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PASSIVES

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- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015

A prima vista, la topologia da utilizzare per il rilevamento della

corrente appare molto semplice. Come visibile in figura 1, un

resistore viene posto in serie con ciascun avvolgimento del

motore e la corrente ai capi del resistore viene rilevata e mon-

itorata dal controllore del motore. Questo resistore è spesso

denominato “shunt”, ma si tratta di una denominazione errata

in quanto esso è posto in serie con l’avvolgimento e non es-

egue nessuna operazione di messa in parallelo (shunting) del

flusso di corrente.

Il valore del resistore è solitamente scelto in modo tale

la mas-

sima tensione ai suoi capi sia pari all’incirca a 1V, a secon-

do del valore della corrente e della tensione (voltage rail) del

circuito di rilevamento, che spesso non è lo stesso di quello

della tensione fornita al motore. In linea generale, i valori del

resistore di rilevamento sono molto inferiori a 1 Ohm al fine

di minimizzare la caduta di tensione, ridurre la dissipazione

nel resistore, diminuire la potenza dissipata e non influenzare

la stabilità dell’anello. Poiché il resistore è nell’anello di ret-

roazione del controllo del motore ma è distinto dalla resisten-

za intrinseca degli avvolgimenti del motore, può influenzare

stabilità e dinamica dell’anello. Mediante calcoli elementari è

possibile dimostrare che per correnti del motore di maggio-

re intensità, è necessario ridurre il più possibile il valore del

resistore al fine di minimizzare la caduta di tensione ai capi

del resistore stesso, un el-

emento particolarmente

critico nei progetti dove

sono previste tensioni di

alimentazione di valore ri-

dotto.

Sebbene la scelta del re-

sistore, basata sulla nota

equazione V = I x R, pos-

sa sembrare semplice, in

realtà non lo è affatto. Gli

elementi da prendere in

considerazione sono molti e spesso in conflitto tra di loro. Tra

questi si possono segnalare i seguenti:

Valore del resistore:

i resistori con valore di resistenza infe-

riore permettono di minimizzare le perdite e l’impatto sulle

prestazioni dell’anello. Per contro, essi producono valori di

tensione più bassi, quindi più difficili da rilevare con preci-

sione, specialmente in ambienti rumorosi. Di conseguenza,

la richiesta di tensioni di maggior valore ai capi del resistore

di rilevamento è in conflitto con il fatto che si tende a prefer-

ire resistori con valori di resistenza più ridotti. In presenza

di correnti di elevata intensità il valore della resistenza è in-

feriore al milliOhm

Potenza nominale del resistore:

sebbene il valore della

resistenza sia tipicamente inferiore a 1 Ohm, nel resistore

possono scorrere correnti elevate, per cui è necessario

considerare con particolare attenzione la dissipazione di

potenza. Si tenza presente che un resistore da 0,1 Ohm in

cui scorrono 10A dissiperà 10W (che rappresenta un calore

concentrato di una certa entità)

Coefficiente di temperatura della resistenza:

come tutti i

componenti, anche i resistori sono caratterizzati da un co-

efficiente di temperatura. Anche se in questo contesto può

sembrare un fattore trascurabile, non lo è affatto. Spesso

l’area in cui è situato il motore si scalda rapidamente e per

tale motivo il valore della resistenza varia in modo signif-

icativo. In considerazione del livello di precisione di lettu-

ra richiesto e della variazione di temperatura, un evento di

questo tipo può influire negativamente sull’accuratezza di

misura che potrebbe risultare non più accettabile

Piste del circuito associate:

la resistenza delle piste della

scheda PCB e dei giunti di saldatura da/verso il resistore,

anche se può sembrare di entità non rilevante, diventa sig-

nificativa se confrontata con quella del resistore. Quindi il

punto di contatto utilizzato per la connessione del resistore

con le piste e il coefficiente di temperatura di questi elemen-

ti del percorso circuitale influenzeranno le letture sia iniziali

sia sul lungo termine

Packaging:

in presenza di correnti di valore ridotto si pos-

Fig. 1 – Il metodo più semplice per misurare la corrente del motore,

dal punto di vista concettuale, consiste nel misurare la caduta di ten-

sione ai capi di un resistore di rilevamento opportunamente dimen-

sionato posto in serie con il motore (definito a volte impropriamente

resistore shunt)

Fig. 2 – I resistori per il rilevamento possono avere svariate

forme e differenti valori di resistenza, solitamente nel ran-

ge del milliohm per minimizzare le perdite di tensione di

alimentazione verso il carico e la dissipazione imputabile

alle perdite di potenza. Il resistore

WSBM8518L1000JK

da

0,0001 Ohm di Vishay/Dale integra un connettore al fine di

semplificare la connessione tra la scheda PCB e il resisto-

re stesso e può gestire una potenza nominale massima di

36W (Fonte:

Mouser/Vishay Dale )