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IN TEMPO REALE
CBRN RESISTANCE
fia, molle e deforme, perdendo elasticità e altre proprietà
meccaniche. Ciò potrebbe peggiorarne le caratteristiche di
tenuta e di schermatura.
Purtroppo, limiti “fisiologici” hanno da sempre contenuto
lo sviluppo di composti elastomerici dotati di un’elevata
resistenza a tutte le sostanze chimiche che si possono
incontrare quotidianamente e in particolare nelle opera-
zioni di combattimento (decontaminanti CBRN a parte). È
pertanto necessario valutare coscientemente le condizioni
di possibile uso delle apparecchiature e dei possibili rischi
per garantire il massimo delle prestazioni e delle funziona-
lità sull’intero arco di vita della macchina.
Poiché molte apparecchiature elettroniche sono soggette
all’esposizione di sostanze come combustibili e derivati
del petrolio nell’uso quotidiano e nei comuni ambienti di
combattimento, ha senso sottolineare l’importanza della
resistenza a questi tipi di sostanze.
È inoltre indispensabile che le apparecchiature continuino
a funzionare correttamente per tutta la durata di un attacco
CBRN, pertanto la tenuta deve rimanere efficace in queste
circostanze. Silicone militare e composti al fluorosilicone,
come il CHO-SEAL 1285 e il CHO-SEAL 1298, hanno un’e-
levata resistenza a combustibili e a derivati del petrolio e
forniscono una certa resistenza agli attacchi CBRN, anche
se la loro resistenza agli agenti decontaminanti è bassa.
Una soluzione efficace a questa problematica è l’identifica-
zione di controlli e procedure di decontaminazione in grado
di ridurre i rischi di deterioramento delle guarnizioni di
tenuta, durante o dopo una decontaminazione. È noto che
le forze armate occidentali hanno fissato protocolli detta-
gliati per il personale, i veicoli e i sistemi coinvolti nella
decontaminazione.
Questi protocolli considerano attentamente gli effetti che i
decontaminanti possono produrre su sistemi sensibili come
le apparecchiature elettroniche. Essi cercano di ridurre
al minimo l’esposizione ad agenti aggressivi, ad esempio,
proibendo immersioni o spruzzi ad alta pressione di solu-
zioni decontaminanti e raccomandando che le superfici
esterne vengano trattate con un decontaminante specifico,
pulite con un panno umido e infine asciugate. Al termine
della decontaminazione è richiesta un’ispezione visiva delle
guarnizioni di tenuta.
Le forze armate hanno ben chiare le vulnerabilità delle
apparecchiature elettroniche. Partendo da questo esem-
pio, progettisti e costruttori possono trarre vantaggio da
un approccio pragmatico simile nella sigillatura ermeti-
ca e nella schermatura finalizzate alla decontaminazione
ambientale e alla resistenza agli agenti CBRN.
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