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RFID
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- ELETTRONICA OGGI 454 - MAGGIO 2016
Smart-tag attivi
da progetti open-source
I
dispositivi RFID – come è noto – sono ormai diffusissimi
in una miriade di applicazioni. Fra queste, una di partico-
lare interesse nel campo medico è quella – sperimentata
da parte di alcuni team ospedalieri – di monitorare l’attività
del personale nelle situazioni di particolare stress operativo
durante gli interventi di soccorso in occasione di emergen-
za.
Si tratta, in altri termini, di valutare e coordinare l’efficienza
degli interventi e dei trattamenti nella medicina d’urgenza.
La sperimentazione – che ha funzione di training nonché di
test – viene effettuata su manichini “attivi” provvisti di senso-
ri e attuatori decisamente sofisticati, che simulano vari tipi
di patologie, in grado di fornire un feedback immediato sulle
operazioni effettuate nonché sulle terapie intraprese.
Una rete di tag attivi
Al fine di monitorare l’attività del personale, le loro interazio-
ni, i tragitti effettuati e tutto ciò che concerne l’attività dell’in-
tero team, vengono utilizzati dei tag (che ogni operatore por-
ta su di sé) che provvedono a comunicare con gli altri tag
nelle vicinanze e a trasmettere i propri dati a un ricevitore,
che li invia a un sistema di elaborazione per lo screening
immediato e per la memorizzazione dell’andamento dell’in-
tero test.
Non solo nel settore medico, ma anche in parecchi altri am-
biti applicativi sono stati utilizzati già da qualche anno i tag
RFID, del tipo di quelli visibili in figura 1. Si tratta di smart-tag
di tipo attivo operanti in banca ISM a 2.4 GHz per i quali è
possibile disporre di hardware e software di tipo completa-
mente open-source sviluppati da
OpenBeacon Projecte in-
gegnerizzati per la parte hardware da
BitmanufakturGmbH.
Questi smart-tag sono in grado di garantire il monitoraggio
di posizione e di prossimità fra le persone in tempo reale, e
sono basati sul chip nRF51822 di
Nordic Semiconductor, che
sfrutta il protocollo di comunicazione BLE (BlueTooth Low
Energy. Il tag è alimentato da una “coin cell” del tipo CR2032
collocata sul retro, sufficiente per un’operatività di almeno 6
anni.
Il tracciamento della posizione tramite i tag OpenBeacon può
essere ottenuto sfruttando l’OpenBeacon Firmware (è un
open-source scaricabile gratuitamente) che trasmette a ca-
denza regolare i pacchetti relativi alla propria localizzazione.
Questi pacchetti – che opzionalmente possono essere cripta-
ti – vengono ricevuti da una o più OpenBeacon Base Station
(Fig. 2) poste nelle vicinanze o comunque nell’area di monito-
raggio. I dati dei reader vengono poi inviati ad un server per
l’elaborazione.
Paolo De Vittor
È oggi possibile realizzare degli innovativi smart-
tag di tipo attivo a basso costo, totalmente open-
source, operanti con il protocollo ultra-low energy
Bluetooth Smart
Fig. 1 – Un tag attivo di OpenBeacon