Table of Contents Table of Contents
Previous Page  32 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 32 / 86 Next Page
Page Background

TECH-FOCUS

MCU

32

- ELETTRONICA OGGI 465 - OTTOBRE 2017

Lucio Pellizzari

Nelle applicazioni IoT crescono le funzionalità impegnative

nelle quali i microcontrollori a 8 bit non bastano più

e perciò cresce l’offerta di MCU a 16 o 32 bit progettate per garantire

i ridotti consumi indispensabili per collegare in rete gli “oggetti”

MCUABASSOCONSUMO

EDELEVATEPRESTAZIONI

om’era prevedibile, sta lentamente scen-

dendo il prezzo dei microcontrollori a 32

bit e ciò può aumentarne la diffusione nei

prodotti per IoT a scapito degli 8 bit. D’altra

parte, oggi per scegliere un microcontrollore

non si guarda di certo se sta al passo con la

legge di Moore ma si valutano quelle caratteri-

stiche che soddisfano la domanda applicativa

del mercato, che sono l’efficienza energetica, la

sicurezza dati, il costo e la

disponibilità di un’ampia

comunità di sviluppatori

cui appoggiarsi. Inoltre,

gran parte del rinnovato

successo dei microcon-

trollori è legato al loro cre-

scente utilizzo nei sistemi

di connessione che ne

moltiplicano le possibili-

tà d’utilizzo rispetto agli

usi convenzionali per il

comando dei sistemi elet-

tronici industriali, auto-

motive o consumer. La

connettività è diventata

un importante terreno di

conquista per i microcon-

trollori ed è quindi chiaro

che IoT ne rappresenti un

campo applicativo di sicuro successo, a patto

di rispettare il fondamentale requisito del con-

sumo ultra basso. In effetti, è per questo motivo

che nelle reti IoT wireless sono finora prefe-

rite le MCU a 8 bit, ma la crescita di ulteriori

requisiti come ad esempio la cybersecurity o la

gestione dei Big Data ha gradualmente indotto

i costruttori a utilizzare in maggior misura le

architetture più sofisticate a 16 e a 32 bit. Senza

contare che nelle applicazioni IoT possiamo

trovare parecchie funzionalità analogiche da

governare con motori di controllo interni alla

MCU e auspicabilmente quasi del tutto auto-

nomi rispetto al core principale, il che non è

sempre possibile con gli 8 bit. La possibilità di

eseguire istruzioni multi-

ple e la maggior velocità

di accesso alla memoria

sono due vantaggi che

possono spingere a pre-

ferire i 32 bit nelle reti IoT

dove ci sono trasferimenti

dati massicci e un utilizzo

delle comunicazioni più

impegnativo rispetto alle

funzioni di controllo.

Core sotto soglia

Fujitsu Electronics Euro-

pe

(FEEU) ha presentato

sul mercato europeo la

nuova Apollo 2 Platform

della famiglia Ambiq

Micro, descrivendo que-

sti microcontrollori a

32 bit come ideali per le applicazioni IoT,

grazie alla tecnologia Subthreshold Power

Optimized Technology (SPOT) che consente

di abbassare la tensione interna dei circuiti

logici a 0,5V e perciò limitare i consumi a 10

µA/MHz permettendo in media di raddoppiare

C

Fig. 1 – Consumano 10 μA/MHz i nuovi microcontrol-

lori Apollo 2 della famiglia Ambiq Micro che Fujitsu

propone con core ARM Cortex M4F a 32 bit in packa-

ge da 2,5x2,5 o 4,5x4,5 mm per le applicazioni IoT