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- ELETTRONICA OGGI 456 - SETTEMBRE 2016
COVERSTORY
L’architettura di packaging 3D e
una disposizione più razionale dei
componenti risolve problemi termici
Afshin Odabaee
Business Unit Manager
µModule Power Products
Linear Technology Corporation
PER RISULTATI
REGOLATORI POL
S
enza voler assolutamen-
te mancare di rispetto alla
vasta competenza e lunga
esperienza di chi è in grado di ide-
are e progettare un elegante con-
vertitore DC/DC, spesso alla fine
non si fa fronte al calore: ultimo
paventato problema di fisica, che
deve essere risolto dall’ingegnere
incaricato di progettare il packa-
ge, considerando che spesso ha
molta più autorità per quanto ri-
guarda le prestazioni termiche di
un Point-Of-Load (POL) DC/DC.
Un tale regolatore genera calore
poiché la conversione di tensio-
ne non è mai efficiente al 100%
(finora). Inoltre, esiste il proble-
ma della temperatura che può
essere raggiunta dal contenitore
a causa della costruzione, del
layout e dell’impedenza termica
del contenitore stesso; quest’ul-
tima fa aumentare la temperatura
non solo del POL ma anche del
PCB e dei componenti circostan-
ti contribuendo inoltre alla com-
plessità della disposizione dei
componenti da dissipare.
Lo scambio termico con l’esterno quando il
package è montato su una PBA (Printed Board As-
sembly) viene attuato in due modi principali:
1.
nel caso di montaggio superficiale, il calore si pro-
paga per conduzione negli strati di rame del PCB, dif-
fondendosi dalla parte inferiore del package;
2.
il flusso di aria fredda dissipa il calore dalla
parte superiore del package, o più precisamente,
il calore viene trasferito alle molecole dell’aria,
che vanno a contatto della superficie della parte
superiore, a temperatura inferiore.
Quindi, una maggiore quantità di rame, un’area
più ampia e strati più spessi sul PCB, oltre a un
distanziamento superiore fra i
componenti situati sulla scheda
stessa nonché ventole più grandi
e con velocità di rotazione mag-
giore sono alcune buone idee di
gestione termica per mantenere
l’intero sistema, compresi i POL
DC/DC, in funzione entro limiti di
temperatura sicuri. Oltre a que-
ste buone idee, si potrebbero
adottare altri approcci per faci-
litare la gestione termica di POL
compatti ma ad alta potenza?
Sebbene inizialmente i metodi
summenzionati, o anche tutti,
abbiano un effetto notevole nel
mantenere un sistema a tempe-
rature inferiori, la loro applica-
zione potrebbe diminuire il van-
taggio competitivo di vendita di
un prodotto finale o di un siste-
ma. Il prodotto finale, per esem-
pio un router, potrebbe diventare
più grande a causa della sepa-
razione intenzionale di compo-
nenti sulla PCB, più rumoroso in
modo udibile a causa del numero
di ventole e dei flussi d’aria più
veloci all’ingresso e all’uscita di
circuiti ad alta temperatura e forse alla fine, risul-
tare inferiore in un mercato in cui le aziende com-
petono costantemente per offrire un prodotto mi-
gliore in termini di dimensioni ridotte, potenza di
calcolo, velocità di trasmissione dei dati, efficien-
za e costi di raffreddamento. I dispositivi digitali
da 28-20 nm e anche meno di 20 nm consumano
più potenza per fornire prestazioni migliori, men-
tre i produttori di apparecchiature competono fra
di loro con dispositivi innovativi più veloci, com-
patti, silenziosi ed efficienti. Alle spalle dell’entu-
siasmo suscitato dai progressi delle nuove tecno-
logie digitali, c’è anche il problema a cui si deve
far fronte con le tecnologie di alimentazione e dei
Fig. 1 – La tecnologia di packaging vertica-
le ovvero 3D per regolatori (moduli) POL a
potenza elevata innalza l’induttore che è
così esposto a un flusso d’aria, agendo da
dissipatore. Il resto del circuito CC/CC viene
assemblato sul substrato sotto l’induttore,
mantenendo piccola l’area della scheda di
circuiti e migliorando le prestazioni termi-
che del contenitore