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EDA/SW/T&M

PCB

60

- ELETTRONICA OGGI 443 - MARZO 2015

Soluzioni basate su PCB per il

collaudo di sistemi satellitari

I

l numero dei satelliti artificiali lanciati nello spazio per

scopi sia scientifici sia commerciali è abbastanza sorpren-

dente: dei quasi 7.000 satelliti che sono stati dispiegati

sopra le nostre teste, quasi la metà è ancora in orbita e circa

1.000 sono ancora attivi. Non sembra esagerato affermare

che la vita moderna non sarebbe la stessa senza i satelliti e

non può quindi sorprendere che questa industria stia attra-

versando una fase di crescita.

Per far funzionare apparec-

chiature elettroniche sofisticate in un ambiente estremamente

gravoso, le esigenze in termini di qualità e affidabilità sono

decisamente elevate; per tali ragioni la tecnologia dei satelliti

continua a essere un’area specialistica e lo spazio rimane uno

degli ambienti più difficili che gli oggetti realizzati dall’uomo

si trovano ad affrontare. Anche se le missioni di riparazione

non sono una rarità, la “possibilità di sopravvivenza” di un

satellite è direttamente correlata alla sua capacità di operare

senza guasti nell’arco dell’intera vita operativa – sia essa, uno,

due, cinque o più anni (il periodo di attività tipico è di circa 20

anni). Nell’allestimento di un satellite per applicazioni spaziali,

non devono essere commessi errori, ragion per cui il collaudo

e la verifica del satellite prima del suo lancio devono essere

complete, esaustive e, laddove possibile, definitive.

Le problematiche del “collaudo su misura”

Poiché il collaudo è una fase critica del processo di produ-

zione, è essenziale tener conto delle risorse necessarie per

espletare tale compito. I problemi si presentano nel momento

in cui queste risorse acquisiscono un ruolo dominante in ter-

mini di budget e di tempo richiesti. Questo è il tipico caso della

tecnologia satellitare: nel momento in cui aumenta la comp-

lessità dei satelliti, crescono le richieste sulle apparecchiature

preposte alla verifica di tali sistemi. Il problema è aggravato

dal fatto che i satelliti sono differenti gli uni dagli altri sotto

diversi punti di vista: potenza, comunicazioni e carico utile.

Ciò significa che il sistema di collaudo deve essere “fatto su

misura”.

Le problematiche che devono affrontare società che svilup-

pano sistemi di collaudo “su misura”, come Siemens CVC

Aerospace, non sono correlate solamente al fatto di proporre

una soluzione che soddisfi le esigenze in termini di tempi e di

budget, ma anche alla necessità di sviluppare un sistema in

grado di collaudare sistemi sempre più complessi. L’industria

dei satelliti è, per ovvie ragioni, conservativa: una volta che

una parte di un’apparecchiatura è qualificata per impieghi

spaziali, essa non viene modificata, a patto che non esistano

ragioni più che valide per farlo. Il numero di unità integrate in

un satellite è in rapida crescita, mentre la ridondanza esercita

una pressione sempre maggiore sul processo di collaudo.

La metodologia adottata per l’implementazione di questi si-

stemi di collaudo “su misura” prevede l’utilizzo di più rack da

19” per ciascuno dei principali (sotto)sistemi: comunicazioni

RF, alimentazione e carico utile di solito hanno a disposizione

più di un rack dedicato e vi potrebbero essere parecchi sot-

Alfred Fuchs

Product line manager EGSE

Siemens Convergence Creator (CVC)

Aerospace

alfred.fuchs@siemens.com

A Vienna, città in cui ha visto la luce la

prima scheda PCB, un team di progettisti ha

sviluppato una soluzione formata da schede

PCB rigide e flessibili, da utilizzare per la

realizzazione di piattaforme di collaudo “su

misura” destinate all’industria dei satelliti