dispositivi intelligenti, e il cloud
computing possono essere com-
binate insieme per creare nuove
modalità di convergenza di si-
stemi, persone, processi e dati.
Eurotech(Fig. 2) ha riconosciuto
l’importanza dell’intersezione tra
queste tecnologie e propone la
piattaforma Everyware Softwa-
re Foundation (Esf), capace di
interconnettere velocemente i
dispositivi per costruire e gestire
applicazioni M2M end-to-end. Gli
elementi chiave di questa piat-
taforma sono rappresentati da
protocollo open, comunicazione
tra macchine ottimizzata, disac-
coppiamento tra dispositivi e ap-
plicazioni, gestione dati in tempo
reale, capacità di analisi storica
e in tempo reale. Esf è infatti un
ambiente operativo Java scritto
su
OSGiche permette di disac-
coppiare le applicazioni software
embedded dall’hardware sottostante, virtualizzando le
funzioni hardware e rendendole disponibili come API
Java. L’indipendenza dall’hardware e l’architettura a li-
velli di Esf rendono queste applicazioni anche portabili
e riutilizzabili. Esf stesso è portabile su HW di terze par-
ti, purché vi sia un sistema operativo supportato (Linux
WindRivero Yocto). Esf parla con i sensori attraverso di-
versi protocolli, come ModBUS, CanBUS,WiFi, e trasmet-
te su internet i dati telemetrici tramite protocollo MQTT,
e attraverso lo stesso protocollo permette la gestione da
remoto del gateway e dei dispositivi ad esso collegati.
Eurotech mette inoltre a disposizione dei propri clienti
una piattaforma d’integrazione M2M/IoT complemen-
tare a Esf, chiamata Everyware Cloud (Fig. 3), disponi-
bile su cloud pubblico o privato come un server fisico
(Everyware Server) oppure anche come un server vir-
tuale. Questa piattaforma di cloud computing permette
di centralizzare la raccolta dei dati provenienti dai vari
gateway e dispositivi, e di integrarli su internet con le
applicazioni software Erp e Crm, sistemi di fatturazione
elettronica, supply chain e IoT analytics.
Prospettive di mercato
I dispositivi “smart” connessi rappresentano un fenome-
no economico e globale di proporzioni ma viste prima.
Le società più innovative stanno già abbracciando la
tecnologia M2M per inviare, ricevere, analizzare e agire
sui dati in tempo reale, in modo da ampliare la loro effi-
cienza, produttività e crescita.
Oggi il numero di dispositivi interconnessi al mondo sta
raggiungendo il numero di abitanti del pianeta, quasi 7
miliardi. Nel lungo periodo, il numero potenziale di di-
spositivi smart connessi potrebbe aumentare di due
ordini di grandezza, facendo diventare una minoranza
molto piccola la popolazione dotata di dispositivi tele-
fonici e IT di tipo tradizionale. Secondo le previsioni di
Gartner Group ,il numero degli oggetti fisici connessi a
Internet arriverà a 26 miliardi entro il 2020, 30 volte ri-
spetto al valore del 2009.
In generale si nota che l’adozione dell’M2M sta crescen-
do velocemente, ma la cosa interessante è una forte
variabilità nelle cause che guidano tale crescita. Non
esiste una sola tipologia di applicazione adottata univer-
salmente, ma piuttosto esistono molteplici mercati verti-
cali emicro-mercati in aree distinte del mondo, ciascuno
con propria dinamica, implicazioni e traiettoria evolutiva:
si va dalle “scatole nere” commercializzate dalle compa-
gnie di assicurazione in Italia, alle soluzioni di recupero
delle auto rubate in Sud Africa, alle iniziative “smart city”
cinesi. In parte le motivazioni derivano dalle normative,
che spesso richiedono o agevolano l’utilizzo di soluzioni
M2M; è il caso in Europa dello smart metering e della
eCall (Fig. 5), legge europea che dal 2015 obbligherà
tutte le auto a essere dotate di Sim card per effettuare
automaticamente la chiamata d’emergenza in caso d’in-
cidente, in Brasile della norma Contran 245 per la trac-
ciatura dei veicoli, in Ungheria dell’obbligo a connettere
in rete i registratori di cassa.
Vodafone ha recentemente pubblicato, per il secondo
anno consecutivo, l’“M2M Adoption Barometer”, una ri-
cerca sul mercato M2M condotta a livello globale, i cui
risultati hanno evidenziato come questa tecnologia ven-
ga ora utilizzata attivamente da più di un quinto delle
aziende intervistate. L’indagine, condotta in collaborazio-
ne conMachina Research e Circle Research, ha raccolto
le opinioni di oltre 600 dirigenti di aziende provenienti
TECH-FOCUS
M2M
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- ELETTRONICA OGGI 449 - OTTOBRE 2015
Fig. 5 – Modulo intelli-
gente WISE (Web Inside,
Smart Engine) di
Sistemi Avanzati Elettronici,
per il controllo remoto
via SMS, con interfaccia
Web, 3 canali di ingres-
so digitali, 8 canali di
ingresso analogici, 3
canali di uscita digitali
Fig. 6 – AdozioneM2Mper regione (2013 vs 2014)