Table of Contents Table of Contents
Previous Page  15 / 90 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 15 / 90 Next Page
Page Background

15

- ELETTRONICA OGGI 456 - SETTEMBRE 2016

L’analogica

ha un nuovo protagonista

EDITORIAL

Continua senza sosta l’ondata di M&A nel settore dell’elettronica. L’ultima in ordine

di tempo riguarda due big dell’analogica: Analog Devices ha acquistato la “storica”

rivale Linear Technology per un controvalore (in azioni e contanti) di 14,8 miliardi

di dollari.

“Si tratta – ha detto Vincent Roche, presidente e Ceo di Analog Devices – della mossa

giusta al momento giusto che permetterà di abbinare due offerte complementari in

grado di risolvere le problematiche dei nostri utenti all’intersezione di due mondi,

quello fisico e quello digitale”. In effetti, anche se Analog Devices e Linear Techno-

logy sono entrambe nella classifica dei top ten di settore (quarto e ottavo posto

rispettivamente), il loro portafoglio prodotti è complementare. Linear Technology, ad

esempio, è una delle aziende di riferimento nel settore del power management, seg-

mento dove la presenza di Analog Devices non è particolarmente significativa.

Le cifre parlano chiaro: la maggior parte del fatturato 2015 di Analog Devices (pari

a 2,67 miliardi di dollari) proviene dalla vendita di convertitori dati, mentre gli inte-

grati per la gestione della potenza contribuiscono in misura pari a 150-200 milioni

di dollari.

Questa fusione creerà un colosso in settori quali convertitori dati, amplificatori, cir-

cuiti di interfaccia, dispositivi a radiofrequenza e microonde, con una quota di mer-

cato combinata - relativa all’intero mondo degli integrati analogici - pari al 9%. Ciò

secondo le ultime stime di IC Insights dovrebbe portare la nuova entità al secondo

posto nella classifica dei produttori di chip analogici, capeggiata da Texas Instru-

ments con una market share del 18%.

Con questa mossa il potenziale mercato per Analog Devices passerà dagli 8 ai 14

miliardi di dollari, con prospettive decisamente interessanti in settori contraddi-

stinti da alti tassi di crescita come l’automotive, l’industriale e le infrastrutture di

comunicazione.

Filippo Fossati