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- ELETTRONICA OGGI 433 - GENNAIO/FEBBRAIO 2014
DIGITAL
IP
stazioni principali dei propri prodotti
mentre si rivolgono alle società terze
parti solo per i sottosistemi meno
strategici in modo tale da evitare
compromessi e non dover dipendere
da nessuno per proteggere il proprio
core business.
Nei sistemi Asic più grandi, tutta-
via, possono trovarsi fianco a fianco
molti sottosistemi IP con caratteri-
stiche non perfettamente compatibili
perché ottimizzate con tecniche dif-
ferenti dai diversi fornitori. Inoltre,
va considerato che può capitare che
sia il progettista a sbagliare la scelta
del blocco IP e poi non riuscire a
implementarlo, con la conseguenza di
dover nuovamente ricorrere al forni-
tore per farsi aiutare innanzi tutto per
correggere la scelta del sottosistema
e poi per ottimizzarlo in modo da riuscire a integrarlo nel
progetto, il che ovviamente non può non incidere ulterior-
mente sulla durata del ciclo di sviluppo e sul costo del
prodotto finale.
I sottosistemi disponibili come blocchi IP sono oggi
moltissimi e offrono un’ampia varietà di caratteristiche
operative come processori generici, processori specializ-
zati, microcontrollori, circuiti analogici, interfacce a bassa
velocità, interfacce ad alta velocità, memorie, convertitori
D/A e A/D, modulatori PLL, stadi di alimentazione e I/O di
ogni genere. Per molti di questi moduli ci sono fornitori
specializzati che si dedicano esclusivamente a una o due
categorie di blocchi IP e in genere si sforzano di descri-
vere dettagliatamente le caratteristiche dei propri moduli
per semplificarne l’adattamento e l’integrazione nei siste-
mi. Se il fornitore è competente ed esperto ciò si verifica
nella maggioranza dei casi, ma si consideri che la varietà
delle funzioni oggi disponibili come moduli IP è talmente
sconfinata da non permettere di escludere mai le difficoltà
di interfacciamento fra i sottosistemi.
IP flessibili
Al progettista rimane la responsabilità di scegliere il
fornitore per ciascun blocco IP verificando che sia
davvero in grado di effettuarne l’ottimizzazione e l’a-
dattamento necessari per non correre rischi nella fase
di integrazione. Open-Silicon compie dieci anni di atti-
vità nei suoi laboratori di Milpitas, in California, dedi-
cati allo sviluppo dei blocchi IP caratterizzati dalla
tecnologia OpenModel che salvaguardia le massime
prestazioni ma consente di adattare facilmente le fun-
zionalità dei sottosistemi senza bisogno di conoscerne
a fondo l’impostazione progettuale.
I sottosistemi IP di Open-Silicon sono perciò configurabili
e personalizzabili con pochi rischi e permettono i ’imple-
mentare funzionalità custom per applicazioni tipicamente
sofisticate come la crittografia o la compressione dei
segnali multimediali. Queste funzionalità sono general-
mente le più difficili da mettere a posto quando si acquista
un blocco IP ed è quindi essenziale che il fornitore segua
la conseguente fase di sviluppo che riguarda l’integra-
zione con le altre parti del progetto. D’altra parte, è per
risolvere queste difficoltà che Open-Silicon ha caratteriz-
zato con la tecnologia OpenModel tutti i suoi blocchi IP.
Oggi nel listino della società si trovano disponibili come
proprietà intellettuale microcontrollori, controller per
memorie, controller per pannelli LCD, interfacce seriali
I2C/Uart/SPI, temporizzatori, motori crittografici AES e
SHA, moduli di rilevamento e correzione errori, interfacce
Ethernet e, inoltre, il prezioso controller Hybrid Memory
Cube. Quest’ultimo è stato sviluppato da Open-Silicon
insieme agli altri membri del consorzio HMC e consiste in
una soluzione integrata e compatta contenente un po’ di
memoria DRAM e un po’ di celle logiche programmabili
che ne semplificano la gestione e la configurazione in
qualsiasi ambiente applicativo. Come per gli altri bloc-
chi IP di Open-Silicon anche in questo caso è possibile
ottimizzare facilmente le prestazioni per adattarle alle
caratteristiche dei sistemi ed essere sicuri di accelerare il
ciclo di sviluppo.
Q
Fig. 2 – La soluzione di memoria e logica programmabile Hybrid Memory Cube di Open-Silicon può
facilmente adattarsi a un’ampia varietà di applicazioni
