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DIGITAL

VISUALIZZAZIONE

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- ELETTRONICA OGGI 452 - MARZO 2016

Chip per imaging e grafica

Q

uando un OEM si accinge a realizzare un sistema

di visualizzazione ha oggi svariate possibilità di

scelta hardware che però differiscono molto nelle

prestazioni e perciò vanno calibrate sulle esigenze delle

applicazioni. Oltre a capire qual è il formato delle immagini

da visualizzare e accertarsi se si tratta di un apparecchio

alimentato a batteria con esigenze di consumo limitate, si

può cercare di capire quale velocità di refresh è più adatta

valutando da un lato la velocità alla quale le immagini sono

generate dalla sorgente e dall’altro la velocità di elabora-

zione ottenibile nel contesto applicativo dove l’apparec-

chio è destinato. Questo range è particolarmente ampio

perché può andare da un paio di secondi sufficienti per le

radiografie medicali ai millisecondi necessari per la visua-

lizzazione in tempo reale dei processi industriali. Inoltre,

si possono considerare altre opzioni come la possibilità di

memorizzare i frame in una memoria buffer che può servire

sia per una elaborazione preliminare prima della visualizza-

zione sia per avere la possibilità di recuperare le immagini

e quindi tenerne traccia o immagazzinarle in qualche modo.

Dal punto di vista hardware il mercato offre oggi diverse

scelte. Innanzi tutto, nonostante si continui a darli in decli-

no gli Asic (Application-Specific Integrated Circuit) hanno

ancora dei seguaci che li preferiscono per i grandi volumi

di produzione dove consentono di recuperare il maggior

costo necessario per ingegnerizzarli sul silicio. Gli Asic

consentono di offrire prestazioni di visualizzazione elevate

e mirate alle applicazioni ma non consentono aggiornamen-

ti o modifiche dopo il progetto iniziale e perciò sono usati

solo per alcune categorie di prodotto come, ad esempio, gli

scanner portatili a uso medicale o i metal detector per la

sorveglianza accessi. Al contrario degli Asic gli Fpga (Field-

Programmable Gate Array) possono essere programmati e

riconfigurati infinite volte anche quando sono già installati

consentendo un aggiornamento continuo delle funzioni, ma

proprio per le loro caratteristiche risultano particolarmen-

te utili nell’ingegnerizzazione degli integrati con prestazioni

specifiche per l’imaging e perciò li troviamo nelle schede

di visualizzazione a coordinare l’operatività di DSP, GPP e

GPU. I Digital Signal Processor sono processori matematici

dotati di numerose unità algebriche e di due flussi separati

per dati e istruzioni su ciascuna delle ALU in modo tale da

poter elaborare lunghe sequenze numeriche senza subire

interrupt dagli altri sottosistemi che altrimenti ne rallente-

rebbero l’esecuzione. Sono semplici da interfacciare e per-

ciò nelle schede grafiche possono servire a elaborare sin-

Lucio Pellizzari

Il mercato della visualizzazione cresce in

contesti applicativi con esigenze molto

diverse e nell’attuale offerta elettronica i

processori grafici assumono caratteristiche

sempre più specializzate e orientate alle

applicazioni

Fig. 1 – Integrano quattro CPU e otto GPU Radeon GCN e sono caratte-

rizzati dall’ottimo rapporto fra prestazioni e consumi i nuovi processori

Carrizo-L che AMD propone agli OEM per l’elaborazione e la visualizza-

zione HD e Ultra-HD