento dei prezzi le-
gato alle politiche monetarie in
corso di adozione da parte dei
paesi esportatori. Proprio per
queste ragioni è auspicabile una
modesta ripresa, in parte legata
a un rimbalzo tecnico da parte
del mercato, e in parte trainata
da chi sarà capace di innovarsi
proponendo nuovi prodotti. In
questo scenario,
, da sempre pioniera nell’in-
vestire in nuovi settori, già da
qualche anno ha creato divisioni
dedicate a classi di prodotto e
settori di mercato ben precisi. I
risultati ottenuti confermano la
bontà delle scelte fatte a suo
tempo dedicando risorse alta-
mente specializzate sui mercati
verticali del power, del lighting,
dell’RF&wireless e sui prodotti
(Smartphones, Audio, Ta-
blets…), Internet of Things
(IoT), Wearable e Wellness
sono in crescita dal punto
di vista delle attività di ri-
cerca e di sviluppo di nuovi
progetti. Per fare qualche
esempio, nello scenario IoT
si prevede l’utilizzo di sen-
sori e attuatori, basati su
microcontrollori, nell’ambi-
to domestico, che daranno
la possibilità di monitorare
e controllare l’ambiente, i
consumi, e la sicurezza,
utilizzando direttamente lo
smartphone che abbiamo
in tasca.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Il vantaggio di aver ini-
ziato per primi lo sviluppo
di prodotti basati su ARM
Cortex-M e alcuni ingre-
dienti tecnologici che ci
consentono di primeggia-
re a livello prestazionale.
Inoltre ad oggi indirizziamo
una famiglia consolidata di
più di 500 prodotti, pin-to-
pin compatibili a parità di
package, che consente di
semplificare lo sviluppo dei
progetti potendo facilmen-
te cambiare dispositivo, con
più o meno memoria, più
o meno performante, più o
meno costoso, in maniera
quasi trasparente dal punto
di vista sia hardware che
firmware e software.
D:
Pur non avendo la sfe-
ra di cristallo, quali sono le
previsioni sul lungo termi-
ne?
R:
Come già accennato, i
nostri clienti stanno svilup-
pando interessanti applica-
zioni che necessitano sem-
pre più di un microcontrollo-
re ed il mercato accenna ad
una ripresa, quindi possia-
mo essere fiduciosi. Presto
si affacceranno sul mercato
nuovi core che alimenteran-
no il fuoco dello sviluppo e
della ricerca.
P
arola
alle
A
ziende
micro - Passivi
M
ai come in questi ultimi 2/3
anni si è vista una così scar-
sa propensione al rischio, non
tanto quello d’impresa, quanto
nell’investire su nuove tecnolo-
gie e prodotti innovativi. Al con-
trario, la tendenza dei clienti è
stata quella di rivedere i propri
prodotti nell’ottica del risparmio.
Si è però arrivati a un punto
morto, per cui è necessario che
i clienti tornino a essere creativi
come un tempo, perché il mer-
cato ci insegna che c’è sempre
qualcuno in grado di abbassare
i costi; al contrario, non tutti so-
no in grado di fare innovazione,
e chi saprà lavorare in quest’ot-
tica sarà premiato nel medio
e lungo termine. A dare un ul-
teriore contributo alla crescita
della distribuzione nel mondo
PIE: una risorsa dedicata
per il mondo dei passivi (e non solo)
La situazione del mercato italiano è più che mai incerta. Il mercato dell’elettronica, che per sua
natura dovrebbe essere in continua evoluzione, vede il nostro Paese in leggera controtendenza
V
ittorio
B
ernini
Vittorio
Bernini,
business
development
manager,
PIE di Future
Electronics
R:
Accurata pianificazione
delle scorte di magazzino e
pieno supporto alla clientela
per ridurre il time to market
e annullare i disagi derivanti
dall’allungamento dei tempi di
consegna.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di
ricerca e sviluppo, in risor-
se umane…)?
R:
Ottimizzazione della pre-
senza sul mercato e raffor-
zamento dell’organico nelle
aree più attive.
D:
Quali sono i settori ap-
plicativi più promettenti?
R:
Internet of things, Ligh-
ting, AMR gas e acqua,
termocontabilizzazione.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Struttura snella e dina-
mica, distribuzione dei ruoli
equilibrata e ottimo rapporto
con i clienti.
D:
Pur non avendo la sfe-
ra di cristallo, quali so-
no le previsioni sul lungo
termine?
R:
Alternanza di momenti
positivi e negativi con una
chiusura positiva dell’eser-
cizio 2014.
D:
Qual è la vostra opinio-
ne riguardo l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento…)?
R:
Il mercato è in crescita so-
prattutto per quanto riguarda le
applicazioni nella sensoristica e
i SoC provvisti di radiofrequen-
za. Crescita, seppur meno im-
portante, per i dispositivi a 8 bit.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vostra
società sul breve/medio perio-
do per soddisfare al meglio le
richieste di questo mercato?
Kevin Schurter
Intervista a Vittorio Calzolari, product manager
A
cura
della
redazione
Vittorio
Calzolari
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