ANALOG/MIXED SIGNAL
PIXI
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- ELETTRONICA OGGI 449 - OTTOBRE 2015
Un set di componenti integrati di questo tipo non
può essere però completamente fruibile se non viene
garantita una completa ed efficiente configurabilità
tramite appositi tool di tipo user-friendly, ciò che co-
stituisce la chiave per il successo e la diffusione di
dispositivi di questo tipo.
Ed
è
proprio con questo obiettivo che Maxim ha mes-
so a punto un ambiente di programmazione di tipo
“drag-and-drop” (Fig. 2) in cui l’utente deve sempli-
cemente trascinare la funzione desiderata all’interno
dello spazio di lavoro ed effettuare i collegamenti vo-
luti grazie a immediate connessioni “point-and-click”;
tali azioni corrispondono – nel file di configurazione
– ad attivare il blocco selezionato. Il file di configurazione – in
formato .CSV) è altresì editabile direttamente dall’utente.
Il tool di programmazione permette altresì di impostare i pa-
rametri di configurazione di ciascuna funzione integrata nei
PIXI MAX1300 e 11301. Si noti che i parametri di configura-
zione dei dispositivi PIXI vengono memorizzati in un regi-
stro interno (quindi in una Ram), ciò che impone che, dopo il
power-up dell’applicazione, MAX11300 deve ricevere i dati di
programmazione dal microcontroller locale attraverso il port
SPI (o il bus I2C per il MAX11301) con poche righe di codice
da inserire nella routine di avvio. Ciò permette altresì al micro-
controller di modificare facilmente taluni parametri di confi-
gurazione in funzione delle esigenze dell’applicazione.
ADC e DAC configurabili
Maxim ha optato per un prodotto analogico programmabile di
questo tipo in base alle richieste di taluni clienti, i quali non
trovavano in commercio microcontroller che disponessero di
linee di I/O configurabili in modo da soddisfare alcune parti-
colari esigenze applicative. Non solo, ma poter integrare vari
componenti analogici (compresi A/D e D/A converter) in un
unico componente assieme a vari passivi permette di ridurre
in maniera consistente l’area richiesta sul circuito stampato. In
figura 3 è mostrata una delle tipiche configurazioni circuitali di
utilizzo del MAX11300.
Le applicazioni possono andare dall’automazione al controllo
industriale, dai sistemi di supervisione al controllo delle sezioni
di potenza nelle stazioni RF, dai PLC low-
end alle macchine a controllo numerico;
negli amplificatori di potenza e nei tu-
nable-laser un analogico configurabile
di questo tipo può essere utilizzato per
i circuiti di polarizzazione e di monito-
raggio, e nei circuiti di networking, di
telecomunicazioni nonché negli ATCA
e MicroTCA può agire da elemento di
controllo dei percorsi del segnale.
D’altronde, la variabilità delle configu-
razioni possibili permette di fruire di
molteplici combinazioni circuitali: ad
esempio è possibile configurare 20 port
come ingressi di ADC single-ended op-
pure 10 port come ingressi di ADC dif-
ferenziali. Inoltre, ogni ingresso può es-
sere configurato per operare nei range
da 0 a 10V, da -5 a +5V, da -10 a 0V, o
da 0 a 2.5V, con la possibilità di disporre
di ADC sia unipolari che bipolari all’in-
terno del medesimo PIXI. Il sample-rate
degli ADC integrati può essere scelto
fra i valori di 200, 250, 333 e 400 ksps,
Fig. 2 – Aspetto dell’ambiente di programmazione di MAX11300
Fig. 3 – Tipica configurazione applicativa di MAX11300