ANALOG/MIXED SIGNAL
PICO TECHNOLOGY
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- ELETTRONICA OGGI 449 - OTTOBRE 2015
Le lampade vengono utilizzate comune-
mente nei proiettori per sale conferenze
e home theater, che richiedono valori di
lumen elevati (oltre 2000L).
Per i pico-proiettori, le sorgenti luminose
più diffuse sono i LED rosso, verde e blu
(RGB), che offrono il vantaggio del miglior
compromesso fra costo, dimensioni, luminosità (lumen per
watt) e affidabilità. L’illuminazione laser ha il vantaggio di un’e-
levata densità del flusso (in lumen) in un formato compatto e di
colori altamente saturati. È inoltre un’opzione interessante per
pico-applicazioni nelle quali sono richie-
ste centinaia di lumen e il costo del laser
può essere ammortizzato. Nella figura 3 è
riportato un tipico sistema di pico-display:
il chipset DLP Pico è composto essen-
zialmente dal Digital Micromirror Device
(DMD) e dal display controller.
Engine ottici
La progettazione di un engine ottico (Fig.
4) comporta numerosi compromessi, cia-
scuno dei quali ha un impatto in termini di
dimensioni, costi ed efficienza ottica. Esi-
ste una rete consolidata di
Optical Engine Manufacturer (OEM) ,produttori di motori
ottici standard perfettamente collaudati per
la maggior parte delle applicazioni di pico-
proiezione... la via più veloce per arrivare
sul mercato.
Inoltre, se non esiste un progetto che risponde alle esigenze di
uno sviluppatore, le case produttrici possono creare progetti su
misura o semi-personalizzati.
Algoritmi per prolungare la durata della batteria,
migliorare la qualità dell’immagine e aumentare
la luminosità
Per la maggior parte dei pico-proiettori è fondamentale la mas-
sima efficienza nel funzionamento della batteria. Un aspetto
importante della gestione di potenza
riguarda l’impiego di algoritmi per ana-
lizzare l’immagine fotogramma per foto-
gramma e regolare l’intensità di ciascun
LED per ogni fotogramma. Ad esempio,
un cielo azzurro non richiede molto
rosso e verde, mentre un tramonto in-
fuocato avrà poco blu e poco verde. Si
possono così ridurre i consumi fino al 50
percento senza compromettere la quali-
tà dell’immagine o la luminosità, anzi, in
molti casi migliorandole entrambe. Esisto-
no numerose
risorseonline con una ricca
offerta di algoritmi proprietari. Inoltre, do-
tando il pico-proiettore di un sensore di
luce ambiente, gli algoritmi possono rego-
lare la luminosità dell’immagine in base
alle condizioni di luce, ottimizzando così
ulteriormente la durata della batteria e l’esperienza di visione.
Valutazioni specifiche per categorie
di prodotti emergenti
Per ogni categoria di prodotti che utilizza-
no la pico-tecnologia esistono valutazioni
progettuali specifiche. Ad esempio:
• Nei Near Eye Display, che si tratti di oc-
chiali, maschere, visori, caschetti in realtà
aumentata o altri dispositivi, la velocità di
commutazione dei MEMS (sistemi micro-
elettro-meccanici) e il contrasto del di-
splay sono molto più importanti rispetto
alla luminosità della sorgente.
• Nel caso delle insegne digitali proiettate
sulle vetrine dei negozi, la disponibilità di
una sorgente luminosa duratura e intensa è tanto importante
quanto la qualità della proiezione garantita dalla tecnologia di
imaging, e più importante rispetto all’ottimizzazione dei consu-
mi.
• Per sviluppare televisori o proiettori a tiro ultra-corto (UST), bi-
sogna valutare con attenzione la risoluzione
ad alta definizione, la durata della batteria e
le dimensioni del motore luminoso.
Con queste indicazioni e con un approc-
cio pragmatico alla tecnologia di ima-
ging, alle sorgenti luminose, all’ottica e
all’implementazione software, speriamo
che gli sviluppatori trovino ispirazione
per creare applicazioni innovative ed
entusiasmanti sfruttando la pico-proie-
zione DLP.
Fig. 2 – Array di microspecchi riflettenti MEMS
Fig. 3 – Tipico sistema
di pico-display
Fig. 4 – Dimensioni tipiche di un motore ottico
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