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61 • SETTEMBRE • 2016
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IN TEMPO REALE
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NEW POWER STANDARD
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nibilità di una seconda sorgente di moduli di poten-
za avanzati. Oltre a ciò il consorzio mira a stabilire
un ecosistema completo basato su questi standard
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mercato sistemi di potenza end-to-end tecnicamen-
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sorse di progetto, i tre membri del consorzio si pon-
gono l’obbiettivo di ridurre i tempi di introduzione
sul mercato dei moduli e dei sistemi della prossima
generazione.
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no 2000 facevano riferimento a tecnologie molto
più semplici e focalizzavano la loro attenzione
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come ad esempio tensioni di ingresso e imposta-
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questo motivo moduli di produttori differenti, pur
garantendo la conformità a tali standard, erano
caratterizzate da profonde differenze in termini
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renti oppure impostazioni di default in presenza
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mento, in particolare, ha assunto un’importanza
via via crescente all’aumentare della complessità
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dono più domini di potenza. Le differenze che si
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colano l’intercambiabilità tra prodotti di costrut-
tori differenti. Nonostante tali limita-
zioni, queste iniziative hanno permesso
si compiere importanti passi in avanti
sulla strada che porta alla realizzazio-
ne di moduli di potenza standardizzati
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solo prendono in considerazione gli in-
gombri (footprint) meccanici e gli aspetti
funzionali e operativi che permettono
di realizzare dispositivi intercambiabili
con le medesime caratteristiche operati-
ve, ma si occupano anche della compa-
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aspetto, in particolare, assume una par-
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spensabile che tutti i moduli rispondano
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di istruzioni comuni che consentono l’interazione
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l’invio di comandi o l’acquisizione di informazioni.
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re le regole per l’invio delle istruzioni che possono
provocare problemi di interoperabilità.
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di compatibilità tra moduli realizzati da produttori
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zione dell’architettura di potenza potrebbero incon-
trare problemi nel caso in cui, utilizzando moduli
di produttori differenti sulla medesima scheda,
ottenessero un’uscita diversa da ciascun modulo in
risposta all’invio del medesimo segnale.
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stabilito regole comuni sulla modalità di invio e di
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zazione sugli aspetti legati alla compatibilità sof-
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da una qualunque delle tre aziende aderenti, il
comportamento sarà lo stesso indipendentemente
dal modulo stesso.
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convertitori di bus dc-dc avanzati e convertitori
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Fig. 3 – Il consorzio AMP ha definito un certo numero di
standard per convertitori ABC (Advanced Bus Converter) e
convertitori di tipo PoL digitali