TECH INSIGHT
AUTOMOTIVE
sotto il cofano della macchina
è un’immagine che appartiene
al passato. Gli odierni centri
di assistenza impiegano inge-
gneri qualificati oltre a gruppi
di tecnici elettronici con espe-
rienza nel campo dell’elabora-
zione per eseguire routine di
diagnostica.
Le auto moderne utilizzano si-
stemi diagnostici che si inter-
facciano con i computer del
servizio di assistenza al fine di
rilevare sia problemi esistenti
sia problemi che potenzial-
mente potrebbero verificarsi
in futuro. Sebbene essi risulti-
no utili per la diagnosi iniziale,
spesso è necessario un mag-
gior numero di operazioni di
rilevamento. Per svolgere tale
compito, i tecnici devono far riferimento ai manuali di diagnosi, che possono essere disponibili on-line o sotto
forma di voluminosi documenti stampati.
Questi manuali, redatti da team composti da un gran numero di persone che si occupano della documentazione,
sono specifici per ogni tipo di vettura e le sue varie versioni. La creazione di questi documenti è un processo
lento e soggetto ad errori che spesso porta alla redazione di manuali di diagnosi a volte anche molto ingom-
branti e poco maneggevoli che devono essere consultati dai tecnici per rintracciare possibili problemi. I nuovi
manuali on-line rappresentano un passo in avanti, anche se si tratta di documenti di natura statica che non
possono mantenere il passo con l’evoluzione della tecnologia utilizzata in campo automobilistico.
Un approccio innovativo
Una nuova tecnologia, che deriva dal mondo dell’automazione della progettazione elettronica (EDA) utilizzata
nel settore dei semiconduttori, permette di utilizzare un approccio più efficace rispetto a quello consentito dai
classici manuali. Per comprendere in modo semplice il concetto alla base di questa tecnologia, si pensi al modo
in cui si utilizzano i programmi delle mappe utilizzando il GPS su dispositivi mobili e on-line per individuare un
percorso o conoscere la propria posizione.
Fig. 1 – Un moderno veicolo integra un gran numero di componenti elettronici
(Fonte: Vehicular Electronics Laboratory, Clemson University)