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- ELETTRONICA OGGI 456 - SETTEMBRE 2016

LINEAR TECHNOLOGY

AD ALTE PRESTAZIONI

ECCELLENTI

circuiti analogici, per offrire più potenza con con-

tenitori più piccoli che diano un contributo mi-

nimo all’aumento della temperatura complessiva

di un sistema. Un regolatore di tensione POL con

maggiore densità di potenza sembra una buona

scelta: è più compatto ma fornisce più potenza.

Giudicare un POL dalla densità di potenza è da

principianti

Un regolatore POL da 40W per centimetro quadro

(o cubico) deve essere migliore di uno da 30W

per centimetro quadro. Le aziende usano la den-

sità di potenza per vendere i loro prodotti e ogni

anno i progettisti di sistemi richiedono regolatori

con densità di potenza maggiore per posizionare

i loro prossimi prodotti più veloci, compatti, silen-

ziosi ed efficienti rispetto alla concorrenza. Valori

superiori della densità di potenza dovrebbero es-

sere uno dei fattori decisivi al momento di sce-

gliere un regolatore POL “migliore”? Esaminiamo

alcuni possibili fattori.

Anzitutto, tralasciare il valore della densità di po-

tenza e studiare il datasheet del regolatore POL e

analizzare le curve di derating in funzione della

temperatura ambiente. Per un POL ben documen-

tato e caratterizzato dovrebbero essere disponi-

bili molti grafici di questo tipo, indicanti la cor-

rente di uscita per diverse tensioni d’ingresso e

di uscita nonché velocità dei flussi d’aria. Ossia, il

datasheet deve mostrare la corrente di uscita ot-

tenibile dal regolatore POL secondo le condizioni

del circuito che si sta progettando, per consentire

di valutare il regolatore in base alla corrente di

carico e alla temperatura ambiente. Il regolatore

risponde ai requisiti sulla velocità dei flussi d’aria

e sulla temperatura ambiente tipica e massima del

sistema? Tenere presente che il derating è stret-

tamente correlato alle prestazioni del dispositivo;

sia l’una sia le altre sono ugualmente importanti.

Il secondo fattore in ordine di importanza è l’effi-

cienza; non il primo, il secondo. L’efficienza da sola

è fuorviante e dà una rappresentazione impreci-

sa delle caratteristiche termiche di un regolato-

re DC/DC. È necessaria per calcolare la corrente

d’ingresso e la corrente di carico, il consumo di

potenza all’ingresso, la dissipazione di potenza,

la temperatura della giunzione e così via. Ma per

essere più utile, un valore di efficienza va studiato

insieme al derating della corrente di uscita e ai

dati termici del dispositivo e del suo package. Per

esempio, uno step-down con efficienza del 98%

è assolutamente

rimarchevole. Fa

ancora più colpo

quando vanta un

valore superiore

della densità di

potenza. Va acqui-

stato?

Un progettista ac-

corto si chiede-

rebbe qual è l’ef-

fetto della perdita

di efficienza pari al

2%. Come impatta

sulla temperatura

del package? Qual

è la temperatura

di giunzione di un regolatore dalla densità di po-

tenza ed efficienza così elevate a una temperatura

ambiente di 60 °C con un flusso d’aria di 200 LFM

(piedi lineari al minuto)? Non bisogna limitarsi

a esaminare i valori riportati a una temperatura

ambiente di 25 °C. Quali sono i valori massimo

e minimo misurati a temperature estreme di -40

°C, 85 °C o 125 °C? E se l’impedenza termica del

package fosse così elevata che la temperatura di

giunzione aumenti oltre il valore di funzionamento

in sicurezza? Sarà necessario ridurre la corren-

te di uscita di questo costoso regolatore a valori

così bassi che il costo del dispositivo non giusti-

ficherebbe più la riduzione delle prestazioni della

potenza di uscita?

L’ultimo fattore da considerare è la facilità di raffred-

damento. I valori di impedenza termica del packa-

ge dichiarati nel datasheet sono fondamentali per

simulare e calcolare l’aumento della temperatura

Fig. 2 – LTM4636 utilizza un indut-

tore impilato come dissipatore per

ottenere prestazioni termiche stra-

ordinarie con ingombro ridotto

Fig. 3 – Aumento di soli 40 °C a 40W – 12 VIN e 1 VOUT a 40A,

flusso dell’aria pari a 200 LFM