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- ELETTRONICA OGGI 433 - GENNAIO/FEBBRAIO 2014
TECHFOCUS
DISPLAY
dei pixel consentono di ridurre l’energia consumata,
attraverso la diminuzione del numero dei LED (light
emitting diode) di norma richiesti per la creazione della
funzionalità di retroilluminazione (backlight), che serve a
raggiungere un’elevata luminosità. Approssimativamente
il 54% in meno di energia, dichiara Sharp, è usato nell’o-
peratività standard di un LCD IGZO, in confronto a quella
di un LCD basato su tecnologia in silicio amorfo.
E questo si trasforma in un vantaggio, soprattutto quan-
do si tratta di alimentare dispositivi portatili che funzio-
nano con batterie, perché il minor consumo si traduce
immediatamente in una durata prolungata della vita
delle batterie stesse. Nei display degli schermi di grandi
dimensioni, il consumo contenuto di energia si riflette
in maniera positiva anche sulla progettazione dei
dispositivi, in termini di riduzione dei problemi di
design collegati all’alimentazione del pannello e ai
requisiti di gestione del conseguente carico termi-
co generato.
Ma c’è dell’altro. Nel caso della visualizzazione di
immagini statiche, il risparmio di energia raggiun-
gibile può arrivare fino all’80%, sottolinea Sharp.
Nei pannelli convenzionali, infatti, è normalmente
necessario eseguire un’operazione di ‘refresh’,
ossia una sorta di rinfresco continuo delle imma-
gini con una certa frequenza, perché le correnti di
leakage tendono a far scaricare le celle.
Se si fa passare un intervallo di tempo troppo lungo, ritar-
dando troppo l’operazione di refresh, l’immagine tende a
deteriorarsi, dando luogo a fenomeni di flickering (sfar-
fallìo) o cambiamento di colori. In particolare, ciò vale
soprattutto per le immagini video, mentre per quelle di
tipo statico (fotografie, documenti aperti, grafica e icone
dell’interfaccia delle applicazioni e così via) la frequenza
di refresh può essere minore.
Grazie al fatto che i pannelli in tecnologia IGZO sono in
grado di mantenere più a lungo l’immagine, è possibile
risparmiare ulteriore energia (fino all’80%, appunto).
Questo si può ottenere, spiega Sharp, attraverso tecniche
che applicano un tasso di refresh (frequenza di aggior-
namento) a 1Hz, senza causare la produzione di effetti di
flickering delle immagini.
Esistono poi tecnologie specifiche, ad esempio quella
SRC (Smart Refresh Control) che consentono a un modu-
lo display di individuare istantaneamente la tipologia di
immagini (video, immagini statiche e così via), e di rego-
larne la gestione, sintonizzando i consumi di energia nella
maniera più appropriata.
IGZO diventa poi una tecnologia abilitante anche per il
miglioramento dei tradizionali touchscreen. In sostanza,
gli utenti di sistemi touch basati su IGZO potranno speri-
mentare meno interferenze e disturbi rispetto ai normali
dispositivi e, soprattutto, notare più sensibilità, e la capa-
cità si svolgere sullo schermo a tocco le varie operazioni
in modo molto più efficiente.
Ad esempio quando serve l’abilità di riconoscere sul
display dettagli particolari, o di disegnare linee molto sot-
tili. Altri vantaggi si hanno anche nelle tipologie di display
costruiti con tecnologia OLED (Organic LED).
Facendo leva sulla tecnologia IGZO, dichiara Sharp,
questi schermi possono superare il formato da 5 pollici,
per consentire la realizzazione di modelli di display con
diagonale di 90 pollici, anche di tipo flessibile.
Q
Fig. 6 - Aquos
Pad SHT21
Fig. 5 - Gli smartphone Aquos Phone SH-02E
1...,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47 49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,...104
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