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EDA/SW/T&M

SIGNAL INTEGRITY

gazione che viene visto dall’analisi TDR dalla stessa

posizione.

Questo è solo uno sguardo ad alto livello che illustra la

potenza dell’analisi nel dominio del tempo. Per diven-

tare esperti nella lettura delle tracce TDR/TDT e delle

perdite in funzione della frequenza, alcune semplici

simulazioni possono essere d’aiuto. Due tipi fonda-

mentali di discontinuità dell’impedenza che si incon-

trano in un canale sono la variazione dell’impedenza

in serie e la variazione in corrispondenza di uno

stub

che si dirama dal cammino di trasmissione. La simula-

zione delle discontinuità dell’impedenza in serie (Fig.

2) da un tempo di salita più corto del segnale a un tem-

po molto più lungo mostra due risposte molto diverse

nel dominio del tempo e della frequenza. Quando la

lunghezza delle discontinuità diventa molto inferiore

rispetto al tempo di salita del segnale, la riflessione

diventa sempre più piccola e sempre più segnale la

attraversa. Per lunghezze più elevate, la doppia rifles-

sione ad entrambe le discontinuità dell’impedenza in

serie dà luogo ad un’onda che viaggia in avanti ritar-

data nel tempo, che si aggiunge al segnale in direzio-

ne del ricevitore. Ciò causa un’ondulazione (

rippling

)

nell’ampiezza del segnale

in funzione della frequen-

za. Queste ondulazioni

si trovano alle frequenze

corrispondenti delle onde

che viaggiano sfasate di

180° e quindi si sommano

ad esse con interferenza

costruttiva.

Osservando ora un risuo-

natore a

stub

(Fig. 3), ci si

rende conto che il compor-

tamento è simile. Quando

lo

stub

è molto più corto

rispetto al tempo di salita,

la riflessione si riduce e

una parte maggiore del se-

gnale riesce a raggiungere

il ricevitore. Quando lo

stub

è molto più lungo del tempo

di salita, si possono verifica-

re perdite significative con

una riflessione del 100%

all’estremità dello

stub

, che

ritornano sommandosi in

modo “distruttivo” con l’on-

da in propagazione in avanti.

La simulazione rende sem-

plice creare una disconti-

nuità di impedenza in serie

e con

stub

con la stessa

capacità e variazione di im-

pedenza, per confrontare il comportamento di queste

due strutture nel dominio del tempo e della frequenza.

Non è solamente il picco della traccia TDR che impor-

ta, ma anche la più nascosta informazione ricavabile

dalla doppia riflessione che si verifica successiva-

mente nel tempo. Con queste due semplici simulazio-

ni, un esperto di integrità dei segnali può ora osser-

vare il diagramma a occhio del segnale al ricevitore,

una misura della risposta in frequenza ottenuta con

un analizzatore di reti vettoriale (VNA), o persino una

traccia TDR/TDT, e comprendere se il problema da

studiare sia legato ad una discontinuità di impedenza

in serie o con

stub

.

Utilizzo della riflettometria TDR per identificare le

sorgenti di interferenza EMI nei collegamenti seriali

ad alta velocità

L’informazione spaziale offerta dalle tracce TDR/TDT

può anche essere sfruttata per comprendere le pro-

blematiche di interferenza elettromagnetica (EMI) de-

rivanti dal canale fisico. Sebbene possano esserci mol-

teplicosi sorgenti potenziali di disturbi EMI nei circuiti

seriali digitali ad alta velocità, la più comune causa di

Fig. 2 – Discontinuità dell’impedenza in serie

Fig. 3 – Discontinuità dell’impedenza con stub

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- ELETTRONICA OGGI 458 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016