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Power
POWER 13 -
APRILE 2017
La messa in sequenza
Arrivati a questo punto del progetto dello schema di ali-
mentazione, è necessario prestare attenzione ai requisiti
relativi allamessa in sequenza. Comemenzionato in prece-
denza, le linee guida relative all’utilizzo degli FPGA sotto-
lineano le specifiche relative a ciascuna sequenza di power
up/power down che devono essere rispettate. L’esempio
riportato in figura 5 evidenzia che tre differenti gruppi
di potenza devono essere posti in sequenza: nella figura
sono anche indicati i valori di tensione in corrispondenza
dei quali i gruppi successivi possono iniziare il power
up.Ilprocesso di power-down è esattamente l’inverso di quello
di power up. In questo caso il progettista deve considerare
il tempo richiesto per la scarica dei condensatori presenti
nel “power tree”. Per poter eseguire questa operazione è
necessario ricorrere a MOSFET in grado di supportare i
banchi di condensatori di maggiori dimensioni presenti
nello schema di alimentazione. Ovviamente, è importan-
te che i MOSFET utilizzati per la carica siano in grado
di gestire i transitori di potenza e funzionare nel rispetto
dei parametri di sicurezza in modo da
non causare eccessive sollecitazioni di
natura termica. Per gestire la sequenza di
power-up/power-down si potrebbe ricor-
rere all’uso di FPGA come ad esempio i
dispositivi della famiglia MAX10 di Intel
PSG. Nella figura 6 è riportato un sem-
plice schema del circuito richiesto per
espletare tale compito con un gruppo di
quattro terminali di alimentazione. È uti-
le osservare che potrebbe essere richie-
sto un alimentatore ausiliario per poter
innescare il processo di messa in sequen-
za del circuito di shutdown di MAX10
per un periodo di almeno 100 ms dopo
l’inizio dell’attivazione del processo di
power down. Seguendo le indicazioni
fornite in questo articolo un progettista
sarà in grado di sviluppare uno schema
di alimentazione da utilizzare in progetti
complessi basati su FPGA.
FPGA
Fig. 5
– Sequenze di power-up e power-down
Fig. 4
– Esempio di schema di un “albero della potenza”