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EDA/SW/T&M

PCB

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- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

legati mediante un backplane più piccolo

e schede PCB flessibili. Una configurazio-

ne come quella appena descritta garan-

tisce un elevato livello di configurabilità

e permette di ottimizzare il flusso d’aria

disponibile attraverso il rack.

Vista l’elevata lunghezza (superiore al

metro), il problema iniziale era la ricer-

ca di un fornitore in grado di realizza

re

queste schede PCB laterali; la scelta è

caduta suViaSy

stems, azienda con sede

negli Stati Uniti e unità produttive in Cina.

Il problema successivo era identificare

i tool in grado di gestire in maniera affi-

dabile un progetto di tali dimensioni. Per

la modellazione è stata impiegata la suite

Solid Edge di Siemens, mentre per il pro-

getto della scheda PCB la scelta è caduta

su Altium Designer.

Sebbene il team di sviluppo fosse sicuro

del fatto che un tool come Altium Desi-

gner permettesse di affrontare le com-

plessità insite in un progetto di questo

tipo, un altro ostacolo era rappresentato

dal numero di strati che poteva essere

supportato. Le prime valutazioni avevano

stimato in 48 il numero di strati necessa-

rio; poiché Altium Designer è in grado di

gestire 32 strati attivi e 16 strati negativi,

questo problema sembrava essere su-

perato. Dopo attente consultazioni con

il costruttore della scheda, è apparso chiaro che per ragioni

prettamente commerciali era necessario ridurre il numero de-

gli strati, portandolo a “soli” 34. Sebbene ciò comportasse un

aumento della complessità del progetto, questo numero è stato

ritenuto un giusto compromesso per conseguire gli obbiettivi

di natura commerciale del progetto.

Il problema successivo che il team di sviluppo ha dovuto af-

frontare era rappresentato dal routing delle migliaia di segnali

e delle centinaia di terminali (rail) di alimentazione che doveva

in ogni caso preservare contempo l’integrità dei segnali. Poi-

ché il numero di strati attivi è stato ridotto, il numero di strati

per la schermatura è diminuito di conseguenza.

Quindi il team di progetto ha dovuto instradare manualmente

tutti i segnali in coppie, utilizzando strati adiacenti, mentre per

garantire un certo livello di schermatura elettrica le piste di

potenza sono state instradate perpendicolarmente.

Il routing di una scheda PCB di grandi dimensioni e contrad-

distinta da un’elevata densità di segnali è in ogni caso un’o-

perazione particolarmente ardua ma, al fine di poter integrare

le piste di potenza e di segnale all’interno

dello spazio disponibile, il team di proget-

to ha evitato il ricorso alle vias (fori); fon-

damentalmente tutte le piste dovevano

essere instradate senza passare da uno

strato all’altro.

Un altro elemento chiave che ha contri-

buito al buon esito del progetto è stata

la scelta di connettori in grado di offrire

i livelli di densità richiesti, senza i quali

il progetto non avrebbe potuto essere

portato a compimento. I connettori scelti

sono caratterizzati da un numero di con-

nessioni pari a 18 x 10.

La piattaforma sviluppata, che prevede

l’uso di tre schede PCB rigide connesse

in parte mediante schede PCB flessibili,

è caratterizzata da un elevato tasso di ri-

utilizzo ed è in grado di coprire l’80% dei

requisiti di test per i sistemi satellitari. La

scheda PCB che funge da backplane, di

natura essenzialmente passiva, può ospi-

tare un massimo di 300 resistori e assol-

vere a più funzioni nell’ambito dell’intero

processo di test.

La piattaforma proposta assicura una

maggiore flessibilità, permette di ridurre

i tempi di sviluppo e garantisce una mi-

gliore affidabilità rispetto a un approccio

di natura tradizionale, che prevede il ri-

corso ai classici cablaggi.

Sebbene le schede PCB siano state impiegate per l’intercon-

nessione nei rack di test in precedenti progetti, i requisiti di

questi sistemi sono tali per cui l’unica via percorribile è sosti-

tuire, laddove possibile, i cablaggi con interconnessioni me-

diante schede PCB.

Anche se il progetto, oggetto di questo articolo, utilizza inter-

namente un buon numero di di fili, la sua realizzazione non

sarebbe stata possibile senza ricorrere alle schede PCB.

L’aspetto forse più significativo dell’intero progetto è il fatto

che esso ha funzionato correttamente al primo tentativo e il

team di progetto ha successivamente dimostrato di aver ac-

quisito un notevole know how in questa tecnologia, comple-

tando il progetto di una scheda PCB ridimensionale flessibile.

L’approccio basato su PCB è stato molto ben recepito e ha

contribuito in maniera importante al mutamento della “cultu-

ra della progettazione” all’interno di Siemens CVC Aerospace,

mentre le potenzialità offerte dalle schede PCB flessibili hanno

incoraggiato l’adozione di tale approccio in altre divisioni di

Siemens

.

Q

Fig. 1 – La piattaforma di test sviluppata da

Siemens CVC Aerospace prevede l’uso di schede

PCB come metodo principale di interconnessio-

ne al posto dei cablaggi tradizionali