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- ELETTRONICA OGGI 456 - SETTEMBRE 2016

L

e nanotecnologie hanno senza dubbio fatto fare

passi da gigante allo sviluppo dei sistemi micro/

nano elettromeccanici e ne hanno ampliato le possi-

bilità di utilizzo anche in applicazioni impensabili fino

a un paio d’anni fa, come nel medicale oppure nei

controlli di qualità sulla filiera alimentare. Il successo

delle sperimentazioni sulla fabbricabilità dei Mems e

dei Nems anche sui wafer da 300 mm, oltre a molti-

plicarne la competitività sul mercato rispetto ai wafer

da 200 nm, consentirebbero in più di realizzare anche

le strutture 3D o Through-Silicon-Via (TSV) che già si

fanno nei chip offrendo così ai progettisti ulteriori gra-

di di libertà per migliorare le prestazioni ottenibili. Ne

ha parlato Jean-René Lèquepeys del CEA-Leti france-

se spiegando che così si potranno integrare insieme

più Mems come già sperimentato nel centro ricerche

di Grenoble dove hanno unito un accelerometro, un

giroscopio e un magnetometro in una struttura mul-

tilivello compatta con tre assi di misura per ciascun

componente. Inoltre, ulteriori passi avanti sono stati

fatti nei processi che consentono la deposizione del-

le strutture Mems a film sottile anche a temperatura

ambiente senza bisogno di processi termici molto più

impegnativi e ciò consente di abbassare ulteriormente

i costi per la fabbricazione delle strutture complesse,

comprendenti per esempio membrane sospese o lami-

ne libere di muoversi o flettersi in più di una direzione.

Grazie a queste novità il mercato dei Mems potrà cre-

scere sensibilmente dagli 11,1 milioni di dollari fattu-

rati nel 2014, arrivando a valerne ben 20 entro il 2020,

come previsto nel report “Status of the MEMS Indust-

ry” pubblicato dagli analisti francesi di Yole Dévelop-

pement cui fanno seguito gli analisti inglesi di Techna-

vio nel report “Global Mems Inertial Sensors Market”

dove prevedono una crescita con Cagr del 14% fino

al 2019 per i sensori Mems inerziali proprio grazie alla

recente possibilità di unire più funzioni in un’unica mi-

cro o nano struttura.

La Thin-Film Microbalance

La possibilità di pesare le particelle micrometriche

è stata approfondita a Dallas dal professor Siavash

Pourkamali dell’università del Texas che nel 2011 ha

pubblicato le sue ricerche e nel contempo fondato la

società femtoScale insieme ad altri ingegneri dello

stesso ateneo e della vicina università di Denver con

cui ha collaborato e continua tutt’oggi a collaborare

per sviluppare ulteriormente questa nuova tecnologia.

In pratica la Thin-Film Microbalance, o microbilancia a

film sottile, è un risonatore Mems che permette di pe-

sare in tempo reale le masse piccole anche a livello dei

microgrammi. Il principio di funzionamento è lo stesso

di un oscillatore piezoelettrico la cui frequenza di oscil-

lazione dipende dal suo peso con la semplice legge

dove k è la rigidità del materiale e m la massa. Questo

principio si usa già per fabbricare le Quartz Crystal

Microbalance (QCM) o microbilance a cristallo di

quarzo dove l’oscillatore è un cristallo di quarzo e fun-

ziona esattamente nello stesso modo perché quando

si appoggia qualcosa sopra al cristallo se ne cambia

il peso e di conseguenza si osserva una diminuzione

della frequenza di oscillazione proporzionale alla mas-

Fig. 1 – All’European

MEMS Summit 2015 di

Milano l’annuncio del

passaggio dai wafer

di 200 mm ai wafer

di 300 mm anche per

la fabbricazione dei

MEMS che così potran-

no comprendere anche

strutture multilivello

tridimensionali

Una microbilancia Mems per pesare

i microgrammi

Lucio Pellizzari

La bilancia Mems a film sottile consente di rilevare

la presenza di particelle con diametro inferiore a

un centinaio di nanometri anche se immerse nei

liquidi o nei gas e perciò permette di realizzare

nuovi sensori di polveri ultra sottili e persino di

microrganismi

TECH INSIGHT

MEMS MICROBALANCE