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EDA/SW/T&M

TRANSFERJET

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- ELETTRONICA OGGI 454 - MAGGIO 2016

protocolli di comunicazione radio ed eseguiti

automaticamente senza ulteriori azioni esterne.

Una volta che la connessione è stabilita, l’appli-

cazione prende il controllo delle azioni succes-

sive, come il trasferimento di un file, l’inoltro di

una richiesta all’utente o la visualizzazione di

un menu.

Connettività oltre l’ambito consumer

Lo smartphone rappresenta un obiettivo scon-

tato per l’applicazione della tecnologia Tran-

sferJet, ad esempio per supportare lo scambio

di immagini e video o per la trasmissione dei

contenuti a un televisore per godere di proie-

zioni su grandi schermi. Oggi, tuttavia, sempre

più professionisti impiegano i loro smartphone

in ufficio o in fabbrica per svolgere azioni quo-

tidiane altrettanto comuni, come l’interazione

con gli apparati dell’ufficio o le macchine di

produzione. In questo tipo di scenari, Tran-

sferJet rappresenta un’opportunità per sempli-

ficare le connessioni e consentire un’interazio-

ne più sofisticata tra dispositivi sul campo. In

aggiunta, dato che anche in ambito sanitario

si manifesta una tendenza verso il monitorag-

gio intelligente dei parametri vitali dei pazienti

tramite applicazioni basate su smartphone che

veicolano i dati, TransferJet può migliorare er-

gonomia, sicurezza e velocità di trasmissione,

aumentando di conseguenza l’efficienza.

In un ambiente manifatturiero, i dispositivi dotati di Tran-

sferJet possono semplificare la programmazione delle mac-

chine sulle linee di produzione e consentire l’installazione o

l’interrogazione di strumenti di collaudo grazie al semplice

contatto del dispositivo portatile contro la macchina che avvia

il trasferimento dei dati. Il dispositivo portatile può essere un

generico smartphone o un programmatore palmare dedicato.

Grazie al trasferimento rapido di dati che avviene a cortissi-

ma distanza, TransferJet si presta anche a impieghi più strani,

come, ad esempio, la raccolta di dati da apparati in movimen-

to quali una ghiera di posizionamento rotante. Quando lo stru-

mento in movimento giunge in prossimità del ricevitore fisso,

i file, quali le immagini di ispezione, posso essere trasferiti pri-

ma che la macchina inizi il ciclo successivo.

Allo stesso modo, due dispositivi possono avere le necessità

di comunicare attraverso una barriera fisica coma un finestra

di ispezione, ad esempio quando si monitora un processo che

si svolge in ambiente controllato (come in un laboratorio far-

maceutico o in una fonderia di semiconduttori). TransferJet

può offrire una mezzo efficace di raccolta dei dati in situazioni

nelle quali il passaggio di cavi può costituire una sfida ardua

e costosa, ad esempio in termini di sigillatura.

La capacità di trasferire file di grandi dimensioni ad alta ve-

locità senza fili può offrire vantaggi significativi anche per

apparati impiegati in ambienti ostili, in termini di temperature

estreme, alte o basse, umidità, agenti atmosferici o comun-

que ogni qualvolta ci sia il rischio di un danno fisico ai cavi e

connettori. In questo tipo di scenari, la connessione senza fili

diretta tra due punti comporta un’affidabilità maggiore, facilità

d’uso e assenza di costi e tempo aggiuntivi per rimpiazzare

connettori usurati o danneggiati.

Progettare con TransferJet

Vari tipi di adattatori possono essere usati per aggiungere la

funzionalità TransferJet, come una chiavetta USB 2.0 da im-

piegarsi con un PC o una microUSB per dispositivi mobili. Gli

adattatori includono tutti i circuiti a radiofrequenza e il driver

software necessario per supportare la comunicazione plug-

and-play tra i dispositivi.

Per applicazioni embedded è disponibile un modulo Tran-

sferJet che include il circuito integrato TransferJet, i compo-

L

a tecnologia

T

ransfer

J

et

TransferJet funziona trasmettendo su una frequenza centrale di 4,48 GHz nello

stesso spettro di libero utilizzo utilizzato dal sistema UWB e occupa una larghezza

di banda di 560 MHz. La corta distanza di trasmissione, pari a solo pochi centimetri,

consente l’impiegodi un segnale a radiofrequenza conpotenza di soli 70 dBm/MHz,

che rispetta ampiamente tutte le regolamentazioni sulle trasmissioni radio a bassa

potenza vigenti in America, Europa e Asia.

Le specifiche di TrasferJet definiscono uno strato fisico (PHY), uno strato di connes-

sione (CNL) e uno strato di conversione dei protocolli (PCL), che corrispondono ai

livello 1, 2, 4 e 5 del modello di riferimento dei protocolli OSI. Dato che non vi è

alcuna connessione di rete, il livello 3 del modello OSI non è necessario.

TransferJet supporta due protocolli ben definiti, sfruttando il servizio Object

Exchange (Obex) Inbox Service per lo scambio dei file e l’interfaccia Small Compu-

ter Systems (SCSI) con la navigazione nelle cartelle supportata tramite Obex Folder

Browsing Service per il trasferimento dei file.

Per quanto riguarda la sicurezza, il rischio di una minaccia a distanza è assente

dato che la comunicazione avviene a cortissimo raggio. Di conseguenza, TrasferJet

è in grado di operare senza il livello di sicurezza integrato nel collegamento, con

evidenti risparmi in termini di potenza, costo e complessità. Nelle situazioni in cui

l’integrità dei file trasferiti è critica, è possibile aggiungere la crittografia a livello di

applicazione. Inoltre, dato che ogni dispositivo è identificato da un codice univoco,

è possibile identificare immediatamente ogni dispositivo che tenti di stabilire una

connessione.

Al fine di limitare la distanza di comunicazione e assicurare che l’energia del segnale

diminuisca ripidamente al di fuori della distanza desiderata, i dispositivi TransferJet

utilizzano un accoppiatore che si comporta in modo diverso rispetto a un’antenna

tradizionale. L’accoppiatore sopprime efficacemente le componenti in campo

lontano, enfatizzando la forza del segnale in campo vicino. Inoltre l’accoppiatore

produce una componente longitudinale non polarizzata che rende più facile l’alli-

neamento tra due dispositivi per ottimizzare la comunicazione.