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IoT |
IN TEMPO REALE
C’è ancora molto da imparare
Numerose sono le applicazioni di grande impat-
to già oggi realizzabili e molte altre si intrave-
dono all’orizzonte, tutte ancora da immaginare.
Ciò nonostante, molte aziende che potrebbero
trarne vantaggio in qualità di utilizzatori finali,
non dispongono internamente delle competenze
necessarie per comprendere come le soluzioni
IoT potrebbero aiutarle a migliorare attività e
servizi. Per di più, chi sviluppa nuovi prodotti
ha ancora molto da imparare circa l’integra-
zione delle tecnologie IoT ed M2M per arriva-
re a creare piattaforme adeguate. Sembra che
manchino informazioni utili e pratiche circa le
modalità di sviluppo e messa in esercizio di un
sistema intelligente che abbia tutte le carte in
regola. Le aziende devono quindi acquisire le
competenze necessarie, ma gli sviluppatori ne-
cessitano di una guida che li consigli sulle scel-
te tecnologiche e sull’implementazione pratica.
Comprendere i sistemi intelligenti
Per iniziare a comprendere come creare e ren-
dere operativa una soluzione IoT, è certamente
utile analizzare le vare parti che concorrono a
formare un sistema intelligente. Queste possono
essere suddivise in cinque categorie principali:
•
I sensori rappresentano “gli occhi e le orecchie”
del sistema: sono in grado di rilevare lo stato del
sistema stesso ed ogni variazione che si verifica
nell’ambiente circostante.
•
La tecnologia di elaborazione embedded, per-
mette al sistema di prendere decisioni ai “con-
fini” della rete, gestisce le altre periferiche com-
prese entro i nodi terminali e fornisce anche la
piattaforma per la gestione dello scambio di dati
fra i sensori e la rete di comunicazione.
•
Una rete di comunicazione sicura fornisce il
canale attraverso cui trasferire i dati. Essa può
comprendere tecnologie con o senza fili, mentre
la comunicazione può essere sia di tipo non-
IP (come avviene per lo standard radio IEEE
802.15.4 abbinato a protocolli proprietari), sia
basata su protocolli internet IP, come Ethernet,
Wi-Fi o la telefonia cellulare.
•
Il middleware (ovvero quell’insieme di pro-
grammi che fungono da intermediari tra diverse
applicazioni e componenti software) rappresenta
appunto il “ponte” tra i sistemi di elaborazione
embedded e la rete IT aziendale o il cloud. Gene-
ralmente, a questo livello, sono disponibili varie
soluzioni tecnologiche di elaborazione che facili-
tano la gestione i dati.
•
Le applicazioni aziendali, infine, aiutano l’u-
tente ad interagire con il sistema embedded,
a elaborare i dati o, ancora, a svolgere analisi
statistiche ed aiutano l’azienda ad interpretare
le informazioni così estratte. I sistemi di fattu-
razione tramite IoT e i collegamenti ai sistemi
aziendali esistenti possono rappresentare appli-
cazioni e servizi supplementari.
Considerazioni critiche per il successo dell’IoT
La comprensione dell’architettura di base può
aiutare ad avere una visione più chiara delle re-
lative applicazioni e soluzioni. La scalabilità è
uno dei fattori più importanti da considerare già
in un primo stadio di sviluppo, al fine di soddi-
sfare le richieste degli utenti finali che vogliono
aumentare in maniera significativa il numero
delle connessioni fra i nodi. Bisogna, inoltre,
tenere presente anche la longevità e la capaci-
tà del sistema scelto di supportare le esigenze
dell’azienda e la sua operatività per un orizzonte
temporale di 5-7 anni. Il sistema può, infatti, do-
versi adattare a nuovi modelli di business ed a
nuove opportunità che, inizialmente, non erano
ancora evidenti.
EMBEDDED
60 • MAGGIO • 2016
Fig. 1 – La scheda SmartEverything sviluppata
da Arrow integra sensori di prossimità, umidi-
tà, temperatura ed accelerazione, un ricevitore
GPS e un modulo radio Telit SIGFOX dotato di
un software di gestione dei dispositivi di tipo
M2M, che fornisce una connessione a basso
costo verso il cloud