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uello delle logiche program-
mabili, e in particolare delle
FPGA, è un segmento con
un’incidenza poco più che
marginale sul fatturato globale
del mercato dei semicondut-
tori . Nel 2012, su un merca-
to complessivo di quasi 300
miliardi di dollari dominato
dalle vendite di microproces-
sori e memorie, le FPGA so-
no state responsabili di meno
dell’1,7% del fatturato (5,08
miliardi di dollari, secondo le
ultime stime di
)
.
e
Xi-
,
i due principali attori che
si spartiscono i quattro quin-
ti del fatturato in quest’arena,
non compaiono nemmeno tra
i primi dieci fornitori di circuiti
integrati.
Con le ultime generazioni di
FPGA messe in cantiere da
Altera e Xilinx, la lotta per la
supremazia sul mercato si è
spostata dai designer ai pesi
massimi in termini di fonderie,
in particolare
(Taiwan
Semiconductor Manufacturing
Company) e
. Il colosso
di Santa Clara è infatti en-
trato di peso nell’arena delle
FPGA con un accordo stilato
lo scorso giugno per la produ-
zione di logiche programmabili
di Altera (per la precisione i
chip della famiglia Stratix 10
che integreranno quattro core
ARM
Cortex A53 a 64 bit) con
la tecnologia Tri-gate a 14 nm.
Oltre che ad Altera, Intel ha
aperto le porte anche ad altri
due attori ‘minori’ nel campo
delle logiche programmabili:
e
.
Paiono es-
sere state escluse per ragio-
ni contrattuali invece
, che ha recen-
temente stretto nuovi accordi
con
UMC
,
e Xilinx che conti-
nuerà a condividere i servizi
di TSMC con l’eterno rivale Al-
tera. In questo intreccio di ac-
cordi non esclusivi si trovano
aziende che utilizzano diverse
fonderie e diversi processi per
diverse famiglie di prodotto: Al-
tera, ad esempio, continuerà
a servirsi di TSMC per i suoi
prodotti a 22 e 28 nm, mentre
Xilinx punterà sulla fonderia
taiwanese per realizzare porte
con la tecnologia FinFet a 16
nm. Gli equilibri nel mercato
delle logiche programmabili si
spostano così dai designer al-
le fonderie: così come Altera
e Xilinx competono affiancati
per aggiudicarsi il primo po-
sto nel circoscritto mondo delle
FPGA, anche Intel e TSMC si
trovano a combattere quasi ad
armi pari nel più vasto univer-
so dei produttori di circuiti in-
tegrati. Nel suo Report McCle-
an,
ha rilevato che,
usando opportune metriche
(un fattore correttivo definito
‘valore finale di mercato’ che
tiene conto dell’impatto effet-
tivo sul fatturato globale degli
IC dei prodotti commissiona-
ti da aziende fabless), TSMC
avrebbe per la prima volta pre-
so il posto di Intel come primo
produttore di circuiti integrati.
Quello che non viene però
messo in discussione è il van-
taggio competitivo della fon-
deria americana: secondo al-
cuni analisti la tecnologia pro-
duttiva di Intel equivale a un
vantaggio di almeno tre anni
su tutta la concorrenza. Avere
uno, talvolta anche due, no-
di di vantaggio significa poter
compensare la relativa inef-
ficienza dell’architettura x86
rispetto alla più agile archi-
tettura ARM che attualmen-
te regna sovrana nel mondo
mobile. Può pertanto sorpren-
dere vedere Intel fabbricare
processori ARM a 64 bit, ma
quella che sembra un’inedita
mossa controproducente non
è né inedita, né palesemen-
te controproducente. In primo
luogo perché in passato Intel
ha realizzato, pur se per un
breve periodo alla fine degli
anni ‘90, i processori Stron-
gARM che ereditavano da
DEC l’architettura ARM. E poi
perché il business di Intel non
viene minimamente intaccato
da FPGA in cui i core ARM
giocano un ruolo secondario,
ben diverso da quello di una
CPU per tablet o smartphone.
Al contrario, Intel pare avere
solo da guadagnare in termini
di ottimizzazione della capaci-
tà produttiva, specie con il calo
sostanzioso del mercato dei
PC (-10,1% quest’anno secon-
do le ultime stime di
IDC
), e di
accaparramento di commesse
che sarebbero altrimenti an-
date a fonderie concorrenti. E,
chissà, forse anche in termini
di know-how se in un ipotetico
– improbabile? – futuro deci-
desse di fabbricare centina-
ia di milioni di SoC a basso
profitto per conto di quello che
oggi è il suo principale concor-
rente e dominatore nel mondo
mobile.
EON
ews
n.
570
-
dicembre
2013
3
M
assimo
G
iussani
T
erza
P
agina
I recenti accordi siglati dai due principali
fornitori di logiche programmabili hanno
spostato l’asse del confronto FPGA
FPGA:
Intel ritrova ARM
L’apparentemente
incolmabile
vantaggio
tecnologico
di Intel (Fonte:
Altera)
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