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- ELETTRONICA OGGI 458 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

EDA/SW/T&M

FUEL CELL TEST

L

e celle a combustibile sono cresciute di importan-

za soprattutto grazie alla semplicità del loro prin-

cipio di funzionamento, che consente di ottenere

energia elettrica stabilizzata attraverso una reazione

elettrochimica fra l’idrogeno e l’ossigeno, con elevata

efficienza e senza rilascio di residui inquinanti. La ver-

satilità di impiego ne fa la scelta vincente per un’ampia

gamma di applicazioni dall’alimentazione degli appa-

recchi consumer portatili alla trazione delle automobili

elettriche o ibride, fino alla generazione di energia nelle

grandi centrali. Inoltre, per la messa a punto bastano po-

chi semplici test alla portata di tutti.

Elettricità semplice

Ci sono svariate versioni di Fuel

Cell che, in pratica, cercano tutte

di adattare la reazione base defi-

nita per l’idrogeno molecolare 2H

2

+ O

2

= 2H

2

0 (+ 4e - ) in funzione del

composto che si decide di usare al

suo posto, come l’idrogeno atomi-

co, gli idruri metallici, il metanolo

o l’acido formico che hanno il van-

taggio di essere molto meno peri-

colosi e per tal motivo semplifica-

no l’ingegnerizzazione delle pile e

ne diminuiscono i costi. L’idrogeno

molecolare può essere ottenu-

to, ad esempio, dal metano con il

processo CH

4

+ H

2

O = CO +3H

2

oppure dal monossido di carbonio

con la CO + H

2

O = CO

2

+ H

2

ma

sono allo studio molte altre tecno-

logie. Indipendentemente dalla reazione elettrochimica e

dalla tecnologia costruttiva le Fuel Cell devono comunque

soddisfare alcuni requisiti elettrici indispensabili per ga-

rantire stabilità alle prestazioni. Considerando che l’effi-

cienza di queste pile supera il 60%, ma può agevolmente

arrivare all’80% o più, si capisce che i test per determinare

l’impedenza delle celle diventano importanti per ottimiz-

zarne il punto di lavoro e quantificarne le perdite interne

e il rendimento. L’impedenza interna di una cella a com-

bustibile è composta in modo prevalente dalla resistenza

intrinseca dei materiali costruttivi e poi dall’impedenza

introdotta nell’elettrolita dalla reazione elettrochimica che

genera l’energia. La prima dipende essenzialmente dalle

caratteristiche fisiche della membrana e degli elettrodi

(MEA, Membrane Electrode Assembly) e dalle condizio-

ni di temperatura e umidità in cui si trovano ma è quasi

tutta confinata fra la membrana e il catodo dove avviene

la ricombinazione dell’idrogeno con l’ossigeno per for-

mare l’acqua residua mentre si può trascurare dalla parte

dell’anodo dove gli atomi di idrogeno si separano dai loro

elettroni. La seconda componente di

impedenza è determinata dalle con-

dizioni di polarizzazione in cui si tro-

va l’elettrolita e dipende dal modo in

cui avviene la reazione elettrochimi-

ca, ma è generalmente inferiore alla

prima. Il circuito equivalente di una

cella in termini di impedenza è per-

tanto composto da una Rm predomi-

nante in serie con una Re alla quale

però va in parallelo una capacità Ce

che tiene conto dell’inerzia che ha la

reazione elettrochimica nella cella ad

adattarsi alle condizioni di carico e

può anche parzialmente dipendere

dalla Rm. In sintesi, si definisce Equi-

valent Series Resistance la ESR =

Rm+Re Ce.

Test economici e rapidi

I due metodi di test più diffusi sono il “Current Inter-

rupt” (CI), noto anche come “Step Responce”, e la “Elec-

trochemical Impedance Spectroscopy” (EIS), che ha

come variante la “High Frequency Resistance” (HFR).

Il test per interruzione di corrente o risposta a gra-

dino è il più semplice, perché consiste nello stacca-

re improvvisamente il carico dalla cella e misurare

Test d’impedenza

sulle Fuel Cell

Lucio Pellizzari

Bastano pochi e semplici test per determinare

l’impedenza interna delle Fuel Cell e ottimizzarne

la configurazione per massimizzare l’efficienza della

reazione elettrochimica e il rendimento elettrico

Fig. 1 – Gli Impedance Meter Kikusui KFM2005 e

KFM2030 eseguono test EIS sulle Fuel Cell con scan-

sione fra 10 mHz e 10 kHz e risoluzione di 100 mΩ

selezionabile fino a 0,5A, 5A o 30A