ANALOG/MIXED SIGNAL
RADAR IC
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- ELETTRONICA OGGI 457 - OTTOBRE 2016
lido in silicio, tendono a dimostrare il raggiungimento
dei propri limiti, soprattutto in rapporto ai nuovi requi-
siti tecnici richiesti per i sistemi di rilevamento militari
ad alta potenza, soggetti a una continua evoluzione e
innovazione tecnologica. Ad esempio, un campo d’in-
novazione dove GaN promette forti miglioramenti è
quello dei radar AESA (active electronically scanned
array) di ultima generazione, sviluppati per accrescere
in maniera notevole l’affidabilità, la precisione, le pre-
stazioni e la flessibilità di configurazione del sistema
di rilevamento, rispetto alle soluzioni più tradizionali.
Tra queste ultime, ad esempio, i radar PESA (passive
electronically steered array), o sistemi ancora meno
evoluti, con antenne guidate meccanicamente da ser-
vomotori, soggetti a usura, e a rischi di avarie che au-
mentano al crescere dei cicli di servizio. In sostanza,
a differenza dei classici sistemi radar, l’antenna di un
sistema AESA non è più un componente passivo ma
diventa un elemento radiante, in cui la direzione del
fascio può essere controllata in modalità digitale, con
una precisione nell’ordine dei millisecondi. Nei sistemi
AESA, si parla di array attivi di antenne a schiera fa-
sata, formati da migliaia di elementi radianti alimentati
da moduli TRM (transmitter/receiver module) a stato
solido. Grazie alla capacità di controllare in
modo opportuno le fasi dei singoli ele-
menti radianti, diventa possibile creare
fronti d’onda controllabili elettronica-
mente e in grado di propagarsi in
direzioni diverse. Nei sistemi
AESA ‘full phased array’ ogni
singolo elemento radiante è
alimentato da un modulo TRM:
quindi, quando si ha a che
fare con migliaia di moduli
TRM, le dimensioni, il peso,
le prestazioni e il costo di
questi componenti diventa-
no uno dei principali vincoli di progetto che determi-
nano la fattibilità, le prestazioni, l’affidabilità, il costo
e la competitività dell’intero sistema. Proprio a que-
sto livello entra in gioco GaN. Infatti, tra le tecnologie
abilitanti per produrre moduli TRM compatti a costo
accettabile, e quindi sistemi AESA in ampi volumi, vi
sono i circuiti MMIC (microwave monolithic integrated
circuit). Quelli fabbricati con tecnologia GaAs hanno
consentito lo sviluppo di MMIC per alte frequenze: tut-
tavia, con il tempo e la continua innovazione, oggi i di-
spositivi basati su tecnologia GaN stanno dimostrando
di rendere possibili performance più elevate, e adatte
alle applicazioni nei radar militari. I continui migliora-
menti, a livello di efficienza, prestazioni, affidabilità,
costi di produzione, ottenuti nei dispositivi GaN rendo-
no quindi possibile una crescente implementazione di
questi device nei radar per la Difesa, dove si prevede
andranno gradualmente a sostituire tecnologie tradi-
zionali come quelle VED, e a ridurre le dimensioni e la
complessità dell’intero sistema.
G
A
N,
OPPORTUNITÀ
ANCHE NELLE COMUNICAZIONI SPAZIALI
Grazie alla loro elevata po-
tenza, oltre a prestarsi a
crescenti implementazioni
nei sistemi radar militari, e
ad essere ampiamente uti-
lizzati nei sistemi di illumi-
nazione LED (light emitting
diode), i semiconduttori
basati su tecnologia GaN
(Gallium Nitride), sembra-
no avere un brillante futu-
ro anche nei sistemi spa-
ziali di telecomunicazioni,
dove promettono miglio-
ramenti, da cinque a dieci
volte, nella velocità di trasferimento dati (data rate)
e nella forza dei segnali satellitari. Così scrive l’Agen-
zia spaziale europea (ESA), che ricordando come il
nitruro di gallio sia considerato il più promettente
semiconduttore dopo la scoperta del silicio - e come
funzioni meglio a tensioni e temperature molto più
elevate, rispetto al silicio o al largamente utilizzato
arseniuro di gallio (GaAs) - sottolinea anche la sua
intrinseca resistenza alle radiazioni spaziali. Identi-
ficando GaN come ‘key enabling technology’ per lo
spazio, ESA ha istituito la GaN Reliability Enhance-
ment and Technology Transfer Initiative (GREAT
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),
tesa a unire insieme istituti di ricerca di primo piano
e industrie della produzione, per avviare una cate-
na di fornitura europea indipendente, destinata a
fabbricare dispositivi GaN di alta qualità per le ap-
plicazioni spaziali. L’obiettivo è migliorare i prodotti
allo stato dell’arte e sviluppare nuove applicazioni
per i semiconduttori WBG. GREAT
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è inizialmente
focalizzato sullo sviluppo di processi di produzio-
ne compatibili con lo spazio, per la fabbricazione di
transistor di potenza a microonde basati su GaN, e
di circuiti MMIC (monolithic microwave integrated
circuit). Tali processi possono poi essere usati per
progettare e fabbricare amplificatori di potenza ad
elevate prestazioni. Altre aree applicative includo-
no il miglioramento di radar e altimetri per l’osser-
vazione della Terra, e il potenziamento delle presta-
zioni della prossima generazione di satelliti Galileo.
Fig. 2 – Un transistor GaN ad
alta potenza per applicazioni
radar in banda L
Il logo del progetto GREAT
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