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EMBEDDED

FEBBRAIO

38

HARDWARE

|

COM

… Type 6…

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presenta sicuramente lo stato dell’arte per i si-

stemi di elaborazione embedded di fascia alta che

prevedono l’impiego di processori che spaziano

dai dispositivi Intel Core, Pentium e Celeron ai

SoC della serie R di AMD. Questi moduli (Fig. 4)

sono disponibili nei formati Basic (95 x 125 mm) o

Compact (95 x 95 mm), prevedono 440 pin per la

connessione con la scheda carrier e dispongono di

tutte le interfacce necessarie per realizzare PLC,

interfacce operatore (HMI), sistemi di fabbrica o

workstation SCADA presenti nelle sale controllo.

Sistemi di cartellonistica digitale di fascia alta,

macchine da gioco e chioschi informativi avanza-

ti sono alcune delle altre possibili applicazioni.

Fattore di forma di piccole dimensioni, il forma-

to COM Express Type 10 completa il panorama

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plementato sul fattore di forma Mini, di dimen-

sioni pari a quelle di una carta di credito (55x84

mm). Esso utilizza un singolo connettore a 220

pin e può ospitare processori sotto forma di SoC

in architettura x86 come i dispositivi Intel Atom

e Celeron così come i processori della serie G di

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di progettazione adottate all’interno dell’intero

ecosistema COM Express di PICMG, gli svilup-

patori possono riutilizzare il maggior numero

possibile di funzionalità. Grazie a COM Express

i progettisti hanno a disposizione uno standard

che possono sfruttare per garantire la scalabi-

lità dei loro design, dai moduli Mini con pinout

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vare ai processori Intel Xeon D per il segmento

dei server.

Gli standard Qseven e SMARC

Tutti i progettisti che non rivolgono la loro atten-

zione solamente al mondo x86 ma anche al mondo

ARM possono prendere in considerazione i modu-

li conformi agli standard Qseven o SMARC 2.0,

in grado di supportare entrambi i tipi di archi-

tetture (Fig. 6). Le differenze tra i due standard

possono essere spiegate in maniera molto sem-

plice. Per quel che concerne il connettore, Qse-

ven prevede 230 pin contro i 314 di SMARC 2.0.

Quest’ultimo è più orientate verso applicazioni

multimediali ricche di funzionalità, mentre QSe-

ven mette a disposizione un maggior numero di

I/O richiesti nelle applicazioni industriali e “de-

eply embedded”. Tutti gli altri vantaggi, invece,

sono equiparabili. Entrambi gli standard consen-

tono lo sviluppo di progetti più “sottili” rispetto a

COM Express grazie ai connettori col bordo piat-

to e possono contare sul supporto di produttori

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il connettore SMARC 2.0) per quanto riguarda la

fornitura dei connettori stessi. Ciò permette di ri-

solvere un problema che era sorto con lo standard

Qseven, che in passato poteva contare su un solo

produttore di connettori; a questo punto, è bene

sottolineare che questo “collo di bottiglia” non

solo è stato eliminato ma si è tramutato in un

leggero vantaggio rispetto a SMARC 2.0.

La differenza, in termini di numero di interfacce,

tra QSeven e SMARC 2.0, è una sorta di indica-

tore dei diversi campi di utilizzo dei due stan-

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concepito per progetti caratterizzati da un grado

di complessità inferiore mentre SMARC è adat-

to per applicazioni di fascia alta, che richiedono

l’uso di moduli di dimensioni pari a quelle di una

carta di credito. In generale, qualsiasi decisione

dipende da quale saranno i compiti che il sistema

embedded è chiamato ad assolvere.

Fig. 5 – conga-MA5, il modulo in formato COM Express

Mini con pinout Type 10 equipaggiato con i processori

a basso consumo Intel Atom, Celeron e Pentium permette

di estendere la scalabilità dello standard COM Express ai

progetti in cui le ridotte dimensioni rappresentano

un elemento critico