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- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015

mento deve essere progettato in modo

da poter operare alla tensione di modo

comune del sistema ed essere caratte-

rizzato da un elevato valore del rapporto

di reiezione di modo comune (CMRR) in

modo da poter rilevare e “prelevare” va-

riazioni di tensione molto piccole (nel

range dei millivolt) in presenza di tensio-

ni dell’ordine di decine o persino centi-

naia di Volt.

Anche se ogni applicazione è differente,

molti progettisti ora preferiscono optare

la configurazione di tipo “high side”. Essa

permette di risolvere (se non addirittura

evitare) alcuni problemi, di natura elettri-

ca, di installazione e legati alla sicurezza,

che inevitabilmente si presentano quan-

do i carichi non sono connessi a mas-

sa. Inoltre, il circuito da realizzare per il

rilevamento della corrente “high side”,

sfruttando correnti di modesto valore

(utilizzando amplificatori differenziali e

componenti di isolamento),

è

economico

e di dimensioni ridotte.

Indipendentemente dal fatto che si uti-

lizzi un approccio di tipo “high side” o

“low side”, per la scelta del resistore è

necessario tenere in considerazione

svariati fattori: il valore della resistenza,

la potenza nominale e il tipo di package in grado di soddisfare

i requisiti dell’applicazione.

L’importanza dei connettori

I progettisti impegnati nella scelta dei connettori da utilizzare

per i motori delle automobili devono considerare con atten-

zione due fattori, sia che si tratti veicoli con motore a combu-

stione interna (qualunque sia l’alimentazione) sia che si tratti

di veicoli EV/HEV in cui sono in gioco elevati valori di tensio-

ne e di corrente:

Correnti più alte richiedono contatti più larghi per traspor-

tare la corrente, minimizzare le perdite IR e ridurre l’auto-ri-

scaldamento (pari a I2R e dovuto all’effetto Joule): è ovvio

che questi contatti richiedono corpi del connettore più “ro-

busti”

Tensioni più elevate, anche in presenza di correnti di ri-

dotto valore, richiedono un maggior spazio di separazione

tra i contatti per soddisfare i requisiti di sicurezza in termi-

ni di “creepage” e “clearance” così da evitare l’insorgere di

fenomeni di scintillazione o di scarica tra i contatti. Si tenga

presente che con il termine creepage si intende una dis-

tanza misurata su una superficie, come

ad esempio quella tra due piste su una

scheda PCB mentre con il termine clear-

ance si intende una distanza misurata

in aria, come ad esempio quella che in-

tercorre tra un pin e il successivo di un

connettore o di un circuito integrato.

Le dimensioni dei contatti e i vincoli in

termini di spaziatura imposti concorro-

no a determinare le opzioni disponibili.

Senza dimenticare che alcuni connetto-

ri multi-pin sono progettati in modo da

abbinare varie specifiche in termini di

tensioni e correnti al fine di ridurre in-

gombri e costi. Alcuni connettori per

motori sono esclusivamente di potenza,

mentre il bus della rete di controllo utiliz-

za un diverso percorso circuitale e altre

tipologie di connettori: in altre imple-

mentazioni, invece, le funzioni di potenza

e controllo sono abbinate in un singolo

connettore.

Per esempio, il mod. 93288-0001 di Mo-

lex è un connettore maschio a 84 con-

tatti per segnali e terminali di potenza

di valore medio/basso (Fig. 5a). Esso

si accoppia con il connettore femmina

93287-0001 sempre di produzione Molex

(Fig. 5b). Questa coppia di connettori uti-

lizza contatti a crimpare ed è in grado di supportare correnti

nominale di 6A in presenza di incrementi di temperature di 30

C (a pieno carico) utilizzando un terminale MX150 (AWG14): i

singoli contatti sono in grado di gestire correnti fino a 18A. Il

connettore maschio è progettato per il montaggio a pannello

e questa coppia

è

utilizzata per trasferire segnali e potenza tra

l’abitacolo e il vano motore.

Indipendentemente dalla particolare opzione selezionata, i co-

struttori più affidabili specificano i valori massimi nominali di

tensione e corrente (alla temperatura massima e a quella no-

minale), oltre a dichiarare le normative a cui i dispositivi stessi

risultano conformi in funzione della particolare applicazione.

Per specifiche applicazioni sono anche riportate la classe di

autoestinguenza e la temperature nominale.

Le odierne autovetture integrano a bordo decine di moto-

ri e centinaia di connettori, ciascuno dei quali è scelto sul-

la base dei requisiti dell’applicazione e tenendo conto delle

diverse opzioni in termini di costo, disponibilità e possibilità

di approvvigionamento. Dietro a tutto ciò si celano complessi

schemi di connessione, disegni di assemblaggio dei cablaggi

e istruzioni di installazione, oltre a numerosi componenti.

n

Fig. 5b – Il connettore femmina mod. 93287-

0001 di Molex utilizza connessioni a crimpare

che possono gestire numerosi segnali e

terminali di potenza (Fonte:

Mouser/Molex

)

Fig.5a–Connettoremaschioa84contattimod.

93288-0001 di Molex. Le automobili elettriche/

ibride e con motore a combustione interna

utilizzano un gran numero di connettori

elettrici, di tipo sia standard sia custom, oltre

a connettori multi-pin per ridurre gli ngombri

e semplificare il progetto dei cablaggi (Fonte:

Mouser/Molex

)