Elettronica_Oggi_432 - page 85

POWER 3 - novembre/dicembre 2013
IX
ENERGY SAVING
venissero alimentati dalla rete elettrica, questa serviva in pri-
mo luogo a rendere incandescente il filamento di tungsteno
delle lampadine, trasformando il 95% dell’energia in calore
e disperdendola inutilmente, fatto di cui in 100 anni non ci
si è mai interessati sul serio. Solo da quando si affrontano
con maggiore consapevolezza i temi del risparmio di risor-
se e della sostenibilità vengono utilizzate in misura sempre
maggiore le lampade a risparmio energetico. Dal momento
della discussione sul mercurio e della comparsa dei LED ad
alta intensità luminosa è diventato chiaro che questa rappre-
senta una soluzione di passaggio. Infatti al contrario delle
lampade a risparmio energetico la luce elettronica dei LED
è pulita e con i suoi 200 lumen/watt è anche migliore dal
punto di vista dell’efficienza luminosa. All’inizio snobba-
ti a causa dei loro colori freddi, i LED sono ora da tempo
disponibili con temperature di colore calde intorno ai 2800
°K e inferiori e presentano ulteriori importanti vantaggi. La
luce dei LED raggiunge subito dopo l’accensione la piena
potenza e con la corretta alimentazione per mezzo di driver
adatti la loro aspettativa di vita è di 50.000 ore, vale a dire 5
volte di più delle lampade a risparmio energetico. Gli elevati
costi di acquisto sono in tal modo ammortizzati dopo pochi
anni. Inoltre i LED, considerando l’intero ciclo di vita, sono
molto più sostenibili, infatti fino allo smaltimento del primo
LED sarebbero finite nella spazzatura già 50 lampadine a in-
candescenza e 10 lampade a risparmio energetico. Perciò al
momento non ci sono quasi più dubbi che l’elettronica en-
tro pochi anni rivoluzionerà l’industria dell’illuminazione. I
vantaggi sono veramente svariati fino alle possibilità di dare
forma alla luce elettronica e di controllarla.
I driver sono come il motore per l’auto
Come componenti elettronici con una tensione di eser-
cizio di circa 3VDC i LED non sono però adatti per il
funzionamento diretto con la rete elettrica, ma devono
essere alimentati tramite appositi driver. Poiché la tensio-
ne di soglia dei LED ha un’ampia dispersione, mentre
l’efficienza luminosa è proporzionale all’intensità di cor-
rente, i LED vengono generalmente collegati in serie e
alimentati con corrente costante.
Analogamente al motore nell’automobile, il driver è il
nucleo centrale di ogni lampada a LED, in quanto tra-
sforma la tensione disponibile in una corrente costante
ed è decisivo per potenza, efficienza, aspettativa di vita
e possibilità di controllo, come per esempio la scelta del
colore o la regolazione. Sono disponibili driver AC/DC
per il funzionamento sulla rete elettrica e driver DC/DC
per l’alimentazione su fonti di tensione uniforme. Questi
ultimi vengono utilizzati in genere come cosiddetti driver
buck, la cui tensione di ingresso deve essere di circa 2 V
superiore a quella necessaria per l’alimentazione della
catena di LED. Se non è presente una tensione continua
sufficientemente elevata, questa può essere prodotta da
un driver boost. RECOM ha introdotto sul mercato, come
vera particolarità, l’RBD-12, un driver back/boost che
può adottare entrambi i comportamenti. Questo modulo
driver passa automaticamente dal funzionamento buck a
quello boost, per esempio quando la tensione dell’accu-
mulatore di una lampada ad energia fotovoltaica durante
la notte scende al di sotto di un determinato valore limite.
Nei driver buck tradizionali in tal caso la luce si spegne-
rebbe prematuramente. I driver buck/boost sono perciò
ideali per tutte le applicazioni ad alimentazione fotovol-
taica o a batteria per le quali la tensione d’ingresso può
fluttuare in modo notevole.
Nel frattempo sono disponibili un gran numero di strisce
di LED scalabili quasi a piacere, per esempio a blocchi di
tre LED, che hanno già chip a corrente costante integrati
“on bord” e sono dotati di un alimentatore per illumina-
zione come l’RACV30 di RECOM che fornisce all’uscita a
scelta la tensione costante necessaria di 12 o di 24 V.
RECOM dispone oggi di un’amplissima gamma di dri-
ver per le più diverse applicazioni – dall’illuminazione
sott’acqua alle lampade di lettura fino a soluzioni lumi-
nose per capannoni industriali e aeroporti – fra cui sono
anche presenti driver AC/DC che per mezzo di varialuce
a TRIAC si possono attenuare fino a zero con continuità e
senza sfarfallio. Ciò è notevole, poiché la parzializzazione
Fig. 1 – I LED bianchi sono ora disponibili in tutte
le temperature di colore – dai freddi 4500 °K fino
alle tonalità molto calde al di sotto dei 2800 °K
Fig. 2 – I driver per LED sono motori per la luce elet-
tronica. Con un’aspettativa di vita testata nel labo-
ratorio ambientale > 70.000 ore raggiungono un’affi-
dabilità tanto alta quanto quella di buoni LED ad alta
luminosità
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