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POWER

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- ELETTRONICA OGGI 460 - MARZO 2017

(sempre con rapporto fisso di conversione), PRM, rego-

latore da utilizzare in architetture di tipo FPA (Factorized

Power Architecture) che potrebbe alimentare un VTM

per generare tensioni PoL e DCM, un convertitore DC-

DC regolato e isolato. Si tratta di esempi di blocchi fun-

zionali, regolati e non regolati, isolati e non isolati, che

possono essere assemblati in un numero di combina-

zioni virtualmente senza limiti. Per i progettisti, dunque,

il problema è la scelta della soluzione ottimale per lo

sviluppo del sistema di alimentazione, vista la quantità

di opzioni complete tra cui scegliere.

In passato, le scelte di progettazione erano spesso vin-

colate dalle prestazioni dei dispositivi e dall’adozione di

pratiche comunemente adottate. Per esempio, termina-

le di distribuzione a 48V era spesso una caratteristica

standard in uno schema di distribuzione della potenza.

Tuttavia, con l’avvento dei convertitori buck delle ulti-

me generazioni, si avrebbe un netto calo in termini di

efficienza di conversione in presenza di un rapporto di

conversione elevato (ad esempio da un 48V a un valore

di tensione a cifra singola). In presenza di schede PCB

che necessitano di alimentazioni un numero sempre

maggiori di terminali che richiedono tensioni di 1V o in-

feriori, sarebbe preferibile poter disporre di un valore di

tensione intermedio, ad esempio 12V.

Il costo dell’ottimizzazione

Con i componenti di potenza Vicor, la conversione da

una tensione da 48V a un valore richiesto da un re-

golatore PoL non solo è possibile, ma può rappresen-

tare l’opzione migliore nel momento in cui è possibile

eliminare le perdite associate alla generazione di un

bus intermedio. Non è necessario un grande sforzo di

immaginazione per osservare che “l’universo” di solu-

zioni flessibili si è allargato notevolmente. È divenuto

un problema di ottimizzazione, visto il gran numero di

opzioni possibili.

Per ottenere un’efficienza ottimale, i progettisti

non hanno avuto altre scelta che tornare alla

consultazione dei data sheet. Ogni data she-

et presenta, pagina dopo pagina, grafici che

mostrano parametri operativi e prestazioni di

quel particolare dispositivo. Dopo aver scelto

la topologia adatta per il sistema di potenza, il

progettista deve operare su di essa: stabilire il

punto di funzionamento di ogni modulo, con-

trollare la loro efficienza e perdite di conversio-

ne, eseguire somme e annotazioni con carta e

penna (o foglio elettronico), quindi ripetere tut-

te queste operazioni per ogni configurazione

alternativa che sembri un’opzione realistica.

Se la potenza in standby fosse un elemento da prende-

re in considerazione, si dovrà ripetere il processo uti-

lizzando i valori di potenza a riposo di ogni blocco. La

possibilità di posizionare le funzioni fondamentali della

conversione di potenza in modo flessibile nella catena

di conversione offre un ulteriore grado di libertà. In una

certa misura, e in considerazione del fatto che alcune

perdite /dissipazioni termiche sono inevitabili, i proget-

tisti possono configurare la topologia di alimentazione

in modo che le perdite risultino concentrate nel punto

in cui siano più facili da gestire.

Una volta completato questo lavoro, il progettista avrà

comunque preso in considerazione solamente gli aspet-

ti legati all’efficienza e alle perdite. Ma vi potrebbero es-

sere altri vincoli, non ultimi il costo. Configurazioni equi-

valenti che risultino conformi alle specifiche per quanto

concerne le prestazioni in termini elettrici possono

differire, e di molto, in termini di BOM. Un altro aspetto

della progettazione di alimentatori, fortemente cambia-

to nel corso di molte generazioni, è che l’alimentatore

deve essere posizionato nello spazio rimasto libero nel

cabinet o rack, una volta ultimato il posizionamento di

tutti gli altri componenti. Di conseguenza, il footprint

(ovvero l’ingombro) fisico può divenire un aspetto cri-

tico; non solo quello dei blocchi principali (conversio-

ne AC-DC off line), ma anche quello dei regolatori PoL

point-of-load ed ogni dispositivo passivo distribuito nel-

la scheda PCB.

Progettare sistemi di potenza: un approccio migliore

In un contesto come quello appena descritto Vicor ha

deciso di sviluppare il software online Power System

Designer (Fig. 2), esplicitamente ideato per consentire

a un progettista di creare un sistema di alimentazione in

pochi minuti. Power System Designer è un tool di facile

utilizzo che accetta ingressi di tipo parametrico basato

sulla Power Component Design Methodology di Vicor

Fig. 2 – Power System Designer è un tool online di Vicor che semplifica la proget-

tazione di alimentatori