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DIGITAL

TIME-FREQUENCY-DOMAIN

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- ELETTRONICA OGGI 452 - MARZO 2016

FPGA e il dominio

della frequenza

P

er molti ingegneri, lavorare nel dominio delle fre-

quenze non è così naturale come lavorare in quello

del tempo, forse perché il dominio della frequenza

è associato a concetti matematici complessi. Tuttavia, per

poter sfruttare le potenzialità delle soluzioni basate su FPGA

di

Xilinx

è necessario “padroneggiare” entrambi i domini.

Un elemento positivo è rappresentato dal fatto che i moduli

custom o i moduli IP disponibili sul mercato rappresentano

un valido ausilio per “entrare e uscire” dal dominio della

frequenza con facilità. Esistono anche dei metodi che per-

mettono di realizzare sistemi di elaborazione ad alta velocità

all’interno del dominio della frequenza.

Dominio del tempo

o della frequenza?

I segnali, è noto, possono essere ana-

lizzati e manipolati sia nel dominio del

tempo sia in quello della frequenza. La

conoscenza del dominio in cui si deve

operare è un fattore critico per lo svi-

luppo di un progetto. Tipicamente nei

sistemi elettronici, il segnale in que-

stione è una tensione, una corrente o

una frequenza variabile prodotta da

un sensore o generata da un’altra par-

te del sistema. All’interno del dominio

del tempo, è possibile misurare l’ampiezza di un segnale, la

frequenza e il periodo, assieme a parametri più interessanti

come i tempi di salita e di discesa del segnale. Per osservare

un segnale nel dominio del tempo in un ambiente di laborato-

rio, è prassi comune usare un oscilloscopio o un analizzatore

logico. Tuttavia, esistono parametri di un segnale che sono

presenti all’interno del dominio della frequenza che devono

essere analizzati per accedere alle informazioni contenute

all’interno di questo dominio. Qui è possibile identificare i

componenti in frequenza del segnale, le loro ampiezze e la

fase di ciascuna frequenza. Operare nel dominio della fre-

quenza, inoltre, semplifica notevolmente la manipolazione dei

segnali, grazie alla facilità con cui si può eseguire la convo-

luzione. Quest’ultima è un metodo matematico per combina-

re due segnali per formarne un terzo. Come per l’analisi nel

dominio del tempo, se si desidera osservare un segnale nel

dominio della frequenza all’interno di un laboratorio si ricor-

re a un analizzatore di spettro.

In alcune applicazioni è preferibile lavorare nel dominio del

tempo, ad esempio nel caso di sistemi che monitorano la ten-

sione o la temperatura di un sistema di grandi dimensioni.

Anche se il rumore potrebbe costituire un problema, sarà

sufficiente in molti casi calcolare la media di un certo nume-

ro di campioni. Tuttavia, per altre applicazioni è preferibile

operare nel dominio della frequenza. Ad esempio, le applica-

zioni di elaborazione dei segnali che richiedono il filtraggio

di un segnale da un altro, o necessitano la separazione del

Adam P. Taylor

Chief engineer

e2v aptaylor@theiet.org

La capacità di lavorare all’interno del

dominio della frequenza è una necessità in

numerose applicazioni. Una spiegazione

di come “padroneggiare” il dominio della

frequenza all’interno dei progetti FPGA

Fig. 1 – N bit nel dominio del tempo corrispondono a N/2 bit reali e immaginari nel dominio della

frequenza