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COMM

NFC

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- ELETTRONICA OGGI 445 - MAGGIO 2015

Sempre più comunicazioni

a corto raggio

nelle auto connesse

C

ome già altri settori hanno fatto, anche il mercato auto-

motive si sta sempre più interessando alle applicazioni

basate sulle comunicazioni a corto raggio, o Near Field

Communication, che prescrivono come distanza operativa ine-

quivocabile una manciata di centimetri e in ogni caso non più

di una decina. Questi front-end derivano dai più popolari RFID

(Radio Frequency Identification) che offrono un raggio d’azio-

ne maggiore e sono però sostanzialmente monodirezionali, il

che significa che consentono di identificare opportuni codici

e poi attivare degli algoritmi di elaborazione solo dal lato del

lettore. Le NFC sono invece bidirezionali perché sia la piatta-

forma dotata di lettore fisso sia il terminale con front-end NFC

possono ricevere e trasmettere instaurando comunicazioni

dirette peer-to-peer, ossia punto-punto per scambiarsi infor-

mazioni che hanno il vantaggio di non richiedere sofisticate

tecniche crittografiche durante la fase di trasferimento dati,

solo a patto che l’energia in gioco sia molto bassa in modo

tale da autorizzare e proteggere esclusivamente le transazioni

a distanza ravvicinata. Questo approccio ha come principale

motivazione la sicurezza dei dati, perché si vogliono obbligare

le persone ad avvicinarsi per inibire con questa semplice pre-

cauzione qualsiasi interferenza o intrusione sia di tipo casuale

sia predeterminata da parte di eventuali malintenzionati. È, in

pratica, la stessa motivazione che incoraggia in alcuni con-

testi applicativi le tecniche di pagamento elettronico tramite

connessioni NFC, che sono maggiormente protette dai cyber

criminali proprio perché limitano il loro raggio d’azione a

pochissimi centimetri.

L

NFC Forum

fondato nel 2004 da

Nokia

,

Philips

e

Sony

conta oggi oltre 160 membri e prescrive per i dispositivi NFC

i parametri standard di 13,56 MHz per la frequenza portante

delle trasmissioni, 424 kbit/s per la velocità di trasferimento

dei simboli e 15 mA di consumo massimo. Per far ciò non

c’è bisogno di un front-end RFID vero e proprio perché ai

costruttori viene data la libertà progettuale che desiderano

fintanto che rispettano i requisiti fondamentali. Le NFC non

sono perciò in competizione con Bluetooth che ha prestazioni

ben più sofisticate quali 2,4-2,5 GHz di frequenza portante e

una velocità di 2,1 Mbit/s ma si tratta di una tecnologia che

impone ai costruttori anche maggior impegno progettuale che

li costringe di conseguenza ad adeguare l’offerta dei prodotti

in modo tale che i profitti possano compensare gli investimenti.

Questeproblematiche vengono eliminatenelle connessioni NFC

dall’imposizione dei 4 cm di distanza tipica e 10 cm di distanza

insuperabile perché ciò consente di limitare drasticamente i

consumi e di conseguenza anche i costi generici.

Wireless di prossimità in auto

Le reti corte NFC stanno già conquistando la leadership in

molte applicazioni di identificazione e riconoscimento, come

l’accesso agli edifici da parte di persone autorizzate oppure

sui mezzi pubblici di trasporto da parte degli abbonati, e

perciò fanno crescere il commercio di alcune categorie di

prodotti che probabilmente si affermeranno sempre più sul

mercato. La novità degli ultimi tempi è il cresciuto interesse

Lucio Pellizzari

Le connessioni NFC sono più semplici

ed economiche rispetto alle altre tecnologie

wireless e perciò possono soddisfare

un’infinità di applicazioni automotive

Fig. 1 – Sono già disponibili in svariati modelli gli anelli NFC che consen-

tono di aprire e chiudere le porte di casa o dell’auto oppure di comanda-

re il proprio smartphone