Elettronica_Oggi_433 - page 61

segnalazioni che interessano la gestione della rete di comu-
nicazione e sono generalmente invisibili al destinatario.
Oggi i bit overhead si aggirano fra il 20% e il 50% del totale
a seconda del mezzo trasmissivo utilizzato come canale e
anche dal genere di bit payload trasportati e si può definire
l’efficienza di protocollo come il rapporto fra i bit di payload
e i bit totali. Per esempio, Ethernet prescrive il transito di
stringhe formate da 1542 Byte le quali possono contenere
da un minimo di 42 a un massimo di 1500 Byte di informa-
zione utile e quindi da un massimo di 1500 a un minimo di
42 Byte di segnalazioni. Dunque, se i Byte payload sono
1500 per stringa si ottiene una presenza di overhead pari a
42/1542 = 2,7% e un’efficienza di protocollo di 1500/1524
= 97,3%. Comunque, nei cablaggi Ethernet ci pensano i
costruttori a garantire che, per esempio, le linee Gigabit
Ethernet offrano una capacità di canale alla Shannon di
almeno 1,25 Gbit/s in modo tale da garantire una velocità
massima che sia realmente di 1 Gbit/s.
Modulazione multilivello
Gli attuali più diffusi sistemi di modulazione utilizzano più
impulsi insieme ossia più bit a due valori (1 e 0) per formare
simboli capaci di rappresentare contenuti di informazione
più densi. Le tecniche più diffuse sono note come FSK
(Frequency-Shift Keying) nella quale l’informazione è legata
al valore della frequenza (quasi uguale alla PSK, Phase-Shift
Keying, dove si lega l’informazione alla fase) e QAM (Qua-
drature Amplitude Modulation) nella quale l’informazione è
legata sia all’ampiezza che alla fase della tensione dell’im-
pulso (un’evoluzione dall’originale ASK, Amplitude-Shift
Keying dove l’informazione era legata solo all’ampiezza).
Nello spazio dei segnali si disegnano le posizioni dei sim-
boli che si utilizzano con queste tecniche precedendo nella
denominazione il numero dei bit utilizzati per ogni simbolo
ossia 4FSK, 8FSK, 8PSK, 16PSK, 64QAM, 128QAM, 256QAM.
Le tecniche di modulazione QAM stanno ormai conquistan-
do il proscenio delle comunicazioni cablate perché riescono
a offrire un’efficienza spettrale nettamente superiore alle
altre nell’ordine della decina di bit·sec/Hz contro i due o tre
bit·sec/Hz delle tecniche FSK/PSK, le quali peraltro esprimo-
no una miglior efficienza in potenza e questo le fa preferire
in molte reti wireless telefoniche e satellitari. Il problema
comune a tutte queste tecniche di modulazione è l’equaliz-
zazione dei simboli perché è pur vero che si usano sempre
gli stessi due impulsi per l’1 e per lo 0 ma affinché l’energia
media sia sufficientemente costante c’è bisogno che vi sia
una distribuzione equilibrata di 1 e di 0 nelle stringhe. È il
caso di dire che per determinare la qualità della comunica-
zione occorre che le tecniche di codifica dei segnali siano
efficaci quanto basta per compensare i limiti delle tecniche
di modulazione.
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