POWER
DC-DC CONVERTER
28
- ELETTRONICA OGGI 465 - OTTOBRE 2017
N
ella realizzazione di data center di grandi dimen-
sioni, reti mobili a elevate prestazioni e altre infra-
strutture nelle quali sono concentrate numerose
risorse di calcolo uno dei problemi di maggiore entità è la
gestione del calore dissipato. Nel caso di sistemi di dimen-
sioni inferiori, come ad esempio le stazioni base dei cellula-
ri, la gestione del calore dissipato prevede l’uso di ventole
e complessi dissipatori di calore. I data center di grandi
dimensioni devono affrontare un duplice costo: acquistare
energia sotto forma di elettricità
per alimentare i loro sistemi e ac-
quistare un “surplus” di energia
per smaltire il calore prodotto
dalle operazioni di elaborazio-
ne. La gestione delle strategie di
raffreddamento per i data center
può risultare così complessa che
Google ha recentemente utilizza-
to algoritmi di apprendimento au-
tomatico (machine learning) per
uno dei suoi sistemi di raffred-
damento dei data center, che ha
permesso di migliorare l’efficien-
za in misura pari al 40%. Il pro-
blema collegato alla dissipazione
del calore prodotto da sistemi
elettronici tenderà sicuramente a divenire via via più com-
plesso. Nel momento in cui le tensioni di funzionamento dei
circuiti integrati sono passate dai tradizionali 5V agli 1,8V
(o a valori ancora inferiori) richiesti dai core chip più ve-
loci (come processori e FPGA) – riduzione necessaria per
realizzare dispositivi caratterizzati da una maggiore densità
logica e da una più elevata velocità di commutazione – il
consumo di corrente è aumentato. Ciò ha comportato un in-
cremento del riscaldamento dei circuiti integrati, oltre a un
maggiore riscaldamento di natura resistiva in sistemi come
appunto i convertitori DC-DC che alimentano la maggior
parte di queste risorse di elaborazione.
Per la distribuzione della poten-
za, i sistemi di grandi dimensio-
ni adottano in misura sempre
maggiore bus a 24 o 48 VDC, ri-
correndo a convertitori DC-DC
locali per fornire le tensioni di
alimentazione richieste ovunque
sia necessario. Al diminuire delle
tensioni di funzionamento, que-
sti convertitori devono essere in
grado di gestire rapporti di ridu-
zione (step-down) sempre mag-
giori, con conseguente riduzione
dell’efficienza di conversione e
aumento del carico termico.
Nei sistemi di dimensioni più ri-
dotte, l’utilizzo di ventole a velo-
cità variabile può rappresentare un metodo molto efficiente
per il raffreddamento dell’elettronica presente a bordo. In
ogni caso non bisogna dimenticare che le ventole generano
Convertitori
DC-DC operanti
a elevate temperature:
criteri di progetto
Ann-Marie Bayliss
Product marketing manager
Murata Power Solutions
Una conoscenza approfondita dei componenti
utilizzati contribuisce ad aumentare
affidabilità e durata operativa dei convertitori
DC-DC presenti in infrastrutture dove sono
concentrate numerose risorse di calcolo
Esempio di convertitore DC-DC che utilizza condensatori
con dielettrico X7R per il funzionamento a temperatura
elevate utilizzato in applicazioni automotive che richie-
dono un’elevata affidabilità