EMBEDDED
60 • MAGGIO • 2016
IN TEMPO REALE
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FOCUS ON
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SECO propone soluzioni gateway molto compatte negli
ingombri, basate sia su tecnologia x86 di Intel sia ARM di
NXP e Qualcomm, capaci di lavorare in condizioni ambien-
tali estreme e anche in modalità low power a batteria, con
connessioni Gigabit LAN, WiFi, BLE, 4G, Z-Wave, Zigbee,
6LowPAN.
Nello specifico sta riscuotendo grande successo quella ba-
sata sulla piattaforma Intel Moon Island, con processore
Quark e Atom, stack di sicurezza garantita dal firmware
Intel Security (McAfee) e WindRiver Linux. Per portare la
connettività agli oggetti, soprattutto per l’implementazione
della famosa Industry 4.0, SECO fornisce una vasta gamma
di moduli di connessione a 2.4GHz e sub-Giga configurabili
via software che soddisfano tutte le esigenze di costo, per-
formance e consumo, infatti possono essere alimentati a bat-
teria o auto alimentate con tecnologia di energy harvesting.
Quale crescita del vostro business nel settore tele-
com prevedete nei prossimi 2-3 anni nei Paesi dove
siete presenti?
Abbiamo stimato una crescita di fatturato globale del
30% medio nei prossimi anni, dagli USA al Far East, trai-
nati sostanzialmente dall’innovazione digitale portata
dall’IoT e dalla digitalizzazione dei processi industriali.
Quali nuove tecnologie porteranno nei prossimi
anni a un miglioramento dell’offerta del servizio su
rete fissa e mobile?
Ora, nel pieno del consolidamento dell’offerta dei servizi 4G,
già si parla di 5G e di nuove tecnologie a fibra ottica a low
budget infrastrutturale, ovvero a bassi costi di deployment.
Per il mondo dell’IoT e Smart Cities sta decollando l’u-
tilizzo di tecnologie a bassa frequenza (basso bit rate e
basso costo per bit) di tipo broadcast e a breve verrà intro-
dotta quella anche nota come LTE-M ovvero l’ottimizza-
zione della banda LTE per l’M2M, per collegare miglia-
ia di oggetti per cella in modo dinamico ed ottimizzato.
Quali novità possiamo attenderci dalle reti 5G in
termini di prestazioni e disponibilità effettiva per il
consumatore/utente industriale?
Il 5G è ancora un fase di studio e comunque richiederà un co-
sto infrastrutturale importante per le telco.Amio avviso per i
gestori questo sarà possibile solo quando sarà stato raggiunto
il breakevendelle infrastrutture4Gesistenti egiàpianificate; è
statostimatocheiprimideploymentavverrannosolodal2020.
Rispetto alle attese dei vostri clienti quale approc-
cio strategico sta seguendo la vostra azienda?
Quello di fornire un prodotto completo, dalla componente
hardware alla web application, tramite partner del nostro
ecosistema. Infatti, per l’industrial IoT i clienti cercano so-
luzioni integrate e standard al fine di poter usufruire di si-
stemi aperti e quanto più interoperabili possibili. Nello spe-
cifico, SECO fornisce i moduli wireless per la connettività,
soluzioni gateway (dal low power all’high performance),
moduli COM Express Type 6 per le applicazioni telco più
spinte, il tutto basato su OS Microsoft Windows IoT, Linux.
Quali sono le maggiori differenze che rilevate nella
domanda di tecnologie per le telecomunicazioni in
Italia, Europa e resto del Mondo?
InItaliagrava il pesosecolaredell’assenzadellabanda larga in
granparte del Paesema a controbilanciare la lacuna c’è un’of-
ferta di connettività mobile tra le prime in Europa. L’Italia è
comunque il secondoPaesemanifatturiero d’Europa e il tema
dell’Industry 4.0 diventerà predominante per essere competi-
tivi suimercati, nonsoloquelli delFarmaanchedelNearEast.
Questo è un argomento molto caldo in Germania, dove
il processo di conversione digitale delle fabbriche è già
iniziato. Ci sono molte iniziative di standardizzazio-
ne in merito, ma siamo ancora in una fase pionieristica.
A vostro parere, nell’ampio e variegato mercato
delle telecomunicazioni, quale tipologia di player
determinerà di fatto la direzione del mercato nei
prossimi anni?
Sicuramente i silicon manufacturer giocheranno un ruolo
chiave nella determinazione della tecnologia dominante.
Infatti se LTE-M manterrà la promessa di avere costi per
componente molto bassi (<5$), ciò potrebbe distruggere tut-
to quello che è stato fatto o si sta facendo in sede di standar-
dizzazione sulle frequenze “libere”. Avendo anche dei costi
di deployment pari a zero, visto che si tratterebbe solo di un
aggiornamento software dei sistemi di telecomunicazione
4G già istallati, anche sul lato infrastrutturale sarebbe tutto
già disponibile.
Gianluca Venere, director of Global Sales di
SECO