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EON
ews
n.
572
-
febbraio
2014
20
grazie anche a una logistica
avanzata ed eccellente quale
quella di Future, sta poco per
volta creando anche in Italia
una vera e propria cultura del
costo, che si discosta molto dal
concetto di prezzo del singolo
componente a cui molti clienti
erano abituati. Questo modo
di approcciare il mercato è da
sempre nelle strategie di bu-
siness di Future Electronics e
sarà vincente nei prossimi anni
soprattutto per quanto riguarda
il mondo dei passivi. Il passo
successivo sarà quello di fare
da vero e proprio R&D per i
clienti, e anche in questo Futu-
re Electronics è già pronta ad
affrontare il mercato. Il cliente
che si affida a Future può già
da qualche anno scegliere di
farsi sviluppare il progetto par-
tendo da un’idea, per poi otte-
nere una soluzione completa,
comprensiva anche della parte
di connessione a cablaggi fatti
e forniti direttamente da Future
su disegno del cliente. Un ulti-
mo sguardo va rivolto al mondo
dell’e_commerce e del web in
generale. Tanti giovani proget-
tisti hanno imparato fin dall’u-
niversità a sfruttare Internet nel
migliore dei modi, creando pe-
rò una sorta di indipendenza
da parte degli R&D, Anche in
questo caso è necessario ca-
pire questa esigenza e studiare
metodi di collaborazione e ser-
vizi in grado di arrivare ai clienti
attraverso questi canali.
che noi chiamiamo PIE (passi-
vi, inteconnectors & e_mech).
In un modello organizzativo co-
me il nostro, è di fondamentale
importanza la coesione tra le
varie strutture interne attraverso
un modello di comunicazione e
condivisione a 360° di ciò che
avviene sul mercato, presso i
clienti e presso i fornitori. Uno
dei limiti del mondo dei prodotti
passivi è sempre stato quello di
arrivare in “ritardo” sui progetti
in fase di concept, che partono
notoriamente dalla parte a se-
miconduttore. Questa collabora-
zione interna e la volontà di tutti
di lavorare in un modello verti-
calizzato di reference design, ha
portato i nostri clienti a chiederci
supporto durante la scelta dei
prodotti PIE ad alto valore ag-
giunto che, una volta inseriti in
un progetto, permettono di ven-
dere anche il commodity, che
diventa quindi parte integrante
di un lavoro ben più importante
e riconosciuto dai clienti. Un al-
tro fattore in grado di distinguer-
ci è lo spirito internazionale con
cui siamo in grado di cooperare
e guardare al mercato, permet-
tendoci di replicare modelli di
successo da un Paese all’al-
tro, e di ispirare i nostri clienti a
lavorare in settori e prodotti a
loro poco conosciuti. La com-
prensione da parte dei clienti di
questo modello di business e
la fiducia che ci stanno dando
P
arola
alle
A
ziende
Passivi
nelle applicazioni con collega-
mento DC.
Il settore aerospaziale e della
difesa, che richiede
elevata affidabilità, è
un altro segmento for-
te, in cui gli A380 e i
Boeing 747 vengono
dotati di un numero
crescente di funziona-
lità elettroniche, con la
conseguente richiesta
di componenti passivi
più specifici e performanti. An-
che per questo settore abbia-
mo appena nominato un nuo-
vo direttore, Lee Thompson.
Lee ha acquisito una vasta
esperienza in questo ambito,
avendo ricoperto per molti anni
una posizione analoga in AVX.
Inoltre, TTI ha investito in risor-
se tecniche supplementari a
livello regionale per supportare
una più intensa attività di pro-
gettazione, in quanto i nostri
fornitori considerano sempre
più importante l’offerta di nuovi
prodotti alla base di clienti.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
L’alimentazione, in genera-
le, sta assumendo un’impor-
tanza crescente. In risposta a
questo fenomeno, lo scorso
anno TTI ha fondato un’azien-
da specificamente dedicata al
power management,
partendo con l’acqui-
sizione di Campbell
Collins, specialista
della distribuzione
dell’energia, che ha
concretamente raffor-
zato la nostra espe-
rienza in questo cam-
po. Ora offriamo una
gamma completa di prodotti
di aziende come Ericsson e
Murata Power Solutions.
Per quanto riguarda i compo-
nenti passivi, le applicazioni di
potenza richiedono induttori e
condensatori più potenti con
basso ESR. Stiamo inoltre as-
sistendo alla richiesta di com-
ponenti passivi “non commo-
dity”, quali i dispositivi di pro-
tezione dei circuiti di produttori
come Bourns, Littelfuse, AVX
ed EPCOS e di condensatori
polimerici Panasonic.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
TTI è un distributore “spe-
D:
Qual è la vostra opinio-
ne riguardo l’andamento
del mercato (rallentamento,
crescita, forte incremen-
to…)?
R:
Il mercato dei componen-
ti passivi è fermo da tempo
e i clienti sono abituati alla
disponibilità di magazzino.
La situazione sta lentamen-
te cambiando con lead time
per alcuni prodotti. Per esem-
pio, alcune reti di resistenze
hanno oggi lead time di 10-12
settimane, gli MLCC di 12-14
settimane e i prodotti ad alta
resistenza di 18 settimane.
L’impegno di
TTI
di tenere a
magazzino ampie scorte dei
prodotti in franchising rimane
un elemento fondamentale
del nostro business. Tuttavia,
invitiamo i clienti a collabora-
re con noi e condividiamo i
loro piani previsionali di pro-
duzione per poter soddisfare
sempre qualsiasi esigenza.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato? In che modo sta-
te implementando queste
strategie (stipula di accordi/
collaborazioni, nuove acqui-
sizioni, investimento in atti-
vità di ricerca e sviluppo, in
risorse umane…)?
R:
Le esigenze sono diver-
se a seconda del settore di
mercato e variano in termini di
prestazioni e tempo. A questo
scopo TTI ha creato divisioni
aziendali diversificate per con-
centrarsi sui mercati chiave.
I trasporti sono un esempio.
Questo settore sta registran-
do una forte crescita e recen-
temente abbiamo nominato
Dermot Byrne quale respon-
sabile delle attività in Europa.
La diffusione dei veicoli elettrici
e ibridi è alla base dello svi-
luppo di resistenze ad alta po-
tenza da parte di fornitori quali
EPCOS, AVX, Vishay e Kemet
TTI
Intervista a Felix Corbett, direttore,
componenti passivi, marketing fornitori
A
cura
della
redazione
continua a pag.22
Felix Corbett
segue da pag.19
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