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DIGITAL

ENERGY HARVESTING

40

- ELETTRONICA OGGI 449 - OTTOBRE 2015

Microcontrollori

ad alta efficienza

per l’energy harvesting

L’

energy harvesting (in pratica il recupero, la trasfor-

mazione e l’accumulo di energia, anche in piccole

quantità, ricavate da diverse fonti presenti nell’am-

biente – calore, luce, vibrazioni, vento, onde radio e così

via) è l›elemento chiave per lo sviluppo di una nuova gene-

razione di dispositivi che consentirà l›uso di sensori «intelli-

genti» in una gamma di applicazioni molto più vasta rispetto

a quella attuale. Sensori di questo tipo consentiranno un

monitoraggio su base continua in uno spettro di applicazioni

che spazia dai motori industriali alla valutazione della salute

fisica di un individuo sul lungo termine.

Sebbene tali sistemi potrebbero utilizzare la potenza di una

batteria per evitare di collegare i sensori all’alimentazione

di rete, le batterie devono essere sostituite oppure ricaricate

durante il loro ciclo di vita. Una volta posizionate per esem-

pio nei pressi di un motore o di una turbina di ampie dimen-

sioni, la sostituzione può risultare difficoltosa. Per contro, il

vantaggio in molte di queste applicazioni deriva dal fatto che

possono produrre esse stesse energia. La vibrazione prodot-

ta da un motore industriale può essere usata, con un’appro-

priata massa sismica e un convertitore, per generare l’ener-

gia necessaria al sistema preposto al suo monitoraggio. In

maniera del tutto analoga, nel caso di un sensore posto a

contatto con il corpo umano, l’energia termica e vibrazionale

catturata può servire a caricare un condensatore da utilizza-

re per alimentare un sensore (Tab. 1).

Sebbene questi sistemi rendano disponibili meccanismi atti

a catturare energia, raramente generano i livelli di potenza

con i quali i progettisti sono abituati a lavorare nel caso di si-

stemi alimentati a batteria. Di conseguenza, è estremamente

importante disporre di un sistema ingegnerizzato in modo da

consumare la minor potenza laddove possibile.

La tensione di alimentazione è un parametro chiave per

ridurre i consumi nei circuiti logici. È

noto che nei circuiti

CMOS la relazione tra tensione e consumi di potenza è di tipo

quadratico, espressa dalla formula:

P = CV2f

Dove

C è la capacità del circuito

f è la frequenza di commutazione

V è la tensione applicata.

Dall’equazione appare chiaro che, riducendo la tensione, è

possibile diminuire drasticamente i consumi. Il funzionamen-

to sotto-soglia, o in prossimità della soglia dei transistor è

un tipo di approccio che permette di ridurre la tensione di

alimentazione dei microcontrollori e degli altri circuiti logici

a livelli di molto inferiori rispetto quelli richiesti dalle logiche

standard.

Funzionamento “sub-threshold”: principi di base

Il principio che sta alla base del funzionamento sotto-soglia

(o in prossimità della soglia) si può così riassumere: la ten-

sione di soglia in base alla quale il dispositivo normalmente

sarebbe considerate acceso non deve essere considerato

come l’obbiettivo che deve essere perseguito dai circuiti

logici e analogici. I transistor logici sono stati normalmente

progettati per trasferire elevati livelli di corrente quando sono

in saturazione, al fine di caricare il percorso capacitivo che

Mike Salas

Vice president of marketing

Ambiq Micro

Grazie all’introduzione di microcontrollori

ottimizzati in termini di consumi, come

i dispositivi della serie Apollo di Ambiq

Micro, sarà possibile adottare su larga scala

tecniche di energy harvesting in numerose

applicazioni IoT