ARM diventa di Softbank
Softbank e ARM hanno raggiunto un accordo per l'acquisizione dell'azienda che progetta chip e favorirne la crescita in nuovi settori, soprattutto nell'IoT.
Il board di ARM ha approvato la cessione dell’azienda alla giapponese Softbank con una transazione di 24,3 miliardi di sterline. Si tratta di un’operazione di dimensioni considerevoli e per acquistare ARM Holdings Softbank ha offerto il 43% in più rispetto alla quotazione di chiusura di venerdì 15 luglio.
Nel breve periodo non sono previste modifiche al modello di business di ARM, anzi dal comunicato si apprende che Softbank si è impegnata a raddoppiare (almeno) in UK il numero dei lavoratori di ARM entro i prossimi cinque anni e di incrementare il numero di lavoratori anche in altri Paesi. A questo va aggiunto che Softbank non intende cambiare l’headquarter di ARM, che resterà a Cambridge, e che il senior management attuale resterà in carica.
L’operazione ha suscitato diversi commenti, compresi quelli di carattere politico, visto l’esito del recente referendum per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Questa acquisizione infatti è stata interpretata da molti come un segnale di fiducia da parte di un grande gruppo straniero e qualcuno ha sottolineato come la Gran Bretagna resti attrattiva per gli investimenti dall’estero malgrado l’uscita dall’Unione.
Interessanti sono soprattutto i commenti fatti sull’importanza dell’operazione per gli sviluppi di diversi mercati legati all’elettronica. ARM, come noto, è un’azienda apprezzata da tempo per la progettazione dei processori, al punto che la stragrande maggioranza dei telefoni cellulari e smartphone utilizza ormai chip basati su questa architettura e fra i clienti principali di ARM ci sono aziende come Apple, Samsung e Qualcomm. Il mercato di questo tipo di prodotti però sta rallentando e per poter catturare nuove opportunità di crescita occorre entrare massicciamente anche in altri settori. Uno di questi è l’automotive, dove la digitalizzazione è sempre più presente nell’elettronica dei veicoli, anche in prospettiva dell’arrivo di mezzi di trasporto autonomi, ma anche l’IoT offre prospettive di crescita estremamente interessanti. Raggiungere una posizione di rilievo in questi settori significa però dover disporre di ingenti capitali per la R&D, ora, e in quest’ottica l’acquisizione da parte di Softbank diventa strategica per entrambe le aziende.
Non a caso Masayoshi Son, Chairman e CEO di SoftBank ha citato espressamente la possibilità di catturare le opportunità offerte dall’IoT grazie all’acquisizione e il fatto che ARM diventerà un pilastro fondamentale della strategia di crescita di Softbank. Analogamente Stuart Chambers, Chairman di ARM, ha fatto riferimento alle risorse che Softbank è in grado di offrire e alla possibilità di accelerare ulteriormente l’uso di tecnologie ARM-based.
Francesco Ferrari
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